Rinunciare il mese scorso è stato un doloreeeeeeeeeeee... c'era la pasta!! Ma proprio non ci sono riuscita...
Però questo mese dovevo fare di tutto per partecipare: ha vinto Stefaniaaaaaaaa, dopo 30 mesi di MTC e la richiesta "esplicitissima" di vincere fatta ogni volta :D!!
Questo mese con la sua ricetta, una meravigliosa Red Velvet Cake gluten free, si parla di qualcosa di molto importante: si parla di celiachia!
Altre volte ne ho parlato e, ultimamente, sempre grazie a lei...
Bisogna stare molto attenti quando si cucina per un celiaco ed essere molto scrupolosi nella scelta degli ingredienti: non basta pensare se contiene o meno glutine ma bisogna controllare che non venga prodotto in stabilimenti dove ci possa essere contaminazione... e non sempre è indicato sulle confezioni!
Per questo bisogna rifarsi alla lista dell'AIC: è estremamente importante!
Per non dimenticare niente riporto quello che scrisse Stefania per la giornata dedicata alla celiachia (27 maggio 2012):
"Premesso che la celiachia è una malattia e non un capriccio, l’unica cura possibile, ad oggi, è
l’astensione dai cibi glutinosi! Dico ciò perché si capisca bene che
chi è celiaco è COSTRETTO a mangiare senza glutine e non gli fa piacere,
perché è molto dannoso per il suo organismo. Quindi ci sono cibi IN
(permessi) e cibi OUT (vietati). La cosa più semplice da fare è
preparare un menù che possa andare bene per tutti, così non vi
stresserete a preparare più pietanze, con risultati, il più delle volte
deludenti. Per preparare cibi che possano mangiare tutti, quindi anche i
celiaci, bisogna sapere quali sono i cibi consentiti e quelli vietati.
Qui troverete un elenco molto utile (http:// saporiesaporifantasie.blogspot. it/p/ celiachia-for-dummies.html)
Anche se l'elenco può sembrare lungo c'è
un modo abbastanza semplice per capire se un cibo è senza
glutine. Basta leggere attentamente le etichette! Adesso poi la
normativa prevede che sia scritto a chiare lettere e, nei prodotti
esteri, è sempre specificato se può contenere tracce di glutine. Infine,
se un prodotto porta la spiga sbarrata sulla sua confezione è
certificato dall’AIC ed è garantito per i celiaci.
REGOLE PER EVITARE CONTAMINAZIONI in casa
1. Lavare mani, superfici, utensili sporchi di farina, possibilmente in lavastoviglie e accuratamente;
2. Usare la carta forno per le teglie e tutti quegli utensili (come piastre) dove hanno cotto cibi col glutine;
3. Se volete cucinare la pasta per un celiaco, l’acqua deve essere pulita, il cucchiaio con il quale mescolate la pasta senza glutine a parte, il sale nuovo o comunque non quello contaminato dal cucchiaio “sporco” di acqua della pasta col glutine;
4. Evitare di infarinare i cibi, anche quelli degli altri, così eviterete grande fonti di stress; se proprio dovete non mettete nella stessa padella o teglia le due preparazioni;
5. se usate una griglia e avete della carne impanata, grigliate prima quella del celiaco (senza panatura) e poi tutto il resto;
6. non addensare salse, ecc. con farina. Usate la fecola per tutti e sarà più semplice!
7. non appoggiate il cibo su cibi col glutine o dove sia stato cibo col glutine. Ad esempio il pane del celiaco non mettetelo insieme a quello col glutine o nello stesso contenitore anche senza che l’altro sia presente;
8. anche per l’olio di frittura valgono le stesse regole, prima friggete il cibo senza glutine e poi tutto il resto; in ogni caso non utilizzate quello già usato in precedenza contaminato!
9. Se avete dei dubbi sulla composizione dei cibi… non usateli!
REGOLE PER EVITARE CONTAMINAZIONI in casa
1. Lavare mani, superfici, utensili sporchi di farina, possibilmente in lavastoviglie e accuratamente;
2. Usare la carta forno per le teglie e tutti quegli utensili (come piastre) dove hanno cotto cibi col glutine;
3. Se volete cucinare la pasta per un celiaco, l’acqua deve essere pulita, il cucchiaio con il quale mescolate la pasta senza glutine a parte, il sale nuovo o comunque non quello contaminato dal cucchiaio “sporco” di acqua della pasta col glutine;
4. Evitare di infarinare i cibi, anche quelli degli altri, così eviterete grande fonti di stress; se proprio dovete non mettete nella stessa padella o teglia le due preparazioni;
5. se usate una griglia e avete della carne impanata, grigliate prima quella del celiaco (senza panatura) e poi tutto il resto;
6. non addensare salse, ecc. con farina. Usate la fecola per tutti e sarà più semplice!
7. non appoggiate il cibo su cibi col glutine o dove sia stato cibo col glutine. Ad esempio il pane del celiaco non mettetelo insieme a quello col glutine o nello stesso contenitore anche senza che l’altro sia presente;
8. anche per l’olio di frittura valgono le stesse regole, prima friggete il cibo senza glutine e poi tutto il resto; in ogni caso non utilizzate quello già usato in precedenza contaminato!
9. Se avete dei dubbi sulla composizione dei cibi… non usateli!
Stefania Oliveri"
Insomma... avete capito?? Questa volta più che mai si doveva partecipare, nonostante il corso di abilitazione che mi sta uccidendo, gli esami (sembra di essere ritornata.. anzi sono ritornata, alla veneranda erà di quasi 34 anni, all'università), il tirocinio a scuola e l'MTC più corto dell'anno!!! Eh sì, questo mese termina oggi.. ed io me ne sono accorta pochi giorni fa. Quindi questo mese niente improvvisazioni o personalizzazioni ma una riproduzione, infedele solo nella forma e nella decorazione, della ricetta originale.
Per fortuna gli ingredienti li avevo già comprati e quindi ieri, approfittando dell'assenza della dolce metà, mi sono messa a impastocchiare!
Lavati tutti gli utensili in lavastoviglie, eliminati i mestoli di legno, foderati gli stampini di silicone con la carta forno e... pronti a colorare di rosso la cucina!
Visto che mi spaventava un po' gestire il "tortone", ho deciso di fare delle miniporzioni (12 in totale) ma per la decorazione "a ciuffetti" mi è servita il triplo della dose di crema di Stefania. Come frutta ho scelto delle more che avevo congelato qualche mese fa. Riporto la ricetta di Stefania cambiando solo le dosi della crema e la parte riguardante la cottura e la decorazione (che troverete in rosso).
"Red Velvet Cake
160 gr di farina di riso sottilissima tipo amido (Le Farine Magiche Lo Conte, Pedon, Rebecchi)
60 gr di fecola (Cleca, Pedon, La Dolciaria, Sma & Auchan)
30 gr di farina di tapioca (che potete sostituire con Maizena)1/2 cucchiaino da tè di sale
8 gr cacao amaro (Venchi, Easyglut, Pedon, Olandese
110 gr burro non salato a temperatura ambiente
300 gr di zucchero
3 uova medie (io uso quelle bio codice 0, ma non è rilevante ai fini della celiachia)
1 cucchiaino da caffè di estratto vaniglia bourbon (o i semi di una bacca, ma non usate la vanillina)
240 ml di buttermilk (ma se non lo trovate, fate inacidire per 20 minuti la stessa quantità di latte con un cucchiaio di limone)
1 cucchiaio di colorante rosso (Rebecchi e Loconte)
1 cucchiaio di aceto bianco
1 cucchiaino da tè di bicarbonato di sodio
Pre-riscaldate il forno a 175°C.
In un recipiente mescolate le farine, il sale, il cacao. In un altro recipiente, sbattete il burro per 2-3 minuti, finché sarà soffice e poi aggiungete lo zucchero e sbattete per altri 3 minuti.
Aggiungete le uova, una alla volta, sbattendo 30 secondi dopo ogni aggiunta.
Mescolate il colorante al buttermilk e quindi versate poco per volta al composto di burro, alternando le polveri al buttermilk. Possibilmente iniziate e finite con la farina. Aggiungete anche la vaniglia e mescolate.
In una tazzina (capiente) mescolate il bicarbonato all’aceto bianco, facendo attenzione a versarlo subito nell'impasto (altrimenti ve lo troverete per tutta la cucina) e incorporatelo bene con una spatola.Imburrate (attenzione! se sono in silicone conviene rivestirli con la carta forno) 24 stampini del diametro di 5 cm (devono essere a cilindro e non per muffin. Io ho usato questi della Pavoni, perfetti per l'occasione) e spolverizzate con farina di riso. Riempite gli stampini per circa 2 cm. Fate cuocere per 20/25 minuti, o finché non vedete che è cotto (con il trucchetto dello stuzzicadenti!)
Lasciate raffreddare per 10 minuti. Poi togliete dagli stampini e lasciate raffreddare, quindi fasciate nella pellicola trasparente. Fatele riposare in frigo per diverse ore (io 3 ore). In questa maniera saranno più facili da tagliare senza che si sbriciolino e sarà più semplice mettere la farcitura. Non spaventatevi se vi sembrano troppo dure, perché a temperatura ambiente torneranno morbidissime.Questa è la ricetta base, a questa si possono aggiungere infiniti sapori. Si può conservare in frigo in un contenitore ermetico e riutilizzare quando se ne ha bisogno.
Io ho farcito con la classica
Butter cheesecream
Ingredienti:
660 gr - formaggio cremoso tipo Philadelphia (cioè una confezione grande)
360 gr - burro morbido
420 gr - zucchero a velo (Eridania, Pedon, La Dolciaria, Sma&Auchan, Cannamela, Arpa)
3 cucchiaini di scorza di limone bio grattugiata
12 more surgelate (ma fresche è meglio!)
50g di acqua
1 cucchiaino di olio evo
1 cucchiaino di amido di mais
1 cucchiaino di zucchero
Procedimento:
Sbattete bene il burro finché è cremoso. Quindi unite lo zucchero, la scorza del limone e il formaggio e sbattete per almeno 5 minuti. Se vi sembra troppo morbida, potete lasciarla riposare un po' in frigo e il burro la farà compattare di nuovo. La crema va conservata in frigo, anche se a temperatura ambiente non si scioglie.
Questa è una torta abbastanza umida che non ha bisogno di essere bagnata per essere farcita, quindi si presta splendidamente alle torte in pasta di zucchero. Ma se lo scopo vostro, non è rivestirle, potete bagnare un po' gli strati, per renderla più simile al sapore delle nostre torte.
Tagliate le mini tortine in due parti e farcitele con uno strato di crema, mettetene una sopra l'altra, in modo da ottenere 4 strati, e con una sac a poche con bocchetta a stella (piccola) cominciate a fare tanti ciuffettini. Ricoprite tutta la torta.
In una padella antiaderente mettete l'acqua, con l'olio, lo zucchero e l'amido di mais e fate sciogliere per circa 30 secondi; unite le more e fatele insaporire con la cremina ottenuta. Mettetene una sopra ogni tortina. Conservate in frigo.
Servitela però a temperatura ambiente, perché è molto più buona e dura anche tre giorni se la conservate in frigorifero."
Con questa ricetta, partecipo all'MTC di febbraio... ma senza tacchi, non ce l'ho proprio fatta! ;)