martedì 29 marzo 2011

Cosa c'è qui dentro? Un pensiero per il S.Lucia..

Questo post è soprattutto un post chiarificatore... non pubblico da una settimana perchè mio padre è stato ricoverato d'urgenza per un'emorragia cerebrale e sono dovuta scendere in Calabria.. Capirete che il blog, nonostante sia un modo per distrarsi, non riesco proprio a seguirlo...
La decisione di pubblicare oggi questo post dipende dal fatto che oggi termina l'iniziativa di Caris per il S.Lucia e quindi ci tenevo particolarmente a dare il mio contributo, proprio in questi giorni.

La ricetta non è complicata e i bambini possono interagire aiutando con le fruste elettriche e spatolando il cioccolato per raggiungere la temperatura ottimale per il temperaggio.
L'idea della scatolina viene da un numero di Alice di qualche mese fa mentre per il ripieno mi sono ispirata alla Mousse di mascarpone all'arancia di Spilucchino, con qualche modifica.


Ingredienti per 2 scatoline
  • 200g di cioccolato fondente Lindt (il solito)
  • 125g di mascarpone
  • 2 cucchiai di zucchero
  • il succo di 1/2 arancia sanguinella
  • la buccia di un'arancia sanguinella

Tempo di preparazione
1 ora

Preparazione
Il cioccolato è una di quelle cose la cui preparazione mi spaventa ma che poi mi da' un'enorme soddisfazione quando riesco, anche se non pienamente, a gestirlo senza avere gli strumenti adatti. In questo caso una delle cose "fondamentali" che mi mancava era il marmo per il temperaggio allora ho dovuto provvedere in altro modo: ho effettuato il temperaggio per inseminazione trovato su quel libro di cui vi parlavo qua.
Grattugiate i 2/3 del cioccolato e sciogliete il rimanente nel microonde fino a portarlo a circa 50°. Raggiunta questa temperatura aggiungete il cioccolato grattugiato e mescolate con una spatola fino a che non si raggiungono i 30°.
Sistemate sulla placca del forno al contrario un foglio di cartaforno e stendete il cioccolato con un coltello a lama rettangolare cercando di ottenere un rettangolo poco più largo di 36cm x 12cm.
Dopo 4-5minuti con una lama ben affilata delineate dei quadrati 6x6 e fate asciugare per almeno 30 min.
Separate i tuorli dagli albumi e montateli con le fruste elettriche insieme allo zucchero fino ad ottenere un composto spumoso, aggiungete il succo di arancia mescolandolo con la spatola. Montate a neve ben ferma gli albumi ed uniteli al composto di tuorli, uova e arancia con un mestolo di legno. Aggiungete alla fine la buccia di arancia grattugiata.
Spezzate il cioccolato delicatamente per ottenere i quadrati e, sciogliendo leggermente i lati componete il cubo. Con un triangolino realizzate il pomellino del coperchio. Fate asciugare per circa 15 minuti, riempite con la mousse e tenete in frigo fino al momento di servire.
Buon Appetito

lunedì 21 marzo 2011

Il mio piatto unico per eccellenza... la pizza Calabrese!

Quando ho letto del contest di Eleonora, Piatti Unici, mi sono messa a pensare... diciamo che di piatti unici in Calabria ce ne sono parecchi e in casa mia se ne cucinavano tanti. Mio nonno paterno era un muratore e la moglie una contadina e quindi potete immaginare le pietanze che venivano cucinate in casa... piatti sicuramente unici, ricchi di verdure, legumi, prodotti della campagna e dell'allevamento degli animali... 
Ma non sono sicuramente questi i "piatti unici" che mi mancano, soprattutto da quando abito a Roma... la cosa che mi manca di più è la pizza!!
La pizza come la fanno a Napoli o a Salerno, o anche come la fanno nel mio paesino calabrese dove il turismo estivo, costituito soprattutto da campani, ha fatto sì che i pizzaioli del luogo perfezionassero la tecnica...
Qui a Roma la pizza è completamente diversa, sottile, senza cornicione, stesa con il mattarello... non ce la potevo fare!!
Ci tengo a precisare che non sto criticando la pizza romana, ma dico solo che è questione di abitudini e di gusti. Quando non ho voglia di cucinare (eh sì, a volte capita :)) la ordiniamo senza problemi ma da un po' di tempo mi sono incaponita e ho cominciato a provare, provare, provare....
Il mio risultato migliore finora è stato sicuramente quello di ieri sera: impasto diretto con lievito madre, riposo in frigo e cottura su pietra refrattaria (se non avete la refrattaria potete sostituirla con la placca del forno posizionata al contrario... dovete contare però un paio di minuti in più per la cottura).
Ed ecco a voi il mio piatto unico per eccellenza, la pizza, anzi no, la Calabrese!!


Ecco il particolare del cornicione..


Ingredienti per 4 pizze del diametro di circa 30 cm di diametro (911g di impasto):
  • 120g di lievito madre attivo
  • 500g di farina w220
  • 300g di acqua
  • 150g circa di pelati (conditi con un pizzico di sale, una spolverata di origano e un filo di olio evo)
  • 200g di mozzarella (io ho usato quella di bufala)
  • 200g circa di spianata piccante
  • 8g di sale
  • semola rimacinata di grano duro
Tempo di preparazione (da questo tempo è escluso il rinfresco del lievito)
30min di impasto + 10h di riposo in frigo + 10h di lievitazione + 5min cottura (a pizza)

Preparazione
Impasto a mano: Sciogliete il lievito nell'acqua e aggiungete gradualmente la farina. Quando l'impasto sarà omogeneo e ben amalgamato incorporate il sale e impastate per almeno 30 minuti. Fate riposare l'impasto sulla spianatoia per circa 20-30 minuti.
Impasto con la macchina del pane: Mettete il lievito e l'acqua nel cestello e avviate il programma impasto; quando il lievito si è sciolto (circa 5 minuti) fermate la macchina, riavviate il programma impasto e unite la farina a pioggia. Fatelo lavorare per 5 minuti. Fermate la macchina, aggiungete il sale e riavviate il programma impasto. Appena terminato (15 minuti), riavviatelo per altri 15 minuti. Togliete l'impasto dal cestello, mettetelo sulla spianatoia e lavoratelo fino a che non lo vedete liscio e omogeneo. Fate riposare l'impasto 20-30 minuti sulla spianatoia coperto da pellicola.
Formazione dei panetti e riposo in frigo: Suddividete l'impasto in palline di circa 200g l'una (le mie erano di 230 per non far avanzare pasta ma è meglio che non superino i 200g), infarinate un vassoio con la semola e sistemateci le palline ben distanziate fra loro. Coprite con uno strofinaccio leggermente bagnato, poi con pellicola e sistemate in frigo per 10 ore.
Lievitazione: Togliete i panetti dal frigo e fateli lievitare almeno fino al raddoppio (a me ci sono volute 10 ore circa ad una temperatura di 16° circa).
Cottura: Accendete il forno al massimo (a me 250°) con la pietra refrattaria posizionata a circa 10-12cm dal grill. Quando il forno sarà giunto a temperatura accendete il grill e fatelo riscaldare per 10 minuti circa. 
Spolverate di semola un vassoio di plastica per dolci, prendete un panetto e cominciate ad allargarlo da sotto, facendolo allungare e girandolo come se fosse lo sterzo della macchina (eh lo so :( ma è la cosa più comune che mi è venuta in mente per spiegare il movimento). Posizionatelo sul vassoio e conditelo: prima il pomodoro (allargatelo dal centro verso i lati con dorso di un cucchiaio), poi la spianata e alla fine la mozzarella.
Aprite il forno, estraete leggermente la refrattaria e con un gesto deciso fate scendere la pizza sulla pietra. Chiudete e fate cuocere per circa 5 minuti.
Fate lo stesso con gli altri panetti e Buon Appetito.

Con questa ricetta partecipo al Contest di Eleonora, Piatti Unici!



domenica 20 marzo 2011

Fusi di pollo all'arancia sanguinella e limone su crema di ceci agrumata

Poco tempo fa ho affermato che non amo particolarmente usare gli agrumi in cucina ma poi, al di là delle arance del giardino dei miei sul terrazzo, sono arrivati loro... e nello specifico il loro contest "La Banda declina "arancio" e tu ci stai?"... e cosa potevo fare se non partecipare e abbattere quindi questo mio tabu?! Cominciando però con un secondo.. ai primi forse ci arriverò più in là ;)
Un aiuto sul procedimento l'ho avuto da una ricetta presente nell'App sul mio iPhone, iRicette, che poi cercando su internet ho trovato qui; naturalmente ho apportato delle modifiche alla ricetta orginale sostituendo ai pompelmi le arance sanguinelle del giardino dei miei genitori in Calabria, queste...


... che arrivano da qua...


E dei limoni...

... di questo albero...


Ho tolto il rosmarino che secondo me non ci stava tanto, aggiunto una crema ai ceci (la cui idea deriva dalla ricetta con cui Federica di Note di Cioccolato ha partecipato al mio contest sui broccoli), spolverato con buccia di limone grattugiata e pepe e sono nati i fusi di pollo all'arancia sanguinella e limone su crema di ceci agrumati. 
Io li ho serviti così ma ce ne siamo mangiati due a testa :), per questo motivo ho messo nelle dosi 4 fusi di pollo per 2 persone...


Ingredienti per 2 persone:
  • 600g di fusi di pollo (a me 4)
  • 35g di burro
  • 35g di succo di limone
  • 70g di succo di arancia sanguinella
  • 105g di acqua
  • 1 barattolo di ceci lessati
  • la buccia grattugiata di 1/2 limone
  • 1 cucchiaino di olio evo
  • sale e pepe
Tempo di preparazione
45-50 min

Preparazione
Fate sciogliere in una padella antiaderente (io ho usato una di queste, in particolare il wok) il burro, unite il pollo e fatelo rosolare. Aggiungete la metà del succo dei due agrumi e metà dell'acqua, salate, pepate, coprite con coperchio e fate cuocere per 30 minuti a fuoco lento. Controllate ogni tanto la carne e rigiratela per far assorbire il succo da tutti i lati. Dovrete spegnere quando il succo si sarà completamente asciugato.
Nel frattempo scolate i ceci dalla loro acqua di cottura e frullateli nel mixer con l'altra metà dell'acqua, del succo degli agrumi, sale, pepe e olio. La crema di ceci dovrà restare abbastanza densa.
Appena il pollo è cotto scolatelo dal sughetto che si sarà creato, aggiungete quest'ultimo ai ceci e poi componete il piatto disponendo alla base la crema di ceci, il pollo e completate con la buccia di limone e una macinata di pepe.
Buon Appetito!

Ps: Naturalmente con questa ricetta partecipo al Contest de La Banda dei Broccoli

sabato 19 marzo 2011

Il menu per la festa del papà...

Oggi è la festa del papà ed è anche S.Giuseppe, quindi, di conseguenza, auguri a tutti i papà e a tutti quelli che si chiamano Giuseppe. 
Oggi pensavo ad un menu speciale, un menu per i papà che sono stati importanti nella mia vita, per quei papà che c'erano, che ci sono e che ci saranno...
L'antipasto è dedicato al mio papà, punto di riferimento della mia vita: l'ho visto sostenermi, contrastarmi, farmi arrabbiare e coccolarmi e poi l'ho visto, da uomo forte e a volte impenetrabile che era, diventare debole e bisognoso di attenzioni come un bambino... a lui dedico l'antipasto, l'insalata di baccalà e pipi arruscati, piatto che cucinava spesso quando ero piccola.
Il primo è dedicato ad un papà che c'era, il papà della mia mamma, unico nonno che ho conosciuto e che per troppo poco tempo ha fatto parte della mia vita: ho già parlato di lui e non vorrei ripetermi ma questo era un primo, insieme ad una fenomenale lasagna che primo o poi farò, che cucinava quando noi nipoti andavamo a trovarlo.
E il dolce è dedicato ai papà che saranno e in, particolare,  al mio compagno spero presto padre dei miei figli. Per lui le zeppole di San Giuseppe: la ricetta è presa dal sito di Paoletta, qui, e la riuscita è garantita... qui vi inserisco solo la foto delle mie e vi rimando alla sua ricetta per la realizzazione.



Insalata di baccalà crudo e "pipi arruscati" con crostini al patè di pomodori secchi


Ingredienti per 4 persone (la quantità degli ingredienti varia a seconda dell'utilizzo del piatto. Così come riportato le dosi sono per un secondo, ma se si vuole servire come antipasto conviene dimezzarle)
  • 800g di filetti di baccalà spugnato
  • 200g di peperoni cruschi
  • 2 spicchi di aglio
  • 1 mazzetto di prezzemolo
  • 5/6 cucchiai di olio evo
  • sale qb
  • 12 crostini tipo Granetti
  • 1 confezione di paté di pomodori secchi

Tempo di preparazione

25 min per la versione "originale"
1h circa per la versione "modificata"


Preparazione

Adagiare il baccalà spugnato sul tagliere ed eliminare la pelle (ed eventuali lische se non si è riusciti a trovare i filetti). Ottenere dei filetti della misura di circa 20x10 e tagliare a bastoncini (tipo patatine fritte) il baccalà. Sistemare i bastoncini in una ciotola e condire con sale e olio evo. Pulire l'aglio e tritarlo grossolanamente, così da lasciare la possibilità a chi non lo "ama" di poterlo scartare. Sciacquare il prezzemolo e fare lo stesso. Unire il trito di aromi al baccalà e mischiare con cura. Preparare i "pipi arruscati": in un caminetto spostare indietro la legna e la brace e lasciare la cenere calda. Adagiarvi sopra i peperoni cruschi stando attenti a non farli bruciare (devono cuocere più o meno 10 secondi per lato). Togliere i peperoni dal fuoco e sbriciolarli. Unirli al baccalà. Spalmare sui crostini il paté di pomodori secchi e sistemarli su un piatto da portata. Servire a temperatura ambiente.

Versione "modificata":


Adagiare i filetti di baccalà sul tagliere e tagliarli a pezzi regolari di 10x10. Sistemarli in una pentola capiente riempita di acqua, salare leggermente e portare a bollore. A circa 15 minuti dal bollore, spegnere il fuoco e scolare il baccalà. Eliminare la pelle. spezzettarlo e metterlo in una ciotola capiente. Unire l'aglio e il prezzemolo tritati e salare. Prendere i peperoni cruschi, eliminare il "picciolo", i semi interni e spezzettarli. Mettere in una pentola l'olio di oliva e farlo riscaldare. Quando l'olio è pronto, unire i peperoni e farli "colorare" per circa 2 minuti. Spegnere il fuoco, salare ed unire i peperoni cruschi, tirati su con una schiumaiola, al baccalà. Far raffreddare l'olio ed unire anche questo all'insalata. Far raffreddare il tutto a temperatura ambiente. Nel frattempo spalmare il paté di pomodori secchi sui crostini e servire.

Lagana e ceci di nonno Ciccio

Ingredienti per 2 persone (porzioni abbondanti):
Per la lagana

  • 75g di semola di grano duro
  • 100g di farina 00
  • 1 uovo
  • 1 cucchiaio di olio
  • 1 pizzico di sale
Per il "sugo"
  • 60g di cipolla
  • 20g di olio evo
  • 100g di acqua
  • 1 barattolo di ceci
  • 20g di pelati
  • 2 cucchiaini di pepe calabrese dolce
  • sale
  • prezzemolo se piace
Tempo di preparazione:
1h e 1/2 circa

Preparazione
Sistemare a fontana le due farine setacciate con il sale e al centro l'uovo e l'olio; amalgamate gli ingredienti e impastate fino ad ottenere un composto sodo ed omogeneo. Formate una palla con l'impasto ottenuto, avvolgetela con della pellicola e fatela riposare in frigo per mezz'ora.
Stendete l'impasto con la nonna papera (io quella della marcato a spessore 6) ed ottenete con una rotella dentellata tante strisce di 7-8cm di altezza e 2-3 di larghezza. Se avete abbbastanza dimestichezza con il mattarello, stendete la sfoglia a mano: non c'è paragone! La pasta è più ruvida e assorbe meglio il condimento.
In una padella antiaderente fate imbiondire la cipolla con l'olio evo, aggiungete i ceci, i pelati, l'acqua e il pepe rosso. Salate e fate cuocere a fuoco moderato per circa 10 minuti.
Cuocete la lagana in abbondante acqua salata, nella quale avrete aggiunto 1 cucchiaio di olio evo, per circa 5 minuti (vi consiglio cmq di assaggiarla perchè il tempo di cottura varia a seconda dello spessore della pasta). Scolatela con una schiumaiola e unitela ai ceci. Fate insaporire a fuoco basso per circa 5 minuti, spegnete e lasciate riposare per almeno 10 minuti.
Detto in calabrese "s'adda 'ntufa'!!"
Servite, se vi piace, con una spolverata di prezzemolo tritato.
 
Zeppole di S.Giuseppe di Antonia fatte da Paoletta
 
 

giovedì 17 marzo 2011

Una vellutata fatta perBene...

Prima di tutto  Buona festa dell'Unità d'Italia!! Qualche giorno fa, tornando con la macchina, ho visto sventolare in un campetto di calcio vicino casa la bandiera dell'Italia... purtroppo stavo guidando, non mi potevo fermare e in più non avevo la macchina fotografica, ma quell'immagine mi è rimasta nella mente. Ieri ne ho cercata una simile ed ho trovato questa; diciamo che è un po' diversa ma spero renda lo spirito di oggi.
 
(l'immagine l'ho presa qui)

Adesso parliamo di Contest...
E' vero forse che in giro di contest ce ne sono troppi (ed io ho dato il mio contributo ad aumentarne il numero in rete :)) ma a me piacciono tanto e ogni volta che ne leggo uno, me lo segno, ci penso e vedo se mi stuzzica o se stuzzica la mia fantasia...
Poi ci sono quei contest ai quali è impossibile non partecipare: uno di questi è quello organizzato da Oggi pane e salame, domani..., il Contest perBene!


Creato per sostenere il progetto Illa for people -A.P.E. Onlus, grazie a questo contest sono venuta a conoscenza di una patologia fino ad un mese fa a me sconosciuta: l'endometriosi. Subito dopo aver letto il post mi sono subito andata a documentare e vi confesso che ho fatto fatica a trattenere le lacrime quando ho letto tutte le rinunce e le difficoltà che le donne affette da questa patologia devono affrontare... mettiamoci poi che per motivi personali sono particolarmente sensibile a tutto ciò che riguarda quella parte del corpo... e allora mi sono detta che era veramente impossibile non partecipare. 
Per preparare la ricetta di oggi ho seguito attentamente le "istruzioni" di Sunflowers8 secondo le quali poteva contenere "uno o più di questi alimenti:
  • Cereali integrali
  • Pasta
  • Riso
  • Legumi
  • Tonno
  • Pesce azzurro
  • Olio di oliva
  • Noci
  • Verdure
Vi ricordo che gli alimenti NO sono i seguenti (lo so, è difficile, ma è per una buona causa): latticini, carne rossa, caffeina, alcool, cioccolato, grassi saturi, burro e margarina, bevande ad alto contenuto di zucchero, carboidrati raffinati, olii vegetali."
Mi sono orientata quindi verso una vellutata, ma una vellutata diversa dal solito, senza panna, latticini, formaggio o burro... voi penserete "Ma allora di che sa??"...
Vi assicuro che era molto buona, leggera, sana e primaverile... Ma non ho fatto tutto da sola; un aiutino mi è arrivato dal libro di Cristina e Allan Bay, Cucinare verde, regalatomi dalla mia amichetta erborista Emanuela. Dalla ricetta originale ho tolto il burro, la farina, il prezzemolo e il parmigiano, sostituito il porro con lo scalogno e aggiunto l'acqua di cottura delle punte di asparagi e un po' di grattata all'uovo.

Dosi per 3 persone (2 se volete porzioni abbondanti):
  • 400g di asparagi coltivati
  • 400g di patate
  • 1 scalogno di circa 40g
  • 30g di olio
  • 30g di pastina grattata all'uovo
  • 950g di acqua
  • sale e pepe
Tempo di preparazione
35-40 min

Preparazione
Togliete le punte agli asparagi, tagliatene 1 cm alla base e raschiatene la terra se necessario; mettete le punte da parte e tagliate il resto in tocchetti di 4-5 cm l'uno. Pelate le patate e tagliatele a pezzi regolari, unitele agli asparagi e cuocete il tutto per 25 minuti a vapore. Nel frattempo fate sbollentare per 5 minuti le punte di asparagi in una pentola con l'acqua leggermente salata;  tritate lo scalogno, fatelo dorare in una padellina antiaderente con l'olio, aggiungete le punte di asparagi (scolate con una schiumaiola, bisogna conservare l'acqua) e fate cuocere a fuoco basso per 5 minuti. Spegnete e fate raffreddare 5 minuti. Nell'acqua di cottura delle punte di asparagi cuocete la pastina (fate in modo di trovarvi con i tempi: asparagi e patate dovranno essere già cotti quando la calate).
Schiacciate le patate, frullate gli asparagi insieme allo scalogno con il mixer e unite sia le patate che il purè di asparagi all'acqua della pastina quando manca un minuto al termine della cottura. Aggiungete le punte di asparagi, regolate di sale e di pepe e fate cuocere per circa 2 minuti. Sevite calda e Buon Appetito.

martedì 15 marzo 2011

Un Danubio un po' calabrese...

Lunedì scorso.
"Amore, che ne dici se mercoledì invitiamo i ragazzi a cena? Mi piacerebbe proprio rivederli..."
"Va bene, stasera li chiamo e vediamo se ci sono..."
Martedì mattina.
Amici contattati, presenza confermata.
Martedì pomeriggio.
Menu stabilito, spesa fatta... insomma tutto nella norma fino a quando...
Fino a quando una mia cara amica non mi dice "A proposito, mercoledì sono le ceneri... ricordati di non cucinare carne!"
"O MAMMA... e adesso?" E' stato il mio primo pensiero; una delle persone invitate non mangia pesce e quindi il menu doveva essere vegetariano al cento per cento.
Il dispiacere più grande è stato dover rinunciare al ripieno che avevo scelto per il Danubio, la 'nduja (anche se mi sono ripromessa che lo rifarò :).. eh sì, avevo scelto come antipasto il Danubio.
La cosa più bella è stato il commento del mio compagno: 
"Amo' ma mi spieghi perchè scegli sempre di fare cose nuove quando invitiamo gente a cena?"
"Amo' ma c'è l'MTC...", 

"Ma se non viene bene?", 
"Amo', la ricetta è collaudata!"
L'unico dubbio riguardava il ripieno. Ho deciso allora di optare per le verdure della mia terra, le verdure che mio padre quando ero piccola cucinava tutte insieme in quella che chiamava ciambotta, le verdure che raccoglievamo nel giardino, che tagliavamo tutti intorno al grande tavolo di marmo per metterle sott'olio e che ci rendevano le mani scure (le melenzane), appicciose (le zucchine) e un po' "puzzolenti" (i peperoni... da piccola non li amavo tanto).
Questo mese, quindi, per l'Mtc un lievitato, buonissimo, morbido, gustoso, ripieno dei sapori della mia terra...
Dall'impasto, perfetto nelle dosi e nelle spiegazioni, di Tery ho ottenuto 27 palline che ho riempito con tre verdure preparate separatamente in padella: melanzane, zucchine e peperoni.



Dodici le ho cotte singolarmente nello stampo da 12 muffin della Tescoma


 e con i restanti 15 ho creato delle tortine con 3 palline, ognuna di un gusto diverso


Ingredienti: 
Per 27 palline da 35g circa l'una (riporto in parte il post di Tery):

  • 300g di manitoba 00 dei Grandi Molini Italiani
  • 200g di farina 00
  • 150g di latte (io 200g)
  • 3 tuorli ed 1 uovo intero
  • 1 cucchiaino di sale (circa 8-10 gr)
  • 10gr di lievito di birra
  • 40gr di zucchero
  • 1 cucchiaino di miele
  • 80gr di strutto
  • 20gr di burro

Per il ripieno alle zucchine:

  • 100g di zucchine
  • 15g di olio evo
  • 20g di scalogno
  • 45g di scamorza di bufala affumicata
  • sale
Per il ripieno alle melenzane:
  • 100g di melenzane
  • 15g di olio evo
  • 1 spicchio d'aglio
  • 45g di scamorza di bufala affumicata
  • sale
Per il ripieno ai peperoni:
  • 85g di peperoni (friggitelli)
  • 20g di olio
  • 1 spicchio d'aglio
  • 45g di scamorza di bufala affumicata
  • sale

Tempo di preparazione:
45min impasto+2h prima lievitazione+ 15 min formazione palline+2h seconda lievitazione+10 min cottura = 5h e 10 min

Preparazione
Impasto nella macchina del pane: Sciogliete il lievito e il miele nel latte tiepido e versatelo nel contenitore della macchina del pane; aggiungete la farina e avviate il programma impasto. Quando la farina è ben amalgamata, fermate il programma, unite due tuorli, un uovo intero e lo zucchero e riavviate. Fate impastare fino a quando le uova non sono completamente assorbite (a me 7 minuti). Fermate il programma, aggiungete anche l'ultimo tuorlo con il sale e riavviate il programma.
Quando le uova saranno completamente assorbite, fermate il programma, aggiungete lo strutto e il burro, riavviate il programma e impastate fino a che l'impasto non è ben incordato. A me ci sono voluti due cicli di programma impasto, cioè 30 minuti circa dall'aggiunta dello strutto.
Per capire quando l'impasto è pronto bisogna fare la prova dela velo: prendete un pezzettino di pasta, piegatelo su se stesso e stendetelo con le dita fino a quando non vedrete la trasparenza. Questo il mio:


Altrimenti dovete riavviare il programma impasto fin a quando non riuscirete ad ottenerlo.
Lasciate l'impasto nella ciotola della Mdp, coprite con pellicola e mettete a lievitare in un luogo tiepido per circa 2 ore o cmq fino al raddoppio. 
Nel frattempo preparate i ripieni: soffriggete lo scalogno, precedentemente tritato, con l'olio evo fino a quando non è dorato, aggiungete le zucchine tagliate a julienne, salate e fate cuocere per 10 minuti.
Fate soffriggere l'aglio con l'olio evo, aggiungete le melenzane tagliate a cubetti, salate e fate cuocere per 10 minuti.
Fate la stessa cosa per i peperoni tagliati a rondelle e privati dei semi.
Togliete l'impasto dalla ciotola, sgonfiatelo un po' con le mani e formate un salsicciotto; con il tarocco tagliate l'impasto in pezzetti da circa 35g l'uno e modellateli cercando di formare delle pallina. Appiattitele con il palmo della mano e sistemate un cucchiaino di ripieno e un pezzetto di circa 5g di scamorza; sigillateli stringendo con pollice e indice come se fosse un sacchettino (per maggiore chiarezza guardate questa foto di Tery). Sistemate le palline nella teglia (ricoperta di cartaforno se non è di silicone) che avrete deciso di utilizzare vicine ma non attaccate l'una all'altra. Fate lievitare per circa 2 ore in un luogo tiepido (o fino al raddoppio), spennellate con dell'uovo sbattuto e infornate in forno statico a 220° per 10 minuti.
Per l'impasto a mano vi rimando al post di Tery.
Servite tiepido e Buon Appetito!!!

lunedì 14 marzo 2011

100 sostenitori... anzi 102 e un premio.. un ottimo modo per iniziare la giornata

Buon lunedì e buona settimana a tutti.
Oggi niente ricette! Rimando a domani la pubblicazione per poter ringraziare di vero cuore i miei 102 sostenitori... Per me, questo, rappresenta il raggiungimento di un importante traguardo e sono veramente felicissima. Avevo pensato di festeggiare organizzando qualcosa, ma c'è già il contest sui Broccoli in corso e non volevo esagerare. 
Sempre stamattina trovo un commento criptico di Annalisa "Appena puoi passi da me...qui http://piccantisaporispeziati.blogspot.com/2011/03/un-giallo-risotto-di-funghi-pleurotus.html Verso la fine tutto sarà più chiaro ;)"... chissà cosa sarà...
Dopo aver letto la ricetta, tra parentesi gustosissima, ho capito!!! Annalisa mi aveva girato questo


Sono stata veramente felice e la ringrazio tantissimo per aver pensato a me tra le 10 blogger con cui condividere il premio!!
Secondo il "regolamento" bisogna raccontare 7 cose di sè... mmhhhh... allora...
  1. Sono una calabrese che adora la sua terra e spera un giorno di poterci tornare;
  2. Sto con Michele da 10 anni e mezzo (tra qualche giorno... hihihihi) e vivo con lui da 2 e mezzo a Roma;
  3. Sono laureata in lingue e ho un dottorato di ricerca in Lingue e letterature ispanoamericane;
  4. Sono alla ricerca di un lavoro perchè è da quasi un anno che sono ferma;
  5. Adoro la pasta!!! E' la cosa alla quale rinuncio più difficilmente!!!
  6. Non amo particolarmente i dolci ma se mi lasciate in una gastronomia o in una rosticceria sarei capace di far fallire il proprietario ;);
  7. Mi piace tantissimo la cucina etnica e in particolare quella giapponese, messicana e cinese.
Adesso la parte più divertente, girare il premio a 10 blogger anche se 10 sono veramente pochi...:


  1. Cleare de Il PomodoRosso 
  2. Valentina de The Queen of Chocolate
  3. Fujiko de La ricetta della felicità
  4. Ambra de Il gattoghiotto
  5. Flavia di Cuocicucidici 
  6. Cristina di La bottega dello zucchero
  7. Caterina di La cucina di Tatina
  8. Cranberry di Cappuccino e Cornetto
  9. Federica di Note di Cioccolato
  10. e il maschetto della situazione Piero de I pasticci dello ZioPiero

Un bacione immenso ad Annalisa, ai miei 102 sostenitori e ai miei amici blogger che fanno sì che questo angoletto della mia cucina cresca giorno per giorno!
Buona settimana

sabato 12 marzo 2011

Un Menu a base di Pesce... per vegetariani e non

Quante volte vi è successo di non poter cucinare la carne? Capita che o per motivi religiosi o per tradizione o per gusti personali non si possa cucinare o mangiare e cosa si fa? Se piace, ricorre al pesce ed è per questo che la mia scelta questa settimana è ricaduta su questo tipo di Menu.
A me il pesce piace tantissimo; non si poteva dire la stessa cosa quando ero piccola... ma adesso mi sto rifacendo di tutto il pesce "snobbato" quando facevo impazzire mia madre :).
Il Menu proposto prevede tre piatti abbastanza delicati, con sapori non troppo predomimanti; adatto a palati anche vegetariani è abbastanza veloce da realizzare..


Con questo menu vi auguro uno splendido fine settimana! Se tutto va bene io oggi sono alla mostra, allestita al Complesso del Vittoriano a Roma, della mia pittrice preferita, Tamara de Lempicka, e poi un pranzetto/cenetta da Hasekura in via dei Serpenti per festeggiare, in ritardo, il mio compleanno.

Insalata di seppie su grata di zucchine


Ingredienti per 4 persone:
  • 520g di seppia pulita
  • 8 zucchine della stessa lunghezza (o comunque tante quante ne servono per ottenere 32 fettine)
  • 1 bicchiere di vino bianco
  • pepe nero in grani
  • olio evo
  • 2 spicchi di aglio
  • il succo di un limone
  • 2 foglie di alloro
  • sale e pepe
  • prezzemolo (se piace)

Tempo di preparazione:
1h

Preparazione:
Portate a bollore in una pentola capiente 1 litro -1 litro e 1/2 di acqua alla quale avrete aggiunto una decina di grani di pepe nero, le foglie di alloro e il vino bianco. Nel frattempo sciacquate la seppia e tagliatela a cubetti (compresi i tentacoli); quando l'acqua bolle versatela nella pentola e fatela cuocere per circa 10 minuti.
Affettate sottilmente le zucchine e grigliatele in una padella calda; fatele raffreddare circa 10 minuti.
Scolate la seppia, eliminate le foglie di alloro e i grani di pepe e conditela con olio, limone, sale, pepe, prezzemolo e aglio tritato. Mettetela in frigo.
Preparate i piatti componendo la grata di zucchine. Sistemate 4 fettine in orizzontale e 4 in verticale ed incrociatele alternandole; condite con un filo di olio evo e una spolverata di sale.
Al momento di servire suddividete l'insalata di seppia nei piatti preparati precedentemente.
Buon Appetito!!!

P.S.: se volete l'insalata molto fredda dovete aggiungere almeno altri 30 min (per il riposo in frigo) al tempo di preparazione. L'ideale però è che la seppia venga servita a temperatura ambiente per non contrastare con la temperatura delle zucchine.

Scialatielli ai lupini di mare



Ingredienti per 2 persone:
  • 250g di scialatielli freschi
  • 250g di lupini di mare
  • 6 pomodorini pachino
  • 1 spicchio d'aglio
  • 4 cucchiai di olio evo
  • prezzemolo se gradito
  •  
Tempo di preparazione
4ore per spurgare i lupini e 30 min per la cottura

Preparazione
Allora prima di tutto spurgate i lupini: mettete in una ciotola abbondante acqua salata e unite i lupini. Dopo due ore cambiate l'acqua e sostituitela con altra acqua salata. Passate altre due ore, scolate i lupini e teneteli da parte.
In una padella, larga abbastanza da contenerli senza che si sovrappongano, mettete l'olio con l'aglio e fatelo rosolare. Unite i lupini, coprite con un coperchio e fateli cuocere per 10 minuti.
Eliminate i lupini chiusi, tagliate i pomodorini ed uniteli ai frutti di mare. Fate cuocere per 5 minuti e poi spegnete. Eliminate circa metà dei gusci delle vongole e rimettete nella padella il "contenuto".
Cuocete gli scialatielli in abbondante acqua salata, nella quale avrete messo un cucchiaino di olio evo, scolateli con un mestolo per spaghetti ed uniteli al condimento; fateli saltare in padella un paio di minuti e servite caldi con una spolverata di prezzemolo tritato se vi piace.
Orata in crosta di sale con patate sabbiate al timo


L'esecuzione è semplicissima e il sapore è ottimo... si può anche preparare nel pomeriggio e servire fredda la sera... gli ingredienti?? facilissimi da reperire!!!
Allora pronti???


Ingredienti per 2 persone
  • 2 orate pulite ma non squamate da circa 250g l'una
  • 2kg di sale grosso
  • 30g di pangrattato
  • 1 spicchio d'aglio medio (6g circa)
  • 2-3 rametti di prezzemolo
  • 200g di patate
  • 2-3 ciuffetti di timo
  • sale
  • olio evo


Tempo di preparazione
60 minuti

Preparazione
Tritate finemente lo spicchio d'aglio e il prezzemolo e uniteli a 20g di pangrattato. Salate leggermente il composto ottenuto e farciteci la pancia delle orate. Mettete in un teglia pesante con i bordi alti un foglio di carta forno e sistemate sul fondo 1 kg di sale. Adagiateci le due orate e copritele con l'altro kg. Infornate a 220° e fate cuocere per 25-30 minuti.
Tagliate le patate a fettine sottilissime e conditele con il pangrattato rimasto, il timo tritato, 3 cucchiai di olio evo e sale.
Quando il pesce è pronto tiratelo fuori dal forno e abbassate la temperatura a 180°. Infornate le patate (sistemate in due cocottine) e fate cuocere per 15-20 minuti.
Mentre le patate cuociono rompete la crosta di sale, estraete il pesce e, con 2 cucchiai, cominciate a pulirlo (la pelle sarà diventata molto dura e sarà più facile staccarla dalla polpa).
Condite con un filo di olio evo e servite con le patate in cocotte monoporzione....
Buon appetito e buon fine settimana!!! 

giovedì 10 marzo 2011

La ricotta e pere di Sal(vatore) De Riso... con una piccola variante gluten-free

Oggi vi voglio raccontare di quando De Riso si chiamava ancora Salvatore e la Ricotta e pere era un dolce semi-sconosciuto che potevi trovare solo in pochi ristoranti campani.
Era il 2005, mancava poco alla mia laurea e stavo girando un po' di ristoranti e pizzerie (io ho studiato a Sa) per vedere chi mi proponeva un prezzo vantaggioso per una cenetta tra amici: la scelta ricadde su Tonino per tutta una serie di ragioni. Chi lo conosce sa a cosa mi riferisco: ambiente informale, proprietario più che informale :)
Ricordo che mentre stabilivamo il menu da servire (serie di antipastini e pizze a giro) mi disse: "E per la torta ti consiglio la ricotta e pere di De Riso: è buonissima...". Io, che non l'avevo mai assaggiata, mi sono fidata e... ho fatto benissimo: straordinaria.
Qualche anno dopo un pasticciere della costiera, Salvatore De Riso, cominciò ad andare alla Prova del Cuoco; un po' di tempo dopo cominciò a farsi chiamare Sal De Riso... mah! Adesso non credo che una torta intera si potrebbe pagare 10 euro ma al di là di questo, io la ricorderò sempre come la torta della mia laurea e di quando De Riso si chiamava ancora Salvatore...
La ricetta qui riportata è una mia interpretazione di quella postata da La ciliegina sulla torta: al distillato di pere ho sostituito il vermouth e alla ricotta vaccina quella di pecora che è perfetta per i dolci.. i siciliani insegnano :)
Io l'ho fatta un sacco di volte e chi ha mangiato anche l'originale mi ha fatto congolare dicendo "Ma è come quella di De Riso...". Magari lo dicono solo per farmi piacere ma vi assicuro che è veramente buona.
Adesso a voi il mestolo...


Ps: mi faceva notare Stefania di Cardamono&Co. che sostituendo alla farina la fecola di patate la torta diventa gluten-free. Grazie Stefania!

Per uno stampo da 26cm (10-12 porzioni):

Per la base:
  • 85g di zucchero
  • 200g di uova (4) a temperatura ambiente
  • 120g di nocciole di Giffoni 
  • 40g di farina   fecola di patate
  • 60g di burro fuso a bagnomaria
Per la farcia alle pere:
  • 225g di pere williams mature (al netto dello scarto)
  • 70g di zucchero
  • il succo di mezzo limone
  • 1 cucchiaio raso di amido di mais (10g circa)
  • 1 cucchiaino di olio evo
Per la farcia alla ricotta:
  • 500g di ricotta di pecora (per i romani.. io ho usato la Marella e la Brunelli)
  • 200g di panna
  • 200g di zucchero
  • 1 cucchiaino di estratto di vaniglia oppure una bustina di vanillina oppure una boccettina di aroma alla vaniglia oppure i baccelli di una bacca (lo so che tra le varie opzioni c'è differenza ma chi non dispone di alcune di esse può ovviare con la vanillina)
Per la bagna:
  • 125g di acqua
  • 95g di zucchero
  • 1 bicchierino di vermouth
Tempo di preparazione:
45min + 2h e 1/2 tra frezeer e frigo

Preparazione
Montate le uova con lo zucchero, lavorando il composto con le fruste elettriche a velocità media, per circa 15 minuti. Frullate finemente le nocciole con la farina e incorporatele con una spatola, molto delicatamente, al composto di uova e zucchero. Fate lo stesso con il burro fuso.
Imburrate due teglie di 26cm di diametro, infarinatele, dividete il composto nei due recipienti e cuocete a 180° in forno statico per 10 minuti (io avevo una sola teglia e ho cotto le basi una per volta).
Tagliate le pere a cubetti, sistematele in una padella antiaderente con il succo di limone, lo zucchero e l'olio e cuocetele a fuoco medio per circa 10 minuti. Aggiungete l'amido di mais e fate amalgamare il tutto per circa 2 minuti. Spegnete e fate raffreddare.
Amalgamate lo zucchero e l'estratto di vaniglia (o quello che decidete di usare) alla ricotta, mescolando con le fruste elettriche a bassa velocità per circa 5 minuti, aggiungete la panna che avrete precedentemente montato e il composto con le pere.
Preparate la bagna mettendo in un pentolino l'acqua con lo zucchero e portando a ebollizione. Fate bollire fino a quando lo zucchero non si è completamente sciolto, aggiungete il vermouth e fate cuocere altri 5 minuti. Fate raffreddare.
Componete il dolce: ponete sul fondo di una tortiera a cerniera la base, distibuite metà della bagna sul primo disco, versate la farcia di ricotta e pere e livellatela, coprite con il secondo disco. Bagnate anche il secondo disco con il liquido rimanente e ponete, coperta, in frezeer per 2 ore. Prima di servirla cacciatela dal frezeer e mettetela in frigo per mezz'ora.
Servite con una spolverata di zucchero a velo.
Buon Appetito!!

martedì 8 marzo 2011

Involtini di verza con riso integrale ai funghi di Ale CosebuonediAle per il contest del "broccolo"

E siamo arrivati anche alla prima ricetta di una non-blogger ma "cuoca" sopraffina di tutto rispetto.. sto parlando di Ale di CosebuonediAle! Ho provato più volte a dirle di aprire un blog ma niente... chissà che non ci ripensi!!
La sua ricetta per il contest "Ma sei proprio un broccolo!!" è questa (riporto la descrizione che mi ha mandato lei):

Involtini di verza con riso integrale ai funghi



L'ho lasciata nella stesura originaria dietetica ma nessuno vi impedisce di preparare un risotto come si deve col soffritto, il burro al posto dell’olio e abbondante parmigiano ;)
Scegliere due belle foglie di verza, sbollentarle un paio di minuti in acqua salata, scolarle e passarle sotto l’acqua fredda per fermare la cottura e mantenere il bel colore brillante. Lasciare asciugare su un canovaccio.
Nel frattempo mettere dei funghi secchi in acqua a rinvenire, strizzarli e filtrarne l’acqua;  tagliare un’altra foglia di verza a striscioline, 3-4 champignon a fettine e mettere il tutto in una casseruola con 70 gr.  di riso integrale. Coprire con brodo vegetale  (e l’acqua dei funghi secchi filtrata) e portare a cottura a fuoco basso aggiungendo se necessario brodo bollente di volta in volta. Dovrà avere la consistenza di un risotto. Condire con un filo d’olio a crudo e un pugnetto di parmigiano grattugiato. Riempire le foglie di verza e arrotolare. Porre in una pirofila, cospargere con poco parmigiano, un filo d’olio e passare in forno caldissimo per 10’.

sabato 5 marzo 2011

Il mio Menu del Cuore

Domani è il mio compleanno... quale miglior regalo mi poteva arrivare che la notizia di aver vinto non uno, bensì due contest: il primo è per la categoria migliori ricette del contest di Aurore "Menu à la carte" al quale ho partecipato con il menu della settimana scorsa, il menu del cavolo, e il secondo è il primo premio del contest più "frequentato" del 2011, "Hart to hart"...
Ed è a quest'ultimo che dedico il mio post di oggi, realizzando un menu tutto a cuore che contiene anche la ricetta vincitrice...
Vi ricordate che la settimana scorsa ho inaugurato questa nuova rubrica che vedrà nascere, ogni sabato, un menu a tema?? Quindi quale migliore occasione per dedicare la seconda uscita a Flavia e al suo contest ;)...
Io adoro i cuori e quando ho letto le regole di Flavia mi sono subito messa all'opera: i piatti realizzati portano il nome di S.Valentino, ma, come ho specificato tempo fa, esprimere il proprio amore si può, anzi si deve fare tutti i giorni... anche in cucina.
E quindi che cuori siano...



Gougère di S.Valentino alla spuma di salmone


Ingredienti per 2 cuori:
  • 66g di acqua
  • 16g di burro
  • 1/2 cucchiaino di sale
  • 42g di farina 00
  • 1 uovo
  • 33g di gruviera grattugiata
  • noce moscata
  • pepe
  • 100g di salmone affumicato
  • 100g di burro (attenzione!! Il burro deve essere buono altrimenti la mousse non avrà un ottimo sapore. Se sostituite il burro con il Philadelphia sarà sicuramente più delicato)
  • 1 cucchaio di succo di limone
  • 2-3 fili di erba cipollina
Tempo di preparazione
40 min

Preparazione
Fate sciogliere il burro nell'acqua con un pizzico di sale in un pentolino a fuoco medio; portate a lieve bollore, togliete dal fuoco e aggiungete tutta la farina. Rimettete sul fuoco e mescolate fino a quando il composto non si staccherò dalle pareti della pentola. Lasciatelo intiepidire, aggiungete l'uovo (del quale avrete conservato 1 cucchiaio) e amalgamatelo con un mestolo; aggiungete anche la gruviera (anche di questa conservatene un cucchiaio), un pizzico di noce moscata e di pepe e create un impasto omogeneo.
Sistemate un foglio di cartaforno sulla placca del forno, mettete l'impasto ottenuto in una sac a poche con una larga bocchetta a stella e formate i cuori sulla cartaforno. Spennellate con l'uovo sbattuto conservato e un po' di gruviera.
Infornate a 190° per 20 minuti in forno ventilato; a cottura ultimata fate raffreddare nel forno spento con la porta aperta per 15 minuti.
Mentre i cuori cuociono preparate la spuma di salmone: mettete nel mixer 100g di burro, 100g di salmone, 1 cucchiaio di succo di limone e 2-3 fili di erba cipollina. frullate fino ad ottenere un composto omogeneo. Sistemare in un contenitore ermetico e conservare fuori dal frigo fino al momento di servire (al max 4 ore). Se la volete preparare il giorno prima mettetela in frigo e cacciatela 2 ore prima di farcire i cuori.
Al momento di servire tagliate a metà i cuori e farcite la parte inferiore, utilizzando una siringa per dolci una sac a poche con la bocchetta che vi piace di più, con la spuma di salmone.


Ravioli di S.Valentino al filetto di gallinella e gamberi (la ricetta vincitrice :D)



Ingredienti per 2 porzioni (circa 30 ravioli):
Per la pasta:
  • 70g di farina 00
  • 55g di semola di grano duro rimacinata
  • 2 uova piccole
  • 5g di olio
  • un pizzico di sale
Per il ripieno:
  • 150g di filetto di gallinella
  • 150g di patate
  • 1 uovo piccolo
  • qualche rametto di timo
  • sale pepe

Per il condimento:
  • 8 gamberi
  • 8-10 pomodorini pachino
  • 1 spicchio d'aglio
  • 4 cucchiai di olio

Tempo di preparazione
1h e 1/2

Preparazione
Mettete a lessare le patate e fatele cuocere per mezz'ora. Setacciate le farine e sistematele a fontana sulla spianatoia; mettete al centro le uova, il sale e l'olio e amalgamate tutti gli ingredienti fino ad ottenere un impasto omogeneo (se dovesse essere troppo morbido aggiungete un po' di semola altrimenti un po' di acqua). Avvolgetelo nella pellicola e fatelo riposare in frigo per mezz'ora.
Nel frattempo preparate il ripieno: pelate le patate lesse e schiacciatele con una forchetta o con uno schiacciapatate, tagliate a cubetti la gallinella e tritatela nel mixer. Unite in una ciotola le patate la gallinella, l'uovo, il sale, il pepe e i rametti di timo tritati.
Stendete la sfoglia con la NonnaPapera della Marcato al numero 5: sistemate su una striscia di pasta a 10cm di distanza un cucchiaino circa di impasto, coprite con un'altra striscia di pasta, premete bene con le dita intorno al ripieno e tagliate con una formina a cuore. Impastate nuovamente gli avanzi di pasta e stendeteli per ottenere altre strisce di pasta. Continuate fino a che non terminate il ripieno.
Preparate il condimento: pulite i gamberi eliminando la testa, il carapace e il filo nero intestinale (lasciate la coda), lavate e tagliate a metà i pomodorini e sbucciate lo spicchio d'aglio. Sistemate 4 cucchiai di olio evo con l'aglio in una padella antiaderente, fate rosolare e unite i gamberi; fate cuocere per circa 3 minuti, aggiungete i pomodorini, salate, coprite con un coperchio e fate cuocere per altri 5 minuti. Togliete i gamberi dalla padella e conservateli in un piatto.
Cuocete i ravioli in abbondante acqua salata dove avrete versato un cucchiaio di olio evo. Scolateli con una schiumaiola e versateli nella padella con il condimento; fate insaporire per qualche minuto e impiattate sistemando i gamberi sopra la pasta con le code incrociate.


Moelleux au chocolat ovvero tortini di cioccolato dal cuore morbido



Ingredienti per 4 tortini (anche se siete in due vi consiglio di farli tutti e 4 perchè uno non vi basterà ;)):
  • 100g di cioccolato fondente
  • 100g di burro
  • 80g di zucchero
  • 2 uova
  • 30g di farina
  • zucchero a velo per decorare
Tempo di preparazione
27 minuti

Preparazione
Mettete a sciogliere il cioccolato con il burro a bagnomaria; nel frattempo sbattete in una ciotola le uova con lo zucchero per circa 5 minuti e poi aggiungete la farina setacciata. Fate raffreddare per 5 minuti il cioccolato fuso e unitelo alle uova e allo zucchero. Mescolate con le fruste fino ad ottenere un composto omogeneo.
Imburrate 4 stampini di alluminio o 4 cocottine e suddivideteci l'impasto (100g in ogni stampino); cuocete in forno ventilato per 10 8 minuti a 200° e poi sempre a 200° in forno statico per 2 minuti. Fate raffreddare per un paio di minuti, sformate, come si fa con una torta con molta delicatezza, e servite con una spolverata di zucchero a velo.
Buon Appetito e Buon S.Valentino!!!

Ps: Li potete anche congelare. Quando li volete cuocere li dovete infornare congelati  a 220° per 10 minuti in forno statico e 5 in forno ventilato, fate riposare un paio di minuti, sformate, spolverate con zucchero a velo e servite caldi.


giovedì 3 marzo 2011

Candele di Gragnano con noci, gorgonzola, mascarpone e guanciale per il post numero 100...

Vi ricordate quel negozietto nel paesino del mio compagno dove avevo comprato di tutto?? E vi ricordate dei formati speciali di pasta di Gragnano che avevo preso ma mai cucinato?? Ecco, ieri era arrivato il momento di utilizzarli...
Con la scusa di una ricetta con la frutta, da realizzare per il contest "Frutta in pentola" di Farina, lievito e fantasia, ho cominciato a rimuginare e all'inizio la mia scelta era ricaduta sulle pere: è un frutto che mi piace tantissimo per le differenti strade che ti permette di intraprendere in cucina.. poi ho ricominciato a pensare... "Ma non sono di stagione!! E gli agrumi (quelli sì che sono di stagione) non mi fanno impazzire... mmhhh, ho deciso!! Frutta secca!!"....
La pasta c'era, le noci comprate per fare dei brownies anche, il guanciale per la zuppa messicana di fagioli anche e così degli ingredienti, comprati per fare tutt'altro, si sono uniti in un equilibrio di sapori che ha dato vita a questo piatto.
Vi dico solo che la mia dolce metà lo ha spolverato in 3 minuti dicendomi "Con questo vinci tu!! .. cioè, se lo provano, vinci tu!!!"... vabbè, il suo parere è di parte ma mi ha reso comunque molto felice ;)


Ci tengo a precisare che la pasta utilizzata è prodotta dal Pastificio Gentile di Gragnano e che merita veramente un assaggio... io, quando tornerò in quel negozietto (molto probabilmente questo we), farò sicuramente scorta di altri formati.... Gnammmmm....




A proposito, con questa ricetta festeggio anche il post numero 100 del mio blog, di cui 90 ricette e 10... chiacchiere... ;) grazie a tutti i miei lettori/sostenitori/amici... e adesso la ricetta!

Ingredienti per 2 persone:
Tempo di preparazione
30 min

Preparazione
Mettete a soffriggere lo scalogno, finemente tritato, insieme al guanciale tagliato a listarelle in una padella antiaderente con l'olio; quando si saranno rosolati (ci vorranno circa 2-3 minuti) aggiungete il mascarpone e metà del gorgonzola sbriciolato. Fate sciogliere i due formaggi, aggiungete le noci tritate e spegnete.
Cuocete la pasta in una pentola alta per il tempo indicato dalla confezione (nel mio caso 12 minuti) e scolatela con un mestolo per spaghetti direttamente nella padella con il condimento. Fate insaporire la pasta per circa 4-5 minuti insieme ai formaggi, spegnete e lasciate riposare un minuto.
Nel frattempo, in un padellino a parte, mettete la panna e il restante gorgonzola e fate sciogliere a fuoco basso. Spegnete appena il gorgonzola si è sciolto.
Sistemate nel piatto poco meno della metà del composto di panna e gorgonzola, create con le candele delle spirali al centro del piatto aiutandovi con un coppapasta di 10cm di diametro, condite con un paio di cucchiai del condimento alla panna e decorate con una noce. Servite caldo e Buon Appetito!!

Con questa ricetta partecipo al contest "Frutta in pentola" di Ramona (Farina, lievito e fantasia)


Ps: mentre scivevo il post mi è arrivata la notizia che sono tra le 12 finaliste del contest di Eli/Fla, "Hart to Hart" che ha avuto ben 329 ricette partecipanti... sono felicissima!!! :D

martedì 1 marzo 2011

Crackers con lievito madre... buoni al secondo tentativo e con la ricetta dello ZioPiero!

Poco prima di Natale mi sono voluta fare un regalo: ho comprato il libro sui lievitati delle sorelle Simili e ho cominciato a sperimentare... 
Una delle prime ricette provate è stata quella dei cracker con lievito madre... ho seguito tutte le dosi alla lettera: il lievito rinfrescato il giorno prima, lo strutto, la farina, ecc. ecc.
Ma qualcosa non ha funzionato :( e il sapore non era fantastico... un leggero retrogusto acidoligno rovinava tutto... uffa... chissà cosa sarà stato? Forse il lievito o forse lo strutto o forse tutt'e due... mah! Ho chiesto un parere a ZioPiero che, poverino li ha anche assaggiati, e abbiamo convenuto che il problema era lo strutto...
Da vero amico e "professionista" mi ha mandato due ricette di crackers da provare: io tra le due ho scelto senza avere dubbi la sua (l'altra l'aveva nel suo archivio personale ;)) e ho provato...
Li ho fatti, portati al temutissimo e ricevuto, con grande felicità, il suo giudizio: "Buonissimi!!! Adesso sì... anche il piccante è al punto giusto. Scrivilo che li ho promossi!"... detto fatto Zio!!!
Io li ho modellati così (quelli piccanti):


E così (quelli ai semi di papavero):



Con questa ricetta partecipo al 1° blog "Croc" candy di La Ceci Cucina!


Ingredienti per circa 500g di crackers o torciglioni (non credete che siano tanti, vanno via come il pane:)):
  • 600 g di lievito madre appena rinfrescato
  • 50g di olio evo
  • 10g di peperoncino piccante calabrese macinato, semi di papavero, sesamo o quello che preferite
  • 8g di sale
  •  
Tempo di preparazione
1h circa

Preparazione
Mettete nella ciotola (o macchina del pane) il lievito madre, aggiungete l'olio e cominciate ad impastare (o avviate il programma impasto per 5 minuti). Quando gli ingredienti sono quasi amalgamati aggiungete il sale e il peperoncino (o i semi) e continuate a impastare fino al totale assorbimento degli ingredienti. Stendere con il mattarello a circa 1mm o con la Nonna Papera (io Marcato spessore 5 - ZioPiero Imperia 6). 
Per i torciglioni tagliare l'impasto in strisce di 20cm x 2 cm e arrotolatele. Sistematele sulla carta forno e infornate a 190° per circa 6-8 minuti (dipende dal forno). Tiratele fuori quando saranno dorate.
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