Ad essere sincera non vedevo l'ora che arrivasse un piatto "straniero" da riadattare, imparare, rendere mio...
Per questa sfida ho deciso di rendere un po' giapponese delle frittelle che la mia mamma prepara da quando sono piccola e che nessuno fa buone come lei. Ci ho provato ma appena ci metto le mani cambia qualcosa, eppure non usa nè bilance, nè la stessa farina (anzi prende quella che le capita aperta nello "stipo")... mah un vero mistero....
Per il kaki-age invece le dosi e il procedimento sono ben precisi: Acquaviva ha spiegato benissimo e con passione la storia di questo piatto e ha reso facile qualcosa, il "fritto giapponese", che io rimandavo da tempo per paura che fosse troppo complicato eseguirlo.
La scelta, oltre quella dell'ingrediente principale (rosamarina, nudilla, bianchetti o come li volete chiamare voi :)), è ricaduta su un altro prodotto tipico della mia terra, la cipolla rossa di Tropea, rigorosamente cruda e fatta "scaricare" per una mezza giornata nell'acqua.
Per quanto riguarda questo tipo di pesce è utile sapere che alla fine di maggio il Commissario europeo alla Pesca Maria Damanaki, in visita allo Slow Fish - il salone della pesca sostenibile che si è inaugurato il 27 maggio alla Fiera di Genova-, ha vietato la pesca del novellame nelle acque europee.
La Damanaki ha affermato che "Potremo concedere deroghe sulla pesca, oggi proibita, di specie protette come i rossetti o i ciciarelli ma non su quella del novellame, come bianchetti e fragolini".
Credo che una decisione tale fosse necessaria, ma penso con tristezza a tutti i pescatori (in particolare a quelli calabresi) che vivevano della pesca di questo "neonato"; spero tanto che si possa arrivare presto ad una soluzione.
Io sono riuscita a trovarne però un pacchetto congelato pescato nel Pacifico... così proteggo la crescita dei pesciolini nelle nostre acque e posso riassaporare le ricette della mia mamma :)
Allora pronti??
Ingredienti per una ventina di "frittelle":
4h per addolcire la cipolla e far raffreddare l'acqua + 20 minuti tra preparazione e cottura
Preparazione
4 ore prima della frittura del Kaki-age: Mettete 200gr circa di acqua in un bicchiere di vetro e posizionatelo in frigo nel ripiano più freddo. Tritate la cipolla in pezzi più o meno regolari di circa 1cmx1cm e mettetela a bagno in acqua a temperatura ambiente per almeno 4 ore. Se potete, cambiate l'acqua ogni 2 ore.
Kaki-Age: per la preparazione riporto le parole di Acquaviva:
"Per la pastella di solito si usa acqua in quantità doppia della farina, ma il segreto sta nel setacciare un paio di volte con cura la farina e versarla in un contenitore trasparente, quindi disporre il tuorlo in un uguale recipiente e versarvi sopra tanta acqua ghiacciata quanta ne serve per raggiungere lo stesso livello della farina. La vera dose dell'acqua dipende dalla dimensione del tuorlo, nel mio caso per 125 gr. di farina ho usato 180 ml. di acqua ghiacciata."
Per il kaki-age invece le dosi e il procedimento sono ben precisi: Acquaviva ha spiegato benissimo e con passione la storia di questo piatto e ha reso facile qualcosa, il "fritto giapponese", che io rimandavo da tempo per paura che fosse troppo complicato eseguirlo.
La scelta, oltre quella dell'ingrediente principale (rosamarina, nudilla, bianchetti o come li volete chiamare voi :)), è ricaduta su un altro prodotto tipico della mia terra, la cipolla rossa di Tropea, rigorosamente cruda e fatta "scaricare" per una mezza giornata nell'acqua.
Per quanto riguarda questo tipo di pesce è utile sapere che alla fine di maggio il Commissario europeo alla Pesca Maria Damanaki, in visita allo Slow Fish - il salone della pesca sostenibile che si è inaugurato il 27 maggio alla Fiera di Genova-, ha vietato la pesca del novellame nelle acque europee.
La Damanaki ha affermato che "Potremo concedere deroghe sulla pesca, oggi proibita, di specie protette come i rossetti o i ciciarelli ma non su quella del novellame, come bianchetti e fragolini".
Credo che una decisione tale fosse necessaria, ma penso con tristezza a tutti i pescatori (in particolare a quelli calabresi) che vivevano della pesca di questo "neonato"; spero tanto che si possa arrivare presto ad una soluzione.
Io sono riuscita a trovarne però un pacchetto congelato pescato nel Pacifico... così proteggo la crescita dei pesciolini nelle nostre acque e posso riassaporare le ricette della mia mamma :)
Allora pronti??
Ingredienti per una ventina di "frittelle":
- 250g di rosamarina, nudilla, bianchetti (congelati e non europei)
- 1 tuorlo
- 148g di acqua molto fredda (questa è una dose indicativa... dopo capirete perchè)
- 100g di cipolla di tropea
- 125g di farina 00
- salsa di soia
- sale della Conrnovaglia
- olio di semi di arachidi
- cubetti di ghiaccio
4h per addolcire la cipolla e far raffreddare l'acqua + 20 minuti tra preparazione e cottura
Preparazione
4 ore prima della frittura del Kaki-age: Mettete 200gr circa di acqua in un bicchiere di vetro e posizionatelo in frigo nel ripiano più freddo. Tritate la cipolla in pezzi più o meno regolari di circa 1cmx1cm e mettetela a bagno in acqua a temperatura ambiente per almeno 4 ore. Se potete, cambiate l'acqua ogni 2 ore.
Kaki-Age: per la preparazione riporto le parole di Acquaviva:
"Per la pastella di solito si usa acqua in quantità doppia della farina, ma il segreto sta nel setacciare un paio di volte con cura la farina e versarla in un contenitore trasparente, quindi disporre il tuorlo in un uguale recipiente e versarvi sopra tanta acqua ghiacciata quanta ne serve per raggiungere lo stesso livello della farina. La vera dose dell'acqua dipende dalla dimensione del tuorlo, nel mio caso per 125 gr. di farina ho usato 180 ml. di acqua ghiacciata."
(ecco le mie quantità)
"Sbattere l'uovo con l'acqua (usando un paio di bacchette di bambù) e quando è ben amalgamato unirvi in un solo colpo la farina setacciata.
Mescolare lentamente e per poco tempo, per evitare che la pastella diventi collosa, non importa se restano dei grumi. Una scuola vuole la pastella usata subito, l'altra fatta riposare da un minimo di un'ora fino a 24 ore. Io ho provato entrambi i metodi e non ho trovato differenze sostanziali. In questo caso (esclusivamente per pure ragioni pratiche) ho preparato la pastella a pranzo per la cena."
Mescolare lentamente e per poco tempo, per evitare che la pastella diventi collosa, non importa se restano dei grumi. Una scuola vuole la pastella usata subito, l'altra fatta riposare da un minimo di un'ora fino a 24 ore. Io ho provato entrambi i metodi e non ho trovato differenze sostanziali. In questo caso (esclusivamente per pure ragioni pratiche) ho preparato la pastella a pranzo per la cena."
Io l'ho fatta di sera e utilizzata subito. Per mantenere la pastella fredda riempite, come consiglia Acquaviva, una ciotola più grande di cubetti di ghiaccio e metteteci dentro quella con la pastella. Unite alla pastella il pesce freddo (conservato fino a quel momento in frigo) e la cipolla scolata e leggermente asciugata.
Scaldate l'olio di arachidi in un wok e cominciate a friggere quando ha raggiunto 170°; ogni frittella dovrà essere composta da un cucchiaio di pastella.
Cuocete per circa 3 minuti per lato e poi scolate con una schiumaiola su della carta assorbente.
Servite con salsa di soia e sale della Cornovaglia e... Buon Appetito!!
P.s.: mi raccomando, leggete la versione originale e tutte le interpretazioni dell'MTC, a cui partecipo anche questo mese... non vi siete ancora liberate di me hihihihi!!!