Poche volte mi è capitato di rimanere sola a Roma... ero sempre io quella che andava via! Non lavorando mi era possibile allungare le vacanze di Natale o quelle pasquali, scendere dai miei per qualche urgenza o per semplice piacere personale e lasciare la dolce metà sola a sbrigarsi le faccende di casa e a godere di quei brevi momenti di "singletudine".
Questa volta però è capitato a me... strano!
Strano cucinare per l'MTC, e per di più un piatto spagnolo (mi perdonerà la Mai :)), senza di lui.
E così mi sono dedicata alle mie monoporzioni di fideuà, piatto che la vincitrice di questo mese, la Mai, ha scelto per l'MTC di Marzo.
Speravo tanto in una ricetta "spagnola" (e siamo a due...), ma meglio di così non mi poteva andare. Ho studiato la cultura di quei luoghi per tanti anni e quando finalmente sono riuscita ad andarci Barcellona è stata la mia meta... la nostra meta. La prima vacanza in due, la prima vacanza da neo-laureati, la prima vacanza in una città splendida. Nonostante fosse agosto la spiaggia non l'abbiamo proprio vista e ci siamo girati in lungo e in largo i suoi monumenti, i suoi parchi e... i suoi ristoranti. Ma questo piatto non lo avevo mai assaggiato...
Per le sue origini non ci sono parole migliori di quelle di Mai...
"Siete nel 1915, dentro la cambusa di un peschereccio e state navigando sul mare mediterraneo, nelle coste dei paesi catalani*. Fuori l'aria è salata e fresca. Tra poco dovrete servire il pranzo. Voi siete i cuochi, dovete cucinare per il capitano e i pescatori. Nel vostro calderone non mancano mai il pesce fresco di giornata, il brodo e mezzo pugno di riso a testa. Peccato però che il capitano pensi solo per sé mangiando sempre più del dovuto, lasciando gli altri a digiuno! Al capitano piace assai il riso col pesce… ma se invece del riso la prossima volta ci provate a mettere della pasta?
Per le sue origini non ci sono parole migliori di quelle di Mai...
"Siete nel 1915, dentro la cambusa di un peschereccio e state navigando sul mare mediterraneo, nelle coste dei paesi catalani*. Fuori l'aria è salata e fresca. Tra poco dovrete servire il pranzo. Voi siete i cuochi, dovete cucinare per il capitano e i pescatori. Nel vostro calderone non mancano mai il pesce fresco di giornata, il brodo e mezzo pugno di riso a testa. Peccato però che il capitano pensi solo per sé mangiando sempre più del dovuto, lasciando gli altri a digiuno! Al capitano piace assai il riso col pesce… ma se invece del riso la prossima volta ci provate a mettere della pasta?
Immaginate...
Ci siete?
Fatto!
Nasce così la fideuà, da un pescatore di a Gandia (Valencia).
*Con
i re catalani, la corona d'Aragona prosperò e si espanse il modo che i
suoi territori comprendevano Valencia, le isole di Mallorca, Sicilia,
Corsica, Sardegna e Napoli. La corona d'Aragona divenne l'impero
militare più potente e commerciale di tutto il Mediterraneo...".
Per un piatto così "giovane" la sua popolarità è tanta e tutti se ne prendono la paternità.
In
realtà La fideuà non è proprio una ricetta catalana, ma si dei paesi
catalani, tra i quali ne fa parte la Comunitat Valenciana, (lo stesso
per la paella), in questo caso si da la paternità al cuoco di un
peschereccio nativo di Gandia (Valencia)".
Lo zafferano che ho utilizzato, direttamente dalla Turchia :) |
Per la mia prima monoporzione ho seguito la ricetta originale: vi assicuro che è veramente spettacolare!
Ingredienti per 1 persona:Per la fideuà:
- 100g di "fideus" (io spaghetti spezzati in pezzetti di circa 2/3 cm)
- 1 pomodoro maturo
- 60g di gamberi (circa 6)
- 60g di calamari al netto dello scarto
- 1 gamberone
- 1 spicchio d'aglio
- la punta di una cucchiaino di paprica dolce
- qualche pistillo di zafferano
- sale
- olio evo (si comincia con 20g...)
- brodo di pesce q.b. (ottenuto con...)
- 1 l di acqua
- 1/2 cipolla
- le teste e il carapace della metà dei gamberi
- sale
- 1 tuorlo
- 2 spicchi d'aglio
- 125 ml di olio di semi di girasole
- 1/2 cucchiaino di senape di digione
- 1/2 cucchiaino di aceto di vino bianco
- 1 cucchiaino di succo di limone
- sale e pepe
1h circa
Preparazione
Prepariamo il brodo. Mettiamo la testa e il carapace della metà dei gamberi (ma non il filino nero :)) in una pentola insieme alla mezza cipolla tagliata a metà. Copriamo con 1 litro di acqua fredda e cuociamo per circa 30 minuti, schiumando di tanto in tanto. Saliamo leggermente il brodo. Quando è pronto teniamo in caldo.
Prepariamo la fideuà. Mettiamo in una pentola (l'ideale sarebbe la paellera ma non avendola ho optato per il wok di questa linea) l'olio e quando è caldo tostiamo gli spaghetti. Come dice Mai "farli tostare il più omogeneamente possibile, devono diventare sul marroncino ma attenzione a non bruciarli troppo" e poi mettiamoli da parte. Uniamo i gamberi, sia quelli puliti che quelli interi, facciamoli cuocere per circa 2-3 minuti, saliamo e mettiamoli da parte. La cosa ideale è avere a disposizione un contenitore dove mantenere il pesce caldo.
Aggiungiamo i gamberoni (anzi, il gamberone :)) e facciamoli rosolare nell'olio caldo (se necessario aggiungere olio) per qualche minuto (3-4). Mettiamo da parte.
Aggiungiamo i calamari tagliati ad anelli, facciamoli cuocere anche questi per 3-4 minuti, saliamoli e mettiamoli da parte.
Laviamo, sbucciamo il pomodoro e tagliamolo a pezzettini piccoli. Tritiamo finemente l'aglio, facciamolo soffriggere e uniamo il pomodoro. Aggiungiamo un pizzico di zucchero e, dopo, aggiustiamo di sale. Se necessario, allughiamo con un po' di brodo.
"Quando il soffritto ha cambiato colore, si è ridotto e addensato", come dice Mai, aggiungiamo i pistilli di zafferano, pestati nel mortaio e sciolti in un po' di brodo caldo, e la paprica dolce. Uniamo tanto brodo quanto ne serve a coprire gli spaghetti e portiamolo a bollore. Quando bolle uniamo gli spaghetti. "Qui vanno controllati i tempi di cottura della pasta". La mia cuoceva in 11 minuti, quindi 5 minuti da sola e poi i restanti 7 con i gamberi e i calamari.
Prepariamo la salsa alioli. Per la salsa riporto le parole di Elisa perchè ho seguito la sua ricetta:
Aggiungiamo i gamberoni (anzi, il gamberone :)) e facciamoli rosolare nell'olio caldo (se necessario aggiungere olio) per qualche minuto (3-4). Mettiamo da parte.
Aggiungiamo i calamari tagliati ad anelli, facciamoli cuocere anche questi per 3-4 minuti, saliamoli e mettiamoli da parte.
Laviamo, sbucciamo il pomodoro e tagliamolo a pezzettini piccoli. Tritiamo finemente l'aglio, facciamolo soffriggere e uniamo il pomodoro. Aggiungiamo un pizzico di zucchero e, dopo, aggiustiamo di sale. Se necessario, allughiamo con un po' di brodo.
"Quando il soffritto ha cambiato colore, si è ridotto e addensato", come dice Mai, aggiungiamo i pistilli di zafferano, pestati nel mortaio e sciolti in un po' di brodo caldo, e la paprica dolce. Uniamo tanto brodo quanto ne serve a coprire gli spaghetti e portiamolo a bollore. Quando bolle uniamo gli spaghetti. "Qui vanno controllati i tempi di cottura della pasta". La mia cuoceva in 11 minuti, quindi 5 minuti da sola e poi i restanti 7 con i gamberi e i calamari.
Prepariamo la salsa alioli. Per la salsa riporto le parole di Elisa perchè ho seguito la sua ricetta:
"1. Mettete i tuorli, la senape e l'aceto in una ciotola. unite un pizzico di sale e il pepe (meglio se bianco) - Unite ai tuorli 2 spicchi d'aglio sbucciati e schiacciati in un mortaio.
2. Ponete la ciotola su un canovaccio inumidito e incorporate l'olio,
dapprima goccia a goccia, poi a filo, lavorando sempre con la frusta.
3. Proseguite, incorporando l'olio con un filo costante, mentre la salsa
inizia ad addensarsi, mescolando continuamente per mantenere stabile
l'emulsione.
4. quando tutto l'olio è stato incorporato e la maionese si è addensata,
aggiungete il succo di limone. Regolate di sale e pepe, a piacere.
Se volete usare un frullatore elettrico o un robot da cucina, lavorate
sempre alla velocità minima. Con la macchina in movimento, versate
l'olio in un filo sottile ma costante, versandolo attraverso il
coperchio del vaso, fino a quando la maionese apparirà densa ed
emulsionata. Incorporate infine il succo di limone e regolate di sale e
di pepe, a piacere".
Io l'ho fatta con il minipimer ed è venuta spettacolare :)).
Impiattiamo. Serviamo la fideuà con il gamberone sopra e con la salsa alioli affianco e...
Hai fatto bene a non rinunciare!
RispondiEliminama non sei sola, ci siamo noi! ;)
Grazie Stefania! Lo so, lo so che le mie compagne di MTC ci sono sempre ;)
Eliminauna fideuà spettacolare, buona Pasqua, un abbraccio SILVIA
RispondiEliminaGrazieee!!!
EliminaBuona Pasqua fatta
Un abbraccio anche a te
Versdione perfetta Eli! Vado e pubblico. Grazie mille
RispondiEliminaDani
Grazie a te :D
EliminaOra ci sono anch'io tra i tuoi lettori, essendo anch'io reduce di una fideuà fatta all'ultimo momento. Io, al contrario di te, l'ho preparata per 4 persone anche se sarebbe bastato farla per 2. Alla fine eravamo in 3 e quella avanzata l'ho mangiata il giorno dopo (ed era ancora più buona). Molto buona la tua monoporzione! A presto
RispondiEliminaGrazie Andrea e benvenuto ;)!
EliminaHai visto che meraviglia questa ricetta... io ormai sono drogata e la devo assolutamente rifare :D
a presto
ho imparato una cosa, quando cucino per me da sola ne preparo un po di più, non fosse il caso che risulta così buona che poi ci faccio il bis o pure che poi non sono da sola e si presenta il cozzaro...
RispondiEliminaTu hai fatto una monoporzione di fideuà mal'hai fatta con tutti i requisiti che ci vogliono per mangiare da rola e come una regina!
la salsa anche io la preparerei così se fosse da sola, ma credo che mi impazzirebbe comunque! Brava!
E' proprio vero! D'accordo con te su tutti i punti e con questa porzione, bella abbondante, mi sono fatta una pancia "tanta" ;)
EliminaPer la salsa: la fortuna dei principianti... adesso che è tornato lo metto con mortaio e pestello e vediamo che ne esce :D.
Speriamo bene.
Baci e grazie mille