lunedì 27 giugno 2011

Le frittelle di rosamarina (nudilla) della mia mamma diventano Kaki-Age... MTC's rules

E anche questa volta, grazie all'MTC e alla scelta delle "giudichesse" del mese scorso, imparerò qualcosa di nuovo. Due mesi fa è stata la volta degli gnocchi di semolino e a maggio dei risi e bisi... questo mese tocca ad un piatto della tradizione giapponese, il kaki-age, proposto dalla vincitrice Acquavivascorre.
Ad essere sincera non vedevo l'ora che arrivasse un piatto "straniero" da riadattare, imparare, rendere mio...
Per questa sfida ho deciso di rendere un po' giapponese delle frittelle che la mia mamma prepara da quando sono piccola e che nessuno fa buone come lei. Ci ho provato ma appena ci metto le mani cambia qualcosa, eppure non usa nè bilance, nè la stessa farina (anzi prende quella che le capita aperta nello "stipo")... mah un vero mistero....
Per il kaki-age invece le dosi e il procedimento sono ben precisi: Acquaviva ha spiegato benissimo e con passione la storia di questo piatto e ha reso facile qualcosa, il "fritto giapponese", che io rimandavo da tempo per paura che fosse troppo complicato eseguirlo.
La scelta, oltre quella dell'ingrediente principale (rosamarina, nudilla, bianchetti o come li volete chiamare voi :)), è ricaduta su un altro prodotto tipico della mia terra, la cipolla rossa di Tropea, rigorosamente cruda e fatta "scaricare" per una mezza giornata nell'acqua.
Per quanto riguarda questo tipo di pesce è utile sapere che alla fine di maggio il Commissario europeo alla Pesca Maria Damanaki, in visita allo Slow Fish - il salone della pesca sostenibile che si è inaugurato il 27 maggio alla Fiera di Genova-, ha vietato la pesca del novellame nelle acque europee.
La Damanaki ha affermato che "Potremo concedere deroghe sulla pesca, oggi proibita, di specie protette come i rossetti o i ciciarelli ma non su quella del novellame, come bianchetti e fragolini". 
Credo che una decisione tale fosse necessaria, ma penso con tristezza a tutti i pescatori (in particolare a quelli calabresi) che vivevano della pesca di questo "neonato"; spero tanto che si possa arrivare presto ad una soluzione.
Io sono riuscita a trovarne però un pacchetto congelato pescato nel Pacifico... così proteggo la crescita dei pesciolini nelle nostre acque e posso riassaporare le ricette della mia mamma :)
Allora pronti??



Ingredienti per una ventina di "frittelle":
  • 250g di rosamarina, nudilla, bianchetti (congelati e non europei) 
  • 1 tuorlo
  • 148g di acqua molto fredda (questa è una dose indicativa... dopo capirete perchè)
  • 100g di cipolla di tropea 
  • 125g di farina 00 
  • salsa di soia
  • sale della Conrnovaglia
  • olio di semi di arachidi
  • cubetti di ghiaccio
Tempo di preparazione
4h per addolcire la cipolla e far raffreddare l'acqua + 20 minuti tra preparazione e cottura

Preparazione
4 ore prima della frittura del Kaki-age: Mettete 200gr circa di acqua in un bicchiere di vetro e posizionatelo in frigo nel ripiano più freddo. Tritate la cipolla in pezzi più o meno regolari di circa 1cmx1cm e mettetela a bagno in acqua a temperatura ambiente per almeno 4 ore. Se potete, cambiate l'acqua ogni 2 ore.
Kaki-Age: per la preparazione riporto le parole di Acquaviva:
"Per la pastella di solito si usa acqua in quantità doppia della farina, ma il segreto sta nel setacciare un paio di volte con cura la farina e versarla in un contenitore trasparente, quindi disporre il tuorlo in un uguale recipiente e versarvi sopra tanta acqua ghiacciata quanta ne serve per raggiungere lo stesso livello della farina. La vera dose dell'acqua dipende dalla dimensione del tuorlo, nel mio caso per 125 gr. di farina ho usato 180 ml. di acqua ghiacciata."

 (ecco le mie quantità)
 
"Sbattere l'uovo con l'acqua (usando un paio di bacchette di bambù) e quando è ben amalgamato unirvi  in un solo colpo la farina setacciata.

Mescolare lentamente e per poco tempo, per evitare che la pastella diventi collosa, non importa se restano dei grumi. Una scuola vuole la pastella usata subito, l'altra fatta riposare da un minimo di un'ora fino a 24 ore. Io ho provato entrambi i metodi e non ho trovato differenze sostanziali. In questo caso (esclusivamente per pure ragioni pratiche) ho preparato la pastella a pranzo per la cena.

Io l'ho fatta di sera e utilizzata subito. Per mantenere la pastella fredda riempite, come consiglia Acquaviva, una ciotola più grande di cubetti di ghiaccio e metteteci dentro quella con la pastella. Unite alla pastella il pesce freddo (conservato fino a quel momento in frigo) e la cipolla scolata e leggermente asciugata.

Scaldate l'olio di arachidi in un wok e cominciate a friggere quando ha raggiunto 170°; ogni frittella dovrà essere composta da un cucchiaio di pastella.
Cuocete per circa 3 minuti per lato e poi scolate con una schiumaiola su della carta assorbente.
Servite con salsa di soia e sale della Cornovaglia e... Buon Appetito!!


P.s.: mi raccomando, leggete la versione originale e tutte le interpretazioni dell'MTC, a cui partecipo anche questo mese... non vi siete ancora liberate di me hihihihi!!!



venerdì 24 giugno 2011

Signore e signori ecco a voi i profiteroles! Montersino docet...

Non sono un'amante dei dolci, e penso che un po' si sia capito, ma in alcune occasioni, e soprattutto quando la tua dolce metà te li chiede, sono d'obbligo.
Il lavoro non arriva (io)? La casa non si trova? La sera si torna tardi (lui)?
Ci vuole un dolce!!
E soprattutto ci vuole "il" dolce, quello che mi chiede dal giorno del suo compleanno e che non ho potuto fare per cause di forza maggiore.. quel dolce che finalmente, ieri sera, gli ho fatto trovare nel frigorifero e che gli ha fatto spuntare un sorriso a 32 denti che non vedevo da qualche giorno...
Piramide con base a cuore di profiteroles ripieni di crema diplomatica e ricoperti di glassa al cioccolato.
Per la pasta choux ho scelto la ricetta di Montersino che prevede, almeno nel filmato (Luca!!!! Manca l'inserimento delle uova... :)), l'uso dell'impastatrice (trovate anche la spiegazione per chi vuole farlo a mano).
Le dosi sono quelle di Montersino divise per 4 per ottenere una ventina di bignè (con la sua dose se ne ottengono circa 90!!).

 
Ingredienti:
Per la pasta choux:
  • 270g di uova intere senza guscio (dose originale 1080g) - io a 230g mi sono fermata perchè l'impasto andava bene
  • 185g di acqua (dose originale 735g)
  • 166g di burro (dose originale 665g) - io 170g perchè ho usato il latte parzialmente scremato ed ho dovuto aumentare un po' la percentuale di massa grassa
  • 25g di latte fresco intero (dose originale 105g) - io parzialmente scremato
  • 175g di farina 00 (debole) (dose originale 700g) - io Farina Antigrumi del Molino Chiavazza
  • 1 pizzico di sale
Per la crema diplomatica:
  • 1 tuorlo medio
  • 60g di zucchero
  • 20g di Farina Antigrumi del Molino Chiavazza
  • 334g di latte parzialmente scremato
  • 1/2 limone piccolo assolutamente biologico
  • 200 ml di panna da montare
  • 40g di zucchero a velo
  • 1/2 bacca di vaniglia
Per la glassa al cioccolato:
  • 200g di cioccolato fondente
  • 200g di latte parzialmente scremato
  • 20g di burro chiarificato 
  • 30g di zucchero
Tempo di preparazione
10 min la sera prima + 3h il giorno dopo (di cui 1 di riposo in frigo)


Procedimento
La sera prima
Mettete la panna in un contenitore che poi potrete chiudere, aprite la bacca di vaniglia, raschiate i semini e versateli nella panna insieme alla bacca. Chiudete il contenitore e tenete in frigo per tutta la notte.
Il giorno dopo
Preparate la crema. Mettete l'uovo con lo zucchero in una casseruola di acciaio inox, mescolate con una frusta, aggiungete due cucchiai di latte e la farina. Amalgamate il tutto e aggiungete il latte restante.
Accendete il gas (fornello piccolo, fuoco al max), infilzate il mezzo limone con una forchetta e mescolateci la crema (la parte tagliata dovrà toccare il fondo della pentola).
Dopo circa 10 minuti, o quando avrà raggiunto la consistenza desiderata, togliete dal gas, versate la crema in una ciotola, coprite con pellicola a contatto e fate raffreddare.
Preparate i profiteroles. Tagliate a quadratini il burro, mettetelo insieme all'acqua e al sale in una pentola capiente e portate a bollore. Aggiungete tutta la farina setacciata e mescolate fino a completo assorbimento. A questo punto avete due strade: 1) con la planetaria o 2) a mano.
1) Con la planetaria: mettete l'impasto ottenuto nella ciotola e avviate la macchina con la foglia. Aggiungete il latte e fate assorbire. Aggiungete gradualmente le uova, fino a quando l'impasto non vi risulta della consistenza giusta.
2) A mano: spegnete il gas, aggiungete il latte e fatelo assorbire completamente. Aggiungete un uovo per volta fino a quando non arriverete alla consistenza giusta dell'impasto.
Mettete l'impasto ottenuto nella sac a poche con un beccuccio liscio e abbastanza largo (almeno 1,5 cm di diametro).
Per la base a cuore io ho utilizzato questo stampo della Guardini: realizzate e distribuite 13 bignè sulla teglia imburrata ad una distanza di 1 cm circa l'uno dall'altro e infornateli a 220° per 20-25 minuti (forno statico). Tirateli fuori dal forno quando sono dorati.
Mentre i bignè cuociono preparate la glassa: in una pentola di acciaio inox o antiaderente mettete il burro e il cioccolato. Quando quest'ultimo è completamente sciolto unite il latte e lo zucchero; fate cuocere a fuoco medio fino a che non giunge a bollore. Spegnete e fate raffreddare.
Distribuite su una placca antiaderente imburrata il resto dei bignè ben distanziati tra loro e cuoceteli nello stesso modo dei precedenti.
Filtrate la panna, montatela, unite molto delicatamente lo zucchero a velo e tenetene da parte un paio di cucchiai; aggiungete alla panna montata la crema con una spatola solo quando è molto fredda.
Riempite i bignè con una siringa per dolci con il beccuccio lungo.
Mettete un po' di glassa al cioccolato sul fondo del vassoio e sistemateci sopra il cuore di bignè, copritelo completamente con dell'altra glassa. Bagnate nel cioccolato i bignè "singoli" e sistemateli a piramide sulla base a cuore (6 nel secondo strato e 1 nel terzo).
Versate sopra i profiteroles la glassa rimasta. Con un beccuccio a stella effettuate dei piccoli decori con la panna sui bignè glassati.
Teneteli in frigo almeno un'ora prima di servirli.
Buon Appetito!!

martedì 21 giugno 2011

Bocconcini di pesce spada e fave al coriandolo con pomodorini confit su crema di cannellini e cipollotti

Ancora frastornata dal we stabiese, ho voluto mantenere un certo legame con le emozioni vissute quei giorni e la scelta della ricetta di oggi è dovuta proprio a questo.
Oggi scade il contest di Chiara. Conosciuta proprio a Gente del Fud, Chiara è una persona meravigliosa alla quale voglio dedicare questo piatto creato apposta per lei e per il suo contest.
Una piccola ispirazione l'ho avuta da questa ricetta dell'Araba... grazie Stefania!!!


Ingredienti (per 2 o 6 persone, a seconda che si serva come antipasto o come secondo):
Per 18 polpettine:
  • 220g di pescespada al netto dello scarto (250g circa con la pelle e l'osso interno)
  • 30g di farina istantanea di fave Melandri Guadenzio
  • 2g di sale
  • la punta di un cucchiaino di coriandolo in polvere
  • 1 uovo piccolo (58g con il guscio)
  • 30g di olio
Per i pomodorini confit:
  • 9 pomodorini ciliegino
  • olio
  • sale 
  • origano
Per la crema di cannellini:
  • 1 confezione di fagioli cannellini
  • 50g di cipollotti
  • 20g di olio
  • sale

Tempo di preparazione:
2h

Procedimento:
Lavate i pomodorini, tagliateli a metà e posizionateli sulla placca del forno con la metà tagliata verso l'alto; irrorateli con un filo d'olio, una spolverata di origano e di sale e infornateli a 130°. Fateli cuocere per circa 1h e 1/2.
Nel frattempo pulite il cipollotto, tagliatelo a fettine e fatelo dorare con l'olio in una padella antiaderente; aggiungete i fagioli, salate e fate cuocere per 15 minuti. Se necessario aggiungete un po' di acqua calda.
Nel frattempo pulite il pescespada e frullatelo nel mixer per una decina di secondi. Spostatelo in una terrina ed aggiungete l'uovo, la farina di fave, il sale e amalgamate. Mettete l'olio sulla cartaforno, sistemata precedentemente sulla placca, distrubuitelo con le mani e, con le mani ancora unte d'olio, formate le polpettine. Fatele cuocere per 20 minuti a 180° (forno statico - 10 minuti per lato). Appena cotte tiratele fuori dal forno subito altrimenti si seccherebbero troppo.
Frullate i fagioli nel mixer.
Componete il piatto sistemando la crema alla base e poggiandoci sopra i bocconcini di pescespada e pomodorini confit.
Buon Appetito!!

Con questa ricetta partecipo al contest di Chiara, organizzato con Mutti


giovedì 16 giugno 2011

Anch'io Gente del Fud...

Ottanta food-blogger, il Crowne Plaza Stabie Sorrento Coast nella Penisola Sorrentina ad accorglierli, l'entusiasmo degli organizzatori e un importante progetto da realizzare tutti insieme: ecco cos'è stato Gente del Fud!
Spiegarvi lo stato d'animo che accomunava tutti i food-bloggers presenti non è facile ma parlarvi invece della passione con cui Pasta Garofalo, in particolare nelle persone di Emidio, Flavia, Giorgio e Piero, portano avanti questo progetto è d'obbligo.
Ma cosa sarà in realtà Gente del Fud? Sarà "il modo" in cui promuovere le eccellenze su tutto il territorio nazionale e non solo, la ricerca del Food, quello con la "F" maiuscola, delle piccole aziende che producono prodotti di qualità senza però avere la "visibilità" che meriterebbero, una mappa virtuale grazie alla quale scoprire la nostra Penisola.
Tutto questo poi si è arricchito ulteriormente con una visita al Pastificio Garofalo e con la possibilità di rivedere tante amiche/i (Queen, Pomodoro, ZioPiero), incontrarne finalmente di persona altre (Fujiko e Eleonora... vi adoro!!!)... per non parlare di quei foodbloggers che conoscevo virtualmente e ai quali ho potuto stringere la mano (Chiara, Angela, Ornella, Stefania, Nuccio, l'altra Stefania, tutte e tre le cioccolatine, Sara, Ramona, MaPi, Annalù e Fabio, Gambetto e le Pellegrine... e tanti altri :)).


Questo we è cominciato sabato quando, in viaggio da Roma sulla A1, seguivo le parole su Fb di chi, come me, si stava recando a Castellamare di Stabia; la curiosità cresceva sempre di più fino a quando, arrivata in hotel, Emidio, Flavia, Giorgio e Piero mi hanno dato il benvenuto a "Gente del Fud"...


Questo il WelcomeKit offerto da Garofalo e da Nokia!


Qualche immagine dell'hotel...


Nel pomeriggio, prima di recarci al Pastificio Garofalo, Emidio Mansi ci ha spiegato cosa significhi per loro "fare pasta"!!






Della visita al Pastificio le foto sono tante (se volete le potete trovare tutte qua) ma quella che mi emoziona ogni volta che la vedo è questa... la pasta tra le mani di un orgoglioso lavoratore della Garofalo!


La sera poi un bel gruppetto di noi si è riunito da Gigino u' zuzzus', meglio conosciuto come "Pizza a Metro - L'Università della Pizza"



Il giorno dopo, finalmente, la presentazione del progetto Gente del Fud,


(che mi è piaciuto molto e al quale spero di poter dare il mio contributo al più presto) in collaborazione con Nokia


(che ci ha dato la possibilità, e ci ha insegnato a farlo, di creare un'applicazione per Ovi con il nostro blog... Ecco la mia:)).
Come saluto un bellissimo pranzo a base di... Pasta Garofalo naturalmente!! :)


Spero che le foto vi abbiano raccontato, meglio di quanto ho fatto io, la bellissima esperienza vissuta questo we...
Voglio salutarvi con le parole di Massimo Menna del Pastificio Garofalo...
 
"Riscoprire prodotti dimenticati e sapori dell'infanzia, cercando di capirne la storia e perché sono così buoni; essere certi che un altro modo è possibile con il contributo di ognuno, piccolo o grande che sia; confrontarsi sui punti di vista anche diversi, e capire che sono la passione ed il coinvolgimento ad unirci; mangiare con chi ti piace uno spaghetto sulla spiaggia in una giornata di sole e goderne al massimo; pensare che il bello, l'arte, il buono ed il sapere sono un provilegio da sostenere.
Potevamo fare una Manifesto di Gente del Fud, ma ci è sembrato un eccesso di formalismo, la Gente del Fud siamo noi che pensiamo ancora che impegnarsi a fare la cosa giusta sia più importante di vincere"


Grazie a tutti per le emozioni che mi avete trasmesso, grazie Pasta Garofalo e a presto con la Gente del Fud!!
Stay tuned!!!

sabato 11 giugno 2011

Blog chiuso per..... Gente del Fud :)

Io oggi e domani


Ci risentiamo giovedì per il resoconto di questa avventura...
A presto
Eli

venerdì 10 giugno 2011

Profiteroles al limone... ma salati!!! La terza sfida del NdT's Kichen

Mia madre ha un libro. Oddio, più che un libro vero e proprio è un insieme di fascicoletti tutti attaccati tra di loro con lo scotch, custoditi gelosamente, dacchè io ne ho memoria, nel terzo cassetto della cucina. Per me quei fascicoli sono sempre stati un patrimonio inestimabile: pieni di ricette di tutti i tipi, soprattutto di lievitati, li sfogliavo da piccola quasi ogni giorno cercando di trovare qualche ricetta da poter fare e far trovare pronta a mamma e papà di ritorno stanchi da una giornata di lavoro.
Gli ingredienti non sempre erano disponibili in cucina e io ricordo di due soli esperimenti, un budino al cioccolato cotto a bagnomaria e un rotolo con la crema di cacao al burro, per giunta fallimentari :(( che mi hanno fatto sempre pensare che più che un libro di cucina fosse un manuale di magia.
Con il passare degli anni il libro è rimasto sempre nello stesso cassetto, mamma cucina molto meno di prima e allora ho pensato che forse poteva diventare mio.... niente da fare!!! La mia mamma non vuole fare un torto a nessuno dei tre figli e lo vuole continuare a tenere in quel cassetto.


Vi chiederete cosa c'entra tutto questo con la ricetta di oggi?! Beh, dosi e modalità di preparazione dei profiteroles vengono proprio da quel libro, dettate per telefono dalla mia mamma e realizzate ogni volta sempre allo stesso modo...

La terza sfida del Naso da Tartufo's kitchen è forse quella che ci ha messo più a dura prova: consisteva nel comunicare il proprio cavallo di battaglia e di sapere qualche giorno dopo di doverlo riproporre salato se era dolce in origine e viceversa... eh sì!! Io, per mia fortuna (avrei dovuto fare la lagana e ceci dolce... ahhhhhhhhh), non sono riuscita a comunicarlo e le organizzatrici mi hanno assegnato i profiteroles al limone...
La ricetta dei bignè è rimasta la stessa, quella della mia mamma, il ripieno è cambiato e la crema al limone di copertura si è trasformata in una besciamella aromatizzata al limone.

Ingredienti per 10 profiteroles:
Per i profiteroles:
Per la besciamella:
Per il ripieno:
  • 250g di filetto di gallinella
  • un pezzettino di radice di zenzero
  • 1 spicchio d'aglio
  • 15g di olio
  • 150g di patate
  • 200g della besciamella realizzata
  • la buccia grattugiata di mezzo limone biologico
  • 100g di acqua
Tempo di preparazione
45 min circa

Preparazione
Mettete in una pentola con acqua abbondante le patate e fatele cuocere per circa 35 minuti.
Mettete in una pentola di acciaio inox l'acqua con il sale, lo zucchero e il burro a pezzettini e portate a ebollizione; appena comincia a bollire leggermente (il burro dovrà essere totalmente sciolto), togliete dal fuoco, aggiungete la farina e mescolate. Appena è completamente amalgamata, rimettete sul fuoco e mescolate fino a quando l'impasto non comincia a sfrigolare. Spegnete e fate intiepidire.
Nel frattempo preparate il filetto di gallinella per il ripieno: sbucciate l'aglio, eliminate l'anima interna e schiacciatelo nella padella con l'olio. Tagliate a fettine la radice di zenzero precedentemente pelata e fate rosolare in padella a fuoco dolce. Aggiungete il filetto di gallinella e fate rosolare bene su tutti e due i lati per circa 5 minuti; aggiugete l'acqua, metà della scorza grattugiata, salate e fate cuocere fino a che l'acqua non si è assorbita del tutto.
Appena l'impasto dei profiteroles si è intiepidito aggiungete le uova, mescolando con una frusta, una per volta. Aggiungete il secondo uovo solo quando il primo è stato assorbito completamente. Mettete l'impasto ottenuto in una sac a poche con bocchetta liscia e realizzate, su una teglia ricoperta di carta forno, dieci profiteroles. Infornate per 15 minuti a 200° (forno ventilato) e continuate la cottura a 180° per altri 10 minuti.
Nel frattempo preparate la besciamella: in una pentola antiaderente fate sciogliere il burro, aggiungete (mescolando con una frusta) la farina fuori dal fuoco, e, quando si è completamente amalgamata, il latte. Rimettete sul fuoco e continuate a mescolare fino a quando non si è addensata. La besciamella dovrà essere un po' più densa di quella che preparate normalmente (ma leggermente) altrimenti non si fermerà sui profiteroles.
Preparate il ripieno frullando nel mixer il filetto di gallinella (senza i pezzettini di zenzero), la patata pelata e schiacciata e i 200g di besciamella. Con una sac a poche o siringa per dolci con il beccuccio lungo riempite con il composto ottenuto i profiteroles e disponeteli a piramide.

(qui appena riempiti)

Ricoprite con la besciamella rimasta, spolverizzate con la buccia di limone conservata e servite. 
E... Buon Appetito!!

ps: possono essere serviti sia come antipastini che come secondo di pesce variando le porzioni.

Con questa ricetta partecipo alla terza sfida del Naso da Tartufo's kitchen per la squadra di Martha Stewart


e al contest di due cuori in cucina "I mangiatori di patate"

martedì 7 giugno 2011

Cornetti di pasta madre

Partiamo dal presupposto che è un periodo un po' incasinato...
Con il contest che è finito, i regali da realizzare e spedire e un progetto in fase di ideazione con delle amiche foodblogger, segretooo?? di più!!! ;)), in cucina ci bazzico poco :(. E poi il caldo che arriva, qui a Roma poi particolarmente afoso, non aiuta certo la preparazione di piatti elaborati e non ti spinge ad accendere spesso il forno... sigh...Ma una delle cose alle quali proprio non si può rinunciare (per fortuna!!) è il rinfresco del lievito madre... io lo adoro!! Da quando poi ho scoperto che rinfrescato, modellato, fatto lievitare e cotto ha un sapore più che buono, ne approfitto per portare in tavola dei bei cornetti caldi.
Si possono servire come antipasti anche a delle cene tra amici: il sapore neutro (il lievito madre non ha sale) li predispone ad essere farciti sia in modo dolce che salato.
Il procedimento è veloce (se lo dovete rinfrescare naturalemente) e di sicura riuscita... provateci!!! 
 
 (spolverati prima della cottura con del sale della Cornovaglia e farciti con la 'nduja - sotto- e yogurt greco, pomodorini pachino e songino - sopra)

Ingredienti per circa 12 cornetti (della grandezza di quelli del bar :)):
  • 458g lievito da rinfrescare
  • 550g di farina forte (almeno 300w)
  • 275g di acqua
  • affettati, salumi vari o mousse per la farcitura


Tempo di preparazione
5h tra rinfresco e cottura


Preparazione
Rinfrescate il lievito.
Se avete la planetaria mettete nella ciotola il lievito con l'acqua e avviate la foglia. Appena il lievito si sarà amalgamato all'acqua aggiungete la farina e riavviate la foglia. Appena l'impasto avrà assorbito tutta la farina montate il gancio e fate lavorare per circa 5 minuti.
Se non avete la planetaria, amalgamate l'acqua al lievito con un frullino elettrico e poi incorporate la farina con la spatola. Impastate a mano il meno possibile cercando di ottenere un impasto omogeneo.
Stendete con il mattarello fino ad ottenere un trapezio spesso circa 1 cm; ottenete da quest'ultimo dei triangoli isosceli, praticate un taglietto di circa 1 cm alla base e arrotolate.
Disponete sulla placca del forno (ricoperta di carta forno) ben distanziati tra di loro, copriteli con un canovaccio e fate lievitare per circa 4 h (con questo caldo anche 3).
Infornate a 250° statico (o max della temperatura del vostro forno) per 20 minuti e poi accendete il grill per altri 5.
Sfornate, fate intiepidire, farcite e servite.


Ps: se volete dare un gusto più deciso, spennellate con un po' di acqua e spolverate con sale grosso prima di infornare... io però li preferisco "nature".
Sono ottimi con salmone, formaggio morbido e aneto;
                          yogurt greco, pomodorini pachino e songino;
                          'nduja;
                          patè di olive taggiasche;
                          schiacciata piccante.

E... Buon Appetito!!!

venerdì 3 giugno 2011

Tanti Auguri Papà! La mia prima tortina con la Pasta di Zucchero per Zucchero...

Tra qualche giorno è il compleanno del mio papà: anche se non lo passeremo insieme io con il cuore molte volte sono lì in Calabria con lui (e con la mia mamma). Qualche mese fa ci ha fatti spaventare un bel po' e quindi adesso, che la convalescenza procede abbastastanza bene, si merita una bella torta!! 
Buon compleanno papà!!
Ogni particolare di questa torta ha un significato: il vaso ha (più o meno :)) la forma di quelli che piacevano tanto a te e mamma, la pianta è una portulaca, fiore che ricordo da sempre nel nostro giardino, e i fiori sono tre, noi tre, i tuoi figli che ti saranno sempre vicini.
Mi auguro che tu un giorno possa di nuovo riuscire a rilassarti tra le tue amatissime piante proprio come questa fatina...


Ingredienti:
Per la crema
  • 1 tuorlo medio
  • 60g di zucchero
  • 20g di farina
  • 334g di latte
  • 1/2 limone piccolo assolutamente biologico
Per la bagna
  • 30g di vermouth
  • 70g di acqua
Per la decorazione
  • 1 confezione di Glassa Fondente bianca della Decora
  • Colorante marrone della Decora
  • Colorante verde della Decora
  • Colorante rosso della Decora
  • Colorante giallo della Decora
Tempo di preparazione
2 giorni - consumazione 3° giorno

Preparazione
Primo giorno
Preparate il Pan di Spagna di Zia Angela seguendo le indicazioni di Araba, qui.
Secondo giorno
Ottenete dal Pan di Spagna due cerchi rispettivamente della larghezza di 10 cm e 12 cm e dategli una forma quasi conica (dovete ottenere un vaso): iniziate con il cerchio più piccolo, posizionatelo poi sopra quello più grande e rifilate.
Preparate la crema. Io ho seguito la ricetta di mia madre: mettete l'uovo con lo zucchero in una casseruola di acciaio inox, mescolate con una frusta, aggiungete due cucchiai di latte e la farina. Amalgamate il tutto e aggiungete il latte restante.
Accendete il gas (fornello piccolo, fuoco al max), infilzate il mezzo limone con una forchetta e mescolateci la crema (la parte tagliata dovrà toccare il fondo della pentola).
Dopo circa 5 minuti, o quando avrà raggiunto la consistenza desiderata, togliete dal gas, versate la crema in una ciotola, coprite con pellicola a contatto e fate raffreddare.
Nel frattempo cominciate a modellare la fatina: con la glassa fondente ottenete due gambine (circa 4 cm di lunghezza) e accennate i piedini.


Colorate della pasta bianca di verde e cominciate a formare 2 piccole palline: schiacciate le palline e dategli la forma di una foglia. Con una foglia vera (io ho usato il basilico, meglio se utilizzate foglie commestibili) imprimete leggermente le venature.


Attaccate la foglia al piedino con un po' d'acqua e con un po' di pasta verde realizzate il laccetto.



Ottenete due braccia, piegatele leggermente e con delle forbicine separate i pollici dal resto della mano.


Fate una pallina leggermente ovale per ottenere il volto: con la parte non appuntita di uno spiedino di legno ottenete i buchi per gli occhi, con uno stuzzicadenti fate il buco per la bocca e con un piccolissimo pezzettino di pasta ottenete e modellate il naso.


Con un altro po' di pasta bianca modellate il busto creando con le dita delle incavature per gambe e braccia.


Adesso bisogna mettere tutto insieme.


Ottenete, come per le scarpine, con due palline grandi il vestitino della fatina. Posizionatene una sotto il corpo.


Attaccate le braccia e posizionate l'altra parte del vestitino sopra.


Inserite metà di uno stuzzicadenti all'interno del busto e usatelo come "supporto" per la testa. Colorate di giallo un po' di pasta di zucchero e aiutandovi con uno spremiaglio formate i capelli.


Con un po' di pasta bianca fate due palline un po' più grandi, modellatele come delle foglie, sovrapponetele e fate le ali. Posizionatele dietro le spalle della fatina.


Se nel frattempo la crema si è raffreddata, tagliate il Pan di Spagna in 4 strati, posizionatelo su un vassoio dal quale poi vi sarà facile spostarlo, bagnatelo con il vermouth allungato e alternate con strati di crema. Se volete potete inserire delle nocciole tritate. Concludete con un velo di crema e fatelo raffreddare in frigo.
Colorate un pezzo di pasta di zucchero bianca con il  colorante marrone e stendete due strisce, una larga quanto l'altezza del "vasetto" e una larga circa 2,5cm. Avvolgete il pan di Spagna con la striscia più larga e successivamente il bordo con più stretto.


Mettete in frigo e fate raffreddare per circa mezz'ora.
Colorate altra pasta di zucchero con il colorante verde e cominciate a realizzare le foglie: la portulaca ha foglie quasi rotonde, doppie e senza venature. Fate anche dei fili di pasta verde che scendono dal vaso. Posizionateli sul vasetto e riposizionate in frigo.
Colorate un po' di pasta di giallo e un altro po' di rosso e cominciate a realizzare i fiori. Anche i fiori della portulaca non hanno venature anche se i petali sono più sottili di quelli che ho fatto io.
Fate cinque petali gialli per fiore e sovrapponeteli tra di loro; fate cinque-sei pistilli rosa e un paio gialli, uniteli fra loro e posizionateli al centro.



Posizionate i fiori e la fatina come meglio credete e rimettete in frigo. Servite dopo una mezz'oretta circa. Subito prima di servire fate con un pennellino gli occhi e la bocca: con il colorante verde fate gli occhi e con quello rosso (ma una puntina) l'interno della bocca. Per le ciglia io ho usato un ago da lana "intinto" nel colorante nero.... il risultato non è stato quello sperato ma la prossima volta magari andrà meglio!!!
E Buon Appetito!!!

E' molto importante per me ringraziare la mia mamma che, prima con la pasta di sale e poi con quella di mais, mi ha insegnato a lavorare le paste modellabili... con lei ho passato pomeriggio interi a modellare fiori, a organizzare stand di artigianato e a mescolare colla e amido di mais!!! Questo ha reso possibile che non impazzissi alla mia prima esperienza con la PdZ... Grazie mamma!!!

Ps: Il caso ha voluto che proprio lo stesso giorno si concluda il concorso della mia friend-food-blogger Cristina, o meglio Zucchero, Decora il tuo Dolce... Zucchero, questo dolce è anche un po' per te... Un bacio tesoro!!

mercoledì 1 giugno 2011

I Vincitori!!!!

Qualche mese fa, e precisamente il 6 febbraio, il mio piccolo blog compiva un anno... in quel periodo ero "impegnata" in faccende poco piacevoli e quindi non era stato possibile festeggiare. Un paio di settimane dopo, però, partiva il mio primo contest!!!
E' cominciato tutto con soli 65 sostenitori e un amico che mi ha accompagnata in questa avventura...
Sabato 15 aprile si è concluso: le ricette inviate sono state tante, 79 per la precisione (più di quante me ne aspettassi realmente :)), e le foto ancora di più...

Per la scelta della migliore ricetta ho affidato l'arduo compito allo ZioPiero, per la fotografia più bella, anzi direi più emozionante, mi sono incaricata da sola e per la ricetta più amata dal pubblico ho indetto un sondaggio.

Cominciamo con lo Zio...

Il Temutissimo, come ormai viene chiamato dal contest dell'Araba, ha portato in finale queste tre ricette,


Mi è piaciuta molto l'idea dell'etnico e il modo di preparare il piatto.
Manuela qui ha usato spaghetti e germogli di soia e ha indovinato! Poi ha strapazzato un uovo con altra soia. Un po' di cipolla, strisce di peperoni e di carote. Infine ha unito gamberoni e broccoli che ben si sposano. Saltato tutto rigorosamente nel wok (ottima scelta) e il piatto etnico è fatto. E a me è piaciuto!
Belle anche le foto, ma per queste giudicherà e premierà solo Eliana! ;)




Questo piatto merita veramente!
Cleare ha azzardato ma ha anche indovinato. Baccalà e ceci a mio avviso è una vera raffinatezza, unito poi alla corona di broccoli (usati anche come base) fanno di questo piatto una vera chiccheria! Notate poi il tocco di classe dei pomodorini (rigorosamente pelati e privati dei semi).
...e poi, volete mettere l'inventiva del nome?(Colosseo Quadrato, e tutti i romani sanno bene perché!)
Bella anche la presentazione. Brava, Cleare! Veramente.
Il prossimo colosseo, però, lo voglio tradizionale, sgarrupato e con i pomodorini ben posizionati a ricordare le arcate...che ne dici? :)))




Anche qui parliamo di una super ricetta!
Ricercatezza, gusto e amore per la cucina. Non c'è banalità, non c'è casualità, non c'è fretta; tutto è sapientemente armonizzato al fine di trovare un sapore superlativo, attraverso un percorso culinario da grande e abile chef. Brava Federica, alias Pulcino.
E voi, andatevi a leggere per bene tutta la preparazione, che merita.
Anche qui bella la presentazione.;-)".

Il primo posto per la migliore ricetta viene assegnato a...

..... rullo di tamburi.....
  1. Federica
  2. Cleare
  3. Manuela
con


Ecco la motivazione del giudice  :):
"Cara Eliana,
anche in questa finale, come in quella dei 5 colori, sono stato molto combattuto tra il primo e secondo posto. Non è facile davanti a dei piatti così raffinati e ricercati stabilire il migliore. Sono tutti molto particolari.
Comunque le regole vanno rispettate e alla fine ho scelto di premiare Federica perché, a differenza di Cleare, peraltro bravissima, mi ha dato quel tocco di completezza in più al piatto con l'aggiunta di un ottimo risotto. Brava Pulcino! :))
"

Bravissima Federica anche da parte mia!!! 

Per quanto riguarda le foto, invece, io avevo scelto come finaliste queste tre:

Curry di ceci e verdure di Elenuccia (Saltando in padella)

 

I colori delle verdure (in particolare il rosso dei pomodorini e il verde dei broccoli che risaltano su tutte le altre) e il mestolo, un po' consumato dall'uso, inserito completamente nella pentola rendono questa foto uno squarcio di vita quotidiana che ti "entra" dentro... Bravissima Elenuccia!!!


Foglie di cavolo ripiene e stufate di Giovanna (Burro e alici)

 

I fagottini legati con lo spago e le foglie dai diversi colori scelte per la foto si equilibrano tra di loro dando alla foto un senso di completezza meraviglioso.. Bravissima Giovanna!!!


Spaghetti allo zafferano con broccoletti di Laura (La formula del biscotto) 


Il giallo degli spaghetti, il verde dei broccoli e i piccoli "squarci" di uva passa si armonizzano con il bianco candido del piatto. Azzecatissima anche la scelta della tovaglia e del parmigiano sullo sfondo. Bravissima Laura!!!

E il primo premio per la foto migliore va a.....
  1. Giovanna
  2. Laura
  3. Elenuccia

E' stato molto difficile per me giudicare queste tre foto: ognuna mi trasmetteva delle emozioni difficili da spiegare attraverso le semplici parole. La scelta è poi ricaduta sulla foto di Giovanna per la spontaneità che trasmetteva: i fagottini di verza posizionati in modo quasi asimmettrico, il tagliere di legno consumato e bagnato sul lato destro, il cavolo romano sullo sfondo insieme ad un attrezzo non ben definito e, dulcis in fundo, quel pezzettino di foglia di verza finito, casualmente?, sotto il tagliere.
Segno che in cucina niente è prevedibile...
Insomma, di nuovo complimenti Giovanna!!!

Infine per la ricetta più amata dal pubblico vi riporto i dati direttamente da PoolDaddy, che ha "raccolto" i voti fino alle 23:59 di ieri sera:


Questi i primi tre posti ma se volete vedere tutti i risultati andate qui.

E quindi la ricetta più amata dal pubblico con 130 voti su 454 è...



Complimenti!!!!

Chiedo cortesemente ai vincitori di inviarmi una mail all'indirizzo ilgamberetto@gmail.com nella quale inserire Nome, Cognome e Indirizzo... devo spedirvi i premiiiiii!!!!!!! Tra qualche giorno appena si asciugano saprete anche cosa sono... curiosi eh??!! E avrete anche il pdf da poter scaricare con tutte le ricette che hanno partecipato :).

Complimenti ai tre vincitori, un grazie immenso a tutti i partecipanti e al giudice!!!! ;) Ci rivediamo al prossimo contest ;)
A presto
Eli
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