sabato 2 novembre 2013

El Día de los Muertos: una meraviglia tutta messicana

Paese con una cultura millenaria, crocevia di popoli e genti sopravvissute ad una violenza inaudita, terra indigena da rivendicare, terra di nessuno e di tutti… ecco cos’è il Messico. 
La fusione delle due culture, quella spagnola e quella precolombiana, incontratesi ormai 5 secoli fa, si respira nelle vie di tutto il Paese, non solo nei piccoli villaggi di agricoltori e pastori, ma anche nelle chiese e nelle Cattedrali di Città del Messico dove le antiche divinità sono diventate un tutt’uno con i santi cristiani. 
Maya, Aztechi (popolazioni precolombiane rispettivamente del sud e del nord del Messico) e le loro storie rivivono nei riti e nelle cerimonie che tuttora si celebrano in tutto il Paese: il Culto dei Morti è una tra le più importanti. Il giorno dei morti (Día de los Muertos) i messicani si recano nei cimiteri, non per portare fiori o per pregare, ma per donare cibo e bevande e “parlare” con i propri morti; li trovi seduti sulle lapidi a chiacchierare e a bere e mangiare. Le costruzioni dei cimiteri sono colorate e non si percepisce la tristezza per la perdita subita ma la gioia di poter stare ancora con i propri cari. In tutto il Paese, perfino nel Palazzo del Governo di Città del Messico, è possibile ritrovare piccoli altari colorati dedicati ai propri morti, adornati da frutta, dolci, bibite, “papel picados” (fogli di carta decorati a mano) e foto dei propri cari. Ma il cibo che è maggiormente presente è il Pan de Muerto: questo dolce, della consistenza di una brioche ma un po’ più secco, viene realizzato in tutto il Messico e le forme più ricorrenti sono quelle che ricordano i teschi e le ossa. 
Differenti sono le ricette e le tecniche di preparazione (ed è normale considerata la vastità del territorio messicano), ma, tra tutte quelle provate, questa è quella che, con il suo sapore e profumo, mi ricorda i miei giorni passati lì. 


Ingredienti per 2 pan de muerto
  • 60g di latte 
  • 60g di acqua 
  • 65g di burro 
  • 400g di farina 00 
  • 50g di zucchero 
  • 12g di lievito di birra fresco 
  • 2 uova (160g circa senza guscio) 
  • 2g di sale 
  • 1g di semi di anice 
Per la glassa: 
  • 30g di burro 
  • zucchero 
Procedimento 
Prepariamo l'impasto. Sciogliamo in una casseruola il burro con l’acqua ed il latte e portiamolo quasi a bollore. In una ciotola mettiamo lo zucchero con 100 g di farina, il lievito sbriciolato e i semi di anice, aggiungiamo il latte, l’acqua e il burro e mescoliamo. Incorporiamo le uova sbattute con il sale, facciamo assorbire completamente e aggiungiamo tutta la farina poco per volta. Impastiamo per almeno 15 minuti o almeno fino a quando non avremo ottenuto una palla liscia e asciutta. Facciamo lievitare in un contenitore, in un luogo caldo, fino al raddoppio del volume. 
Formiamo e cuociamo i pan de muerto. Sgonfiamo l’impasto con le nocche delle mani e dividiamolo in due parti uguali: togliamone 1/5 da ognuna di esse e mettiamolo da parte. Otteniamo dai due impasti grandi due panetti tondi e da quelli piccoli due palline e otto bastoncini di circa 10cm. Premendo con le dita, come per dividere in tre parti il bastoncino, formiamo delle nocche. Sistemiamo i pan de muerto sulla placca leggermente imburrata oppure su un tappetino di silicone (io ho usato Op-Op della Pavoni ricoperto di cartaforno e leggermente imburrato) e lasciamo riposare per circa 1h. 
Cuocete in forno caldo, statico, a 180° per 35 minuti, dopodiché spennellate con il burro sciolto e spolverate di zucchero. Infornate nuovamente per 15 minuti. Lasciamo intiepidire prima di mangiare.

Buon appetito e... ¡Qué viva México!

1 commento:

  1. stupende queste tradizioni. Anche nella mia regione si festeggiano i morti (Sicilia).
    Antonio, anonimo siculo

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