domenica 25 dicembre 2011

I dish you a...


<3

Ps: Un ringraziamento speciale va all'azienda Pavoni che mi ha omaggiata dello Stencil utlizzato per realizzare questa torta.

venerdì 23 dicembre 2011

Cosa ti regalo a Natale 2??? Home-made: Mini-pandorlati di Paoletta allo Xtabentún, Treccine di grissini torinesi alla calabrese, Mini-tortine alle nocciole e Freselle (o fresine) semi-integrali... e il dolce per la Vigilia!

Siete in ritardo con i regali di Natale come me?? Volete portare qualcosina home-made ma senza perdere troppo tempo?? Sìì?? Allora, quest'anno come l'anno scorso, vi propongo qualcosina da fare per i vostri amici o per voi... questa volta però in un solo giorno!


Quest'anno ho voluto provare un po' di cose nuove... cominciamo con la più difficile ma anche quella che dà maggiori soddisfazioni: il pandorlato di Paoletta! L'unico problema è che per farlo occorre l'impastatrice o una macchina del pane con due pale per poterlo incordare.
Con le dose qui riportate ne vengono 3 da 500g... io ho sostituito il Cointreau con un liquore messicano che mi piace molto che si chiama Xtabentún e che si ottiene dai semi di anice (il sapore è un po' diverso dal liquore all'anice che c'è in Italia ma potete sostituirlo con quello ;) altrimenti usate il Cointreau come Paoletta).



Ingredienti per 3 Pandorlati da 500g
  • 560g di farina w350 (io ho usato la Manitoba della Loconte)
  • 160g di latte intero
  • 190g di zucchero
  • 220g di burro
  • 360g di uova intere (6 uova)
  • 16g di lievito di birra fresco
  • 10g di sale
  • zeste grattugiate di 2 arance
  • 4 cucchiai di Xtabentún o liquore all'anice
  • 2 cucchiaini di miele d'acacia
  • mandorle con la pelle (io avevo solo quelle senza :( ma è venuto bene lo stesso)
  • albume per spennellare
  • zucchero in granella
  • zucchero a velo
Tempo di preparazione
1 giorno (dalla mattina alla sera)

Preparazione
La mattina alle 8 (io ho cominciato alle 10 ma ho infornato poi all'1:30 :((): mescolate nella ciotola della planetaria il latte tiepido con il lievito, il miele e 140g di farina; coprite con la pellicola e fate lievitare per circa mezz'ora. Aggiungete gli albumi e il resto della farina e mescolate con la foglia a vel.1 (Impastatrice Rotex/Clatronic); dopo 5 minuti aggiungete il sale, il liquore e salite a vel.3. Incordate.
Unite 2 tuorli e mescolate a vel.2; quando assorbito, salite a vel.3 e incordate.
Riportate a vel.2, aggiungete altri 2 tuorli con metà dello zucchero e fate assorbire; salite a vel.3 e incordate.
Riportate a vel.2, aggiungete gli ultimi due 2 tuorli con l'altra metà dello zucchero e fate assorbire; salite a vel.3 e incordate (ci vorranno circa 10 minuti).
Riportate a vel.2, aggiungete 80g di burro fuso freddo e fate assorbire; salite a vel.3 e incordate.
Riportate a vel.2, aggiungete il burro rimanente, morbido, e tagliato a pezzetti, la buccia d'arancia, salite a vel.3 e incordate.
Mettete l'impasto ottenuto, lucido e incordato (fate la prova del velo), in un recipiente, coprite con pellicola e fate riposare per circa 50 minuti (è importante che parta la lievitazione).
Trasferitelo in frigo in una zona in cui la temperatura sia compresa tra i 7° e i 9° e fate riposare 6 ore.
Dopo la lievitazione in frigo: cacciate l'impasto dal frigo, fatelo riposare per circa 30 minuti, dopodichè dividetelo in tre parti uguale e date un giro di pieghe del secondo tipo. Trasferite le "palle" ottenute, con la chiusura sotto, negli stampi da 500g, coprite con la pellicola e ponete in forno a lievitare con la lucina accesa (26° circa) fino a che non arriva ad un dito e mezzo dal bordo dello stampo (a me ci sono volute 4h e mezza circa).
Spennellate delicatamente con albume, ricoprite con zucchero in granella, mandorle e spolverate con zucchero a velo. Prima di infornare, spolverate nuovamente con lo zucchero a velo.
Cuocete per 30 minuti circa in forno statico caldo a 180° posizionando, gli stampi sulla grata del forno nella scanalatura più in basso perchè cresce molto. Dopo 15 minuti coprite con la stagnola perchè altrimenti lo zucchero potrebbe bruciarsi.

Passiamo ai grissini.... qualche giorno fa, mentre parlavo con mia sorella sui regalini di Natale Home-Made, mi è venuto in mente di fare dei grissini. Ma visto che sicuramente non avrei trovato delle bustine adatte a contenerli nella lunchezza, ho deciso di attorcigliarli e di condirli un po' alla calabrese ;)... Dopo aver provato un po' di ricette, quella che mi ha soddisfatto di più è stata quella delle sorelle Simili.  Ecco le mie treccine di grissini torinesi un po' piccanti, con ilprocedimento un po' cambiato rispetto all'originale.

 
Ingredienti per circa 45 treccine
  • 500g di farina 0 (io quella della coop)
  • 280g di acqua
  • 15g di lievito di birra
  • 8g di sale
  • 50g di olio evo
  • 1 cucchiaino di malto d'orzo (circa 7g)
  • 1 cucchiaino di peperoncino calabrese in scaglie
  • semola rimacinata di grano duro
  • olio evo per pennellare
Tempo di preparazione
2h e mezza

Preparazione
Impasto a mano: mettete la farina a fontana sulla spianatoia, inserite al centro l'acqua, il lievito, l'olio evo, il malto e il peperoncino e impastate per circa 5 minuti. Aggiungete il sale e continuate ad impastare per altri 5 minuti.
Impasto con la planetaria: mettete nella ciotola della planetaria l'acqua, il sale, l'olio, il malto, il peperoncino e la farina e fate amalgamare con la foglia a vel.1; dopo circa 3 minuti, fermate l'impastatrice, aggiungete il lievito sbriciolato, mettete il gancio e fate impastare per circa 10 minuti.

Stendete l'impasto ottenuto in un quadrato di circa 30cm x 30 cm e piegate a tre (come una brochure); posizionate il rettangolo ottenuto su pellicola spennellata d'olio, spennellate d'olio la parte superiore dell'impasto e coprite con un altro foglio di pellicola (fate in modo che i due fogli aderiscano bene tra di loro). Fate lievitare per circa 1h e 50 minuti.
Spolverate la spianatoia con semola rimacinata di grano duro, togliete lo strato superiore della pellicola e con un tarocco tagliate di netto un cm di impasto per volta. Prendete dalle estremità la strisciolina ottenuta, passatela nella semola e tiratela delicatamente fino ad ottenere una striscia di circa 40/50 cm. Piegatela a metà ed arrotolate i due lati tra loro. Posizionate sulla teglia antiaderente.
Continuate fino a che non avete terminato l'impasto.
Infornate a 200° (forno statico) per circa 17-18 minuti. Sfornate e fate raffreddare su di una grata.

Ritorniamo al dolce con le mini-tortine alle nocciole... con questa ricetta vorrei anche ringraziare la Pavoni che per Natale mi ha mandato un pacco dono meraviglioso con tanti stampini nuovi, tra cui questo. La ricetta proviene dalla famosa agenda, spacciata per anni per caprese (nonostante contenesse le nocciole e non le mandorle) e riadattata per l'occasione :).


Ingredienti per 6 mini tortine
  • 65g di burro
  • 50g di nocciole
  • 100g di zucchero
  • 2 uova
  • 65g di cioccolato fondente
  • 3 cucchiai di farina (circa 35g)
  • 1/4 di bustina di lievito per dolci
  • 15g di latte
Tempo di preparazione
45 min

Preparazione
Tritate le nocciole insieme allo zucchero e, con le fruste elettriche, mescolatele al burro fuso. Aggiungete il cioccolato sciolto a bagnomaria (o nel microonde) e i tuorli delle uova e fate amalgamare il composto. Montate i bianchi a neve ben ferma e aggiungete la farina setacciata con il lievito; quando quest'ultima è totalmente assorbita, aggiungete i bianchi 2 cucchiai per volta e amalgamateli al composto con un mestolo di legno con movimenti dal basso verso l'alto. Aggiungete il latte e fatelo assorbire. Dividete il composto nei 6 stampini e cuocete in forno statico caldo a 170° per 25 minuti.
Fate raffreddare per circa 15 minuti, sformate molto delicatamente le tortine, raschiate la parte superiore e capovolgetele. Spolverate con zucchero a velo.


E dulcis in fundo le freselle...
A casa mia le chiamano fresine e sostituiscono molte volte il pane. Ricordo quando da piccola mamma le bagnava e le ricorpiva di zucchero: era una merenda speciale per me...
La ricetta che vi propongo è quella dello ZioPero con qualche piccolissimo cambiamento: ho usato metà farina integrale e metà farina 0, non ho arrotolato i cilindri di pasta ma ho semplicemente creato degli anelli e ho portato anche la seconda lievitazione al raddoppio.


Ingredienti per 18 freselle
300g di farina 0 (io quella della coop)
300g di farina integrale
350g di acqua
15g di lievito di birra
10g di sale

Tempo di preparazione
5h circa + 30-40 minuti per la tostatura

Preparazione
Impastate la farina con l'acqua, nella quale avrete sciolto il lievito di birra, per circa 2-3 minuti; aggiungete il sale e continuate ad impastare per altri 5-6 minuti circa. Formate una palla con l'impasto ottenuto, praticategli un taglio a croce, corpite con pellicola e fate lievitare fino al raddoppio (a me 2 ore circa).
Dopo la lievitazione, togliete l'impasto dalla ciotola e dividetelo in pezzi da 100g l'uno; stendete ciascuno di essi a in un cilindro di circa 20-25 cm, schiacciatene leggermente le estremità e unitele fino a formare un cerchio. Sistemate le "rotelle" ottenute su di una teglia ricpoerta di carta forno. Fate lo stesso con gli altri pezzi di impasto.
Coprite con un foglio di pellicola, e poi con uno strofinaccio, e fate lievitare fino al raddoppio (altre 2 ore circa).
Infornate a 220° (forno statico) per 10 minuti e poi a 200° (sempre statico) per altri 10.
Sfornate e fate raffreddare per circa 15 minuti.
Tagliate a metà i panetti ottenuti e metteteli nella teglia, con la parte tagliata verso l'alto, in forno statico, a 150°, per 30-40 minuti (a me 35).
Sfornate e fate raffreddare su di una grata.

Spero tanto che queste piccole idee vi siano piaciute e....
.... ah mi stavo dimenticando i dessert per la Vigilia!!

C'è ancora il tempo per mettere a lievitare il pandorlato, dividerlo in 7 stampini monoporzione.... saranno belli caldi e ottimi per festeggiare tutti insieme la mezzanotte!
Buona Vigilia a Tutti!!!!


martedì 20 dicembre 2011

Niente carne... è la Vigilia!! Gallinella marinata (e poi cotta però ;)) con porri croccanti e riduzione di aceto balsamico

Stranamente io non penso mai al menu del Pranzo di Natale... sarà che l'ho sempre passato dai nonni o dai suoceri (ultimamente) ma non è una delle cose che mi preme "organizzare" :( Come buon proposito per l'anno nuovo per il Natale prossimo prometto che ci penserò :)
Continuiamo quindi con il menu, rigorosamente vegetariano, per la cena della Vigilia.
Ed eccoci con il secondo.
Da un po' di tempo adoro i pesci dai sapori delicati, i filetti senza spine e l'unione dei sapori e delle spezie... dopo un po' di esperimenti è nato lui!
Ormai è il mio ingrediente preferito ma anche il mio tallone di Achille perchè non me ne riesco a liberare ;)... la gallinella. Questa volta marinata, cotta e condita con dei porri croccanti e una riduzione di aceto balsamico. 



Ingredienti per 4 persone
Per i filetti
  • 800g di filetti di gallinella
  • 70g di aceto balsamico
  • 10g di olio evo
  • 4-5 gocce di tabasco
Per i porri
  • 90g di porri al netto dello scarto
  • farina 00
  • olio evo per friggere
  • sale qb
Per la riduzione
  • 80g di aceto balsamico
Tempo di preparazione
1h per la marinatura + 20min

Preparazione
In una ciotola capiente mescolate 70g di aceto balsamico, 10g di olio evo e 4-5 gocce di tabasco; tagliate i filetti di gallinella a cubetti di circa 2cm x 2cm e metteteli nella ciotola con la marinatura. Mescolate con un cucchiaio, coprite con la pellicola e fate marinare in frigo per circa un'ora (dopo mezz'ora mescolate i cubetti di gallinella per farli marinare omogeneamente).
Tagliate i porri a rondelle sottili, "scomponetele" e infarinatele; friggetele in olio evo bollente per circa 2-3 minuti. Mettete ad asciugare su fogli di carta assorbente e salate moderatamente (il sale deve esere pochissimo).
Scolate il filetto di gallinella della marinatura e mettetelo a cuocere in una padella antiaderente per circa 10 minuti (il tempo che si asciughi completamente).
Nel frattempo preparate la riduzione di aceto balsamico: mettete in un pentolino antiaderente l'aceto e fatelo cuocere a fuoco moderato per circa 5 minuti. Quando si è ridotto della metà spegnete e fate raffreddare. Non aspettate che diventi cremoso perchè poi, spento il gas, si asciuga tanto.
Preparate il piatto (io mi sono aiutata con un coppapasta rotondo) ponendo il filetto di gallinella caldo come base, i porri croccanti sopra e irrorate con un cucchiaino di riduzione di aceto balsamico.
Buon Appetito!!

Nb: nonostante la presenza del tabasco il piatto non è piccante per niente.

domenica 18 dicembre 2011

Niente carne... è la Vigilia! Raviolo aperto al salmone e patate su besciamella allo zenzero

Sembra che i problemi di "trasloco telefonico" siano finalmente terminati. Adesso dovrò cercare di leggere le 3238 mail arretrate (me tapina :)) e rimettermi in pari con voi, o almeno farmi perdonare per l'assenza. Cominciamo presentando i piatti per la Vigilia in anticipo (rispetto all'anno scorso ;)) o cmq in tempo per potersi organizzare per prepararli.
Come sapete per me la Vigilia è molto importante.
Voglio tralasciare il significato religioso (non è questo il luogo per parlarne) e concentrarmi su quello affettivo. Già vi ho parlato delle notti trascorse in famiglia aspettando la mezzanotte... ma da quando c'è la mia nipotina tutto è più bello (quest'anno poi ne arriverà anche un altro: maschietto! :)). Vederla eccitatissima quando apre la porta a Babbo Natale, quando si siede sulle sue gambe e gli racconta che ha fatto la brava e che tutti quei regali li merita :) è uno spettacolo che non ha prezzo.
Ma torniamo al menù, rigorosamente vegetariano, al quale ho pensato.
L'antipasto già lo avete visto, vero? I Bocconcini di pescespada al pepe rosa e cime di rapa.
Adesso passiamo al primo.
Ingredienti per 5 persone o 5 ravioli
  • Aneto in aghi essiccato
Per la pasta:
  • 100g di farina 00
  • 1 uovo (70g con il guscio - 60g senza)
  • un pizzico di sale
  • 1/2 cucchiaino d'olio evo
Per il ripieno:
  • 375g di patate al netto dello scarto (tagliate a fettine sottilissime)
  • 125g di salmone affumicato
  • 75g di cipolla tagliata a fettine sottilissime
  • 30g di olio evo 
  • 150g di olio evo per friggere
Per la salsa:
  • 300ml di latte parzialmente scremato
  • 30g di burro
  • 30g di farina
  • 1 cucchiaino di radice di zenzero fresco grattugiata
  • sale qb
Tempo di preparazione
1h circa

Preparazione
Preparate la sfoglia: impastate la farina con l'uovo, l'olio, il sale e amalgamate bene fino ad ottenere un impasto liscio e non appiccicoso. Stendetelo in un unica sfoglia (io spessore 6 con la NonnaPapera Marcato) e ottenete 10 quadrati 10cm x 10cm.
Preparate la besciamella: riscaldate il latte (spegnetelo prima che giunga a ebollizione), sciogliete in un pentolino a parte il burro e aggiungeteci la farina. Quando sono completamente amalgamati aggiungete il composto al latte e rimettete tutto sul fuoco. Cuocete per 2 minuti a fuoco bassissimo, aggiungete lo zenzero, salate e spegnete. Mantenete in caldo.
Preparate il ripieno: friggete le patate nell'olio evo e tamponatele con dei fogli di carta assorbente. In un'altra padella fate appassire la cipolla nell'olio evo e aggiungeteci il salmone tagliato a striscioline. Cuocete per 2 minuti.
Nel frattempo cuocete per 4 minuti i quadrati di pasta in acqua bollente salata (con un filo di olio evo), scolateli in una bacinella di acqua tiepida e tamponateli con uno strofinaccio pulito.
Componete il raviolo: mettete nel piatto, come base, tre cucchiai di besciamella, un quadrato di pasta, un quinto delle patate, un quinto del salmone e coprite con un altro quadrato di pasta a rombo. Irrorate con un altro cucchiaio di besciamella e spolverate con un po' di aneto.
Buon Appetito e Ben ritrovati! :)

sabato 17 dicembre 2011

Gamberetto is back!!!! ADSLLLLLLLLL!!!!!

Due parole.... finalmente internet!
A domani con il primo per la Vigilia... dajeeee!

sabato 10 dicembre 2011

Niente carne... E' la Vigilia! Bocconcini di pescespada al pepe rosa e cime di rapa

Ormai da più di un mese nella nuova casa e ancora senza internet :(
Ma quando un'amica "chiama" in qualche modo si deve fare...


Vi assicuro che mi sto organizzando per poter tornare presto a pubblicare con regolarità ma per ora vi lascio con questa ricettina pensata per la Vigilia e per il contest "(St)Renne Gluten Free"


Questo piatto è molto semplice e veloce ma gustoso allo stesso tempo.... ed è completamente Gluten Free.
Può essere presentato come antipasto (io lo preferisco in questa versione :)) o come secondo.


Ingredienti per 10 bocconcini di tonno:
  • 400g di tonno fresco tagliato in 20 fettine da 20g l'una (3cmx7cm circa)
  • 500g di cime di rapa al netto dello scarto
  • 2 spicchi d'aglio
  • 20g di olio evo
  • sale qb
  • pepe rosa in bacche
Tempo di preparazione
30 min


Preparazione
Lavate i broccoli, fate dorare l'aglio nell'olio evo in una padella capiente, aggiungete i broccoli ancora bagnati e fateli cuocere per circa 20 minuti.
Scottate il tonno per circa 5 minuti per lato, salate le cime di rapa e fatele cuocere ancora finchè non è pronto il tonno. Salate leggermente il tonno e componete i bocconcini distribuendo i broccoli all'interno dei "sandwich" di tonno.
Cospargete con le bacche di pepe rosa, un filo di olio evo e servite caldi!
E Buon Appetito!!

domenica 13 novembre 2011

Simil-tournedos di melanzane alla polpa di granchio e speck e tartellete di frolla di riso al cacao con fichi e ganache al cioccolato bianco per un'amica :)

Il 28 novembre di un anno fa una "certa" Fujiko lasciò un commento nel mio blog... mi diceva di essere una calabrese come me a da allora cominciai a seguirla! 
All'amicizia e all'affetto si sono unite, fin da subito, la stima per una persona che ha per la cucina un amore profondo, che si dedica ad essa con passione e competenza.. insomma, per me una cheffa :)))
Come sapete, in questo periodo di trasloco e transizione generale, non ho ancora internet; mi dicono che sia questione di giorni, ma quando mi sono resa conto che non lo avrei avuto per il termine del suo contest mi sono dovuta organizzare... bluetooth, cellulare, offerta internet a tempo e oggi si pubblicano le ricette per Fujiko!!! Tantissimi auguri!!!
Questa la ricetta per la Categoria Salati.


Dosi per 8 tournedos:
  • 8 tocchetti di melanzane di circa 5cm di altezza e 5 di diametro (3 melanzane circa)
  • 200g di polpa di granchio al naturale
  • 8 fettine di speck
  • 5g di olio evo
  • 15g di parmigiano reggiano grattugiato
  • sale e pepe
Tempo di preparazione:
50min


Preparazione
Lavare e pulire le melanzane, tagliatele a tocchetti di circa 5cm di altezza e lessatele in acqua leggermente salata per circa 30 minuti. Scolatele e svuotatele della polpa; schiacciatela ed unitela a quella di granchio scolata dell'acqua di conservazione. Aggiungete il parmigiano grattugiato, una spolverata di pepe e amalgamate il tutto. Riempite i tocchetti di melenzane con il composto ottenuto, avvolgeteli con una fettina di speck e legateli con dello spago da cucina.
Sistemate i simil-tournedos su di una placca ricoperta di carta forno, irrorateli con un filo di olio evo e cuoceteli in forno caldo (180°) per circa 15 minuti. Sfornate e servite tiepidi.


Per la Categoria Dolci, invece, vorrei dedicare al contest di Fujiko la ricetta preparata per un'altra amica celiaca e per il suo contest, le tartellette di frolla di riso al cacao con fichi e ganache al cioccolato bianco che nonostante sia una della ultime ricette pubblicate posto nuovamente per la mia amica.


Ingredienti per 10 tartellette (le marche non sono inserite per sponsorizzare nessun prodotto ma per indicare degli ingredienti Gluten Free):
  • 250g di farina di riso Lo Conte
  • 100g di burro chiarificato Prealpi
  • 1 uovo
  • 5g di cacao amaro Perugina
  • 60g di zucchero
  • 200g di cioccolato bianco Galak
  • 200g di panna da montare non zuccherata Hulala
  • 10 fichi biologici
Tempo di preparazione:
5h (compreso il riposo in frigo)

Preparazione
Unite in una ciotola 200g di farina di riso, il cacao, lo zucchero e mescolate; aggiungete il burro a pezzetti e con la punta delle dita amalgamate il burro agli altri ingredienti. Dovrete ottenere delle specie di palline di burro ricoperte di farina, zucchero e cacao.
Aggiungete l'uovo e impastate velocemente fino ad ottenere una palla omogenea; aggiungete la farina rimanente se necessario.
Fate riposare l'impasto in frigo per 1h.
Nel frattempo portate quasi ad ebollizione la panna e versatela calda sul cioccolato spezzettato. Fate sciogliere bene quest'ultimo mescolando con una frusta. Fate raffreddare a temperatura ambiente per circa 30 minuti. Dopo di che fatela raffreddare in frigo per 1h e poi in congelatore per 40 minuti.
Dividete l'impasto in dieci pezzi di uguale misura, stendeteli e utilizzateli per rivestire gli stampini che avrete scelto (io ho utilizzato lo stampo in silicone per 6 briochettes della Linea Amelie di Guardini). Fateli cuocere per 15 minuti a 180° in forno ventilato. Sfornate e fate raffreddare.
Posizionate il contenitore con la ganache in una ciotola piena di ghiaccio, montatela con le fruste elettriche (tenute in congelatore per almeno 10 minuti) e, con una sac a poche, distribuitela nelle tartine ormai raffreddate.
Pelate i fichi e praticategli un leggero taglio a croce e sistematene uno su ogni tartina. posizionate al centro del fico un ciuffetto di ganache. Tenete almeno un paio d'ore in frigo prima di servire e Buon appetito!!

Con queste due ricette partecipo quindi al Contest "Capolavori da gustare" di La ricetta della felicità

Ps: quando ho pubblicato il post delle tartellette si poteva partecipare al contest di Fujiko con una ricetta che non partecipasse ad altri contest; ad oggi le regole sono cambiate e quindi ho potuto dedicarle questa ricetta Gluten Free.

venerdì 28 ottobre 2011

Una comunicazione cantata :)

Ciao a tutti,
come già saprete sono "invischiata" in un trasloco e sarò senza internet almeno fino a metà novembre... spero nonvi dimentichiate di me :)
Tra le tante cose nella nuova casa il forno è rotto :((
Vi lascio con una canzone di un cantante che adoro e che riflette a pieno la mia attuale situazione.
Un bacio a tutti
Eli


lunedì 10 ottobre 2011

Ed ecco a voi.... il secondo numero di Open Kitchen Magazine!

386 mail da leggere, un casa imbiancata nel we da pulire, un trasloco da fare, pacchi da preparare, ecc. ecc. ed io cosa faccio?
Scrivo il post per l'uscita del secondo numero di Open Kitchen Magazine!!!  :))
E’ arrivato l’autunno. Le foglie, ormai gialle, rosse e marroni, cadono dagli alberi; il clima caldo e afoso dell’estate lascia il posto a giornate uggiose che lentamente tendono verso temperature più rigide.
E in cucina cosa succede? Arrivano quei prodotti tipicamente autunnali che con i loro profumi e sapori intensi ci conducono dolcemente verso l’inverno: castagne, zucche, broccoli, noci e cavolfiori abbondano sulle tavole e diventano re e regine della nostra cucina.
Questi i temi del numero 1 di Open Kitchen Magazine... e allora?? Cosa aspettate a sfogliarlo?!
 


Ps: Se mi state cercando, io sono a p.56 (con la rubrica sulla pasta), p.62 (con l'articolo sulla festa messicana del Día de Los Muertos, e a p.111 (con un primo tutto autunnale). A presto

sabato 8 ottobre 2011

Un dolcino per le (St)renne Gluten Free? E festeggiamo!!! Tartellette di riso al cacao con ganache al cioccolato bianco e fichi

Finalmente è nostra!
Finalmente, dal compromesso del 15 luglio, giovedì sera siamo entrati "in casa nostra"!
Non voglio annoiarvi con i vari tentativi di richiesta di mutuo, le discussioni con l'agenzia immobiliare, il venditore...
Oggi voglio solo festeggiare!
E quale dolce vi posso offrire se non quello creato per il contest di un'amica (tante amiche :)) e preparato per l'unidicesimo anniversario di fidanzamento al mio compagno?!
Tartellette Gluten Free con ganache al cioccolato bianco e fichi... e fin d'ora vi chiedo di perdonarmi se sarò un po' assente nei prossimi giorni :)


Ingredienti per 10 tartellette (le marche non sono inserite per sponsorizzare nessun prodotto ma per indicare degli ingredienti Gluten Free):
  • 250g di farina di riso Lo Conte
  • 100g di burro chiarificato Prealpi
  • 1 uovo
  • 5g di cacao amaro Perugina
  • 60g di zucchero
  • 200g di cioccolato bianco Galak
  • 200g di panna da montare non zuccherata Hulala
  • 10 fichi biologici
Tempo di preparazione:
5h (compreso il riposo in frigo)

Preparazione
Unite in una ciotola 200g di farina di riso, il cacao, lo zucchero e mescolate; aggiungete il burro a pezzetti e con la punta delle dita amalgamate il burro agli altri ingredienti. Dovrete ottenere delle specie di palline di burro ricoperte di farina, zucchero e cacao.
Aggiungete l'uovo e impastate velocemente fino ad ottenere una palla omogenea; aggiungete la farina rimanente se necessario.
Fate riposare l'impasto in frigo per 1h.
Nel frattempo portate quasi ad ebollizione la panna e versatela calda sul cioccolato spezzettato. Fate sciogliere bene quest'ultimo mescolando con una frusta. Fate raffreddare a temperatura ambiente per circa 30 minuti. Dopo di che fatela raffreddare in frigo per 1h e poi in congelatore per 40 minuti.
Dividete l'impasto in dieci pezzi di uguale misura, stendeteli e utilizzateli per rivestire gli stampini che avrete scelto (io ho utilizzato lo stampo in silicone per 6 briochettes della Linea Amelie di Guardini). Fateli cuocere per 15 minuti a 180° in forno ventilato. Sfornate e fate raffreddare.
Posizionate il contenitore con la ganache in una ciotola piena di ghiaccio, montatela con le fruste elettriche (tenute in congelatore per almeno 10 minuti) e, con una sac a poche, distribuitela nelle tartine ormai raffreddate.
Pelate i fichi e praticategli un leggero taglio a croce e sistematene uno su ogni tartina. posizionate al centro del fico un ciuffetto di ganache. Tenete almeno un paio d'ore in frigo prima di servire e Buon appetito!!

Con questa ricetta partecipo al Contest (St)renne gluten free che scade oggi...


e a quello de La ricetta della felicità "Capolavori da gustare"


Ps: ho provato a rifare l'impasto con il burro normale ma viene meno friabile.
Se fate stare la ganache tutta la notte in frigo, il giorno dopo potete evitare di montarla perchè, altrimenti, diventa troppo dura. Considerate, però, che rende meno.
 
N.b. del 13/11/2011: quando ho pubblicato questo post si poteva partecipare al contest di Fujiko solo con una ricetta che non partecipasse ad altri contest. Ad oggi le regole sono cambiate e quindi ho potuto dedicare queste tartellette anche a lei.

martedì 4 ottobre 2011

Schiaffoni Garofalo ripieni di zucchine e pescespada con trito aromatico

Qualche giorno fa mi stavo scervellando sul menu da realizzare per il 22 settembre, giorno in cui io e la mia dolce metà avremmo festeggiato 11 anni di "fidanzamento", ed ho avuto la malsana idea di provare il giorno prima qualche pietanza che avrei voluto realizzare per lui. Perchè malsana? Perchè non avevo fame (grazie, erano le 18) ed è rimasto in forno ad aspettare lui che tornato da lavoro è andato a curiosare proprio dove non guarda mai...
Quel piatto, quindi, è diventato un pre-cenetta ed è stato piuttosto gradito :).


Ingredienti per 2 persone (5 schiaffoni a testa):
  • 10 schiaffoni Garofalo (circa 50g - ogni schiaffone pesa circa 5g - io ne ho calato qualcuno in più per paura che si rompessero, cosa che non è successa :))
  • 100g di pescespada al netto dello scarto
  • 100g di zucchine al netto dello scarto
  • 50g di cipolla rossa di Tropea
  • 50g di acqua di cottura della pasta
  • 20g di parmigiano reggiano grattugiato
  • 20g di pangrattato
  • 30g di olio evo
  • prezzemolo
  • sale e pepe
Tempo di preparazione
40 min

Preparazione
Tritate la cipolla e fatela imbiondire nell'olio evo per qualche minuto; aggiungete il pescespada tagliato a dadini e fatelo rosolare per circa 3 minuti. Togliete con una schiumaiola il pescespada dalla padella e mettetelo da parte; aggiungete le zucchine, salate e fate cuocere per circa 15 minuti.
Nel frattempo cuocete gli schiaffoni in abbondante acqua salata per il tempo indicato sulla confezione (16 minuti).
Preparate il ripieno frullando in un mixer il pescespada e le zucchine con l'acqua di cottura della pasta. Aggiustate di sale se necessario.
Mescolate il pangrattato con il parmigiano grattugiato e il prezzemolo tritato.
Scolate la pasta delicatamente e riempitela con il composto ottenuto; sistemate gli schiaffoni ripieni in fila su un foglio di carta forno e spolverateli con il trito aromatico ottenuto e con una macinata di pepe nero.
Fate dorare per 10 minuti a 250° gradi circa 15cm sotto il grill del forno.
Sfornate e sistemate nel piatto prima tre schiaffoni e poi sopra, ad incastro, altri due.
Buon appetito!

mercoledì 28 settembre 2011

Sminuzzare una macedonia per riprendersi un po'... MTChallenge

Una parola per l'Mtc di questo mese.. Macedonia.


Come si sarà capito dal mio blog poco fruttato non amo molto questo "piatto" e, a differenza delle verdure che rimbombano continuamente nelle ricette che pubblico, la frutta la uso molto poco :(.
Ho atteso per farmi venire l'ispirazione, ho atteso perchè cercavo di mettere insieme almeno tre tipi di frutta che mi piacessero veramente e che non si sovrapponessero l'un l'altro, ho atteso...
E mentre attendo anche qualche bella notizia ho deciso di sminuzzare frutta...


Per la macedonia ho voluto scegliere tre frutti che dal giallo tendevano al rosso e dai sapori delicati, il melone, le pesche noci e le pere williams rosse, e come intingolo una ganache al cioccolato bianco insaporita da un frutto del giardino mio padre, un frutto strano, esotico ma dal sapore delicatissimo... la feijoa.

Da piccoli ne abbiamo mangiate tantissime: le tagliavamo a metà e le mangiavamo con il cucchiaino.


Ingredienti per 4 persone (le dosi della frutta sono da considerarsi al netto dello scarto):
  • 100g di melone
  • 100g di pesche noci
  • 100g di pere williams rosse
  • 100g di cioccolato bianco
  • 100ml di panna
  • 6 feijoe
Tempo di preparazione:
2h e 1/2

Preparazione
Portate quasi ad ebollizione la panna e versatela calda sul cioccolato bianco a pezzettini; mescolate fino allo scioglimento completo di quest'ultimo e aggiungete la polpa delle feijoe schiacciata con una forchetta. Fate raffreddare in frigo per 1h.
Nel frattempo tagliate la frutta a cubettini di 1cm quadrato, mischiatela e mettetela in frigo.
Trascorsa l'ora, togliete la ganache dal frig, distribuitela nelle coppette e mettetela in congelatore per 40 minuti.
Distribuite la macedonia sopra la ganache e servite subito.
Con questa ricetta partecipo all'Mtc di Settembre...

mercoledì 21 settembre 2011

Zucchinelle ripiene di vermicelli Garofalo alla crema di fiori di zucca e scampetti

Ve le ricordate queste?


Ecco cosa ci ho fatto....


Ingredienti per 2 persone:
  • due zucchine tonde rispettivamente di 500g e 350g
  • 6 fiori di zucca
  • 4 scampetti
  • 20g di olio
  • 2 spicchi d'aglio
  • 160g di vermicelli Garofalo
  • 10g di pangrattato
  • 10g di parmigiano reggiano grattugiato
  • sale e pepe

Tempo di preparazione
1 h

Preparazione
Lavate le zucchine, eliminate la calotta e cuocetele al vapore, a testa in giù, per circa 30 minuti. Appena pronte, svuotatele delicatamente con un cucchiaio, eliminate i semi e conservate la polpa.
Togliete la testa, il carapace e il filo intestinale agli scampetti, fate dorare l'aglio nell'olio ed unite la polpa di pesce tagliata a cubettini e le teste. Fate rosolare per circa 2 minuti, togliete solo i pezzettini di scampetti (lasciando le teste) e aggiungete la polpa di zucchine e i fiori di zucca privati del pistillo interno. Fate insaporire per circa 5 minuti. 
Nel frattempo mescolate il pangrattato con il parmigiano, salate e pepate a gusto e foderate, con il composto ottenuto, l'interno delle zucchine. Fatele gratinare in forno caldo (200°) per 10 minuti.
Togliete le teste dalla padella e mettetele da parte. Frullate la polpa di zucchine e i fiori di zucca e rimettetela nella padella; unite i pezzettini di scampetti.
Cuocete la pasta per il tempo indicato sulla confezione (14 minuti), scolatela con un servispaghetti e unitela al condimento. Riempite le zucchine e decorate con le teste di scampetti.
Buon Appetito!


lunedì 19 settembre 2011

Spaghetti Garofalo alle melanzane su insalata di fiordilatte

Da piccola le domeniche erano destinate a due cose: o si andava dai parenti o si passava la mattinata in giardino.
Il terreno era tanto: la maggior parte coltivato ad agrumi, una parte pavimentata che copriva una grande cisterna per raccogliere l'acqua piovana, una piccola parte per gli animali (galline, conigli, capre, maiali, conigli "surracini", tacchini, piccioni, ecc. ecc... non credo ci sia un animale che mio padre non abbia allevato :)) e quello che restava destinato all'orto. Aranci, pompelmi, gelsi (da me, in Calabria, chiamati "civuzi"), ulivi, melanzane, peperoni, zucchine, insalata, bietole, tanto ma tanto basilico, salvia, prezzemolo, rosmarino... queste le piante che mio padre accudiva.


Aveva sempre desiderato una casa con il giardino, o meglio con l'orto, da poter coltivare, forse per una sorta di legge del contrappasso che, se in gioventù ti porta a cercare di essere l'esatto opposto dei tuoi genitori, dopo, crescendo, ti fa fare le stesse cose che facevano loro :).
E così le sue origini trovavano spazio in quel grande giardino destinato alle sue passioni, che ci permetteva di mangiare frutta e verdura sana, di avere l'uovo fresco ogni mattina, di apprezzare le meraviglie della natura.





 Questo fiore diventerà una splendida melanzana... come questa....

E in effetti qui proprio si melanzane di parlerà :).

Un'altra passione che mi ha trasmesso il mio papà è quella per la pasta.
E' un elemento della mia dieta di cui non potrei mai fare a meno; io soffro senza pasta!
Ricordo ancora quando andai dal dietologo qualche anno fa e, alla domanda "cose di cui non riusciresti a fare a meno", risposi "pasta"...  e quel sant'uomo è riuscito a farmi dimagrire lasciandomela mangiare tutti i giorni ;).
Quindi, abbinamento per me perfetto, pasta e verdure! A cui aggiungerei anche pesce e/o legumi.
Insomma, mi sembrava l'occasione giusta per dedicare questa ricetta a Monica e al suo contest "In cucina non posso fare a meno di..."



Ingredienti per 4 persone:
  • 320g di spaghetti Garofalo
  • 300g di melanzane
  • 50g di cipolla di Tropea
  • 40g di olio
  • 450g di passata di pomodoro
  • peperoncino in polvere di Controne dell'azienda Ferrante confezionato da Garofalo (qua dentro)
  • 500g di fiordilatte
  • sale
  • olio per condire
  • qualche fogliolina di basilico
Tempo di preparazione
45 min

Preparazione
Mettete a soffriggere per qualche minuto la cipolla tritata nell'olio evo. Lavate, pulite e tagliate a cubetti le melanzane ed unitele alla cipolla. Salatele, fatele rosolare per circa 30 minuti e poi aggiungete la passata di pomodoro. Fate cuocere per circa 10 minuti.
Nel frattempo cuocete la pasta in abbondante acqua salata. Scolatela ed unitela al sugo. Fate insaporire per 1-2 minuti.
Tagliate il fiordilatte a fette e componete un fiore; salate leggermente e condite con un filo d'olio evo e con le foglioline di basilico spezzate con le mani.
Ponete al centro la pasta arrotolata e servite con una spolverata di peperoncino di Controne.
Buon Appetito.

Ps: con questa ricetta partecipo al contest di Monica, "In cucina non posso fare a meno di..."

 Pastaaaaaaaaa!!!!! :)

venerdì 16 settembre 2011

Il mio lievitato del cuore... la pizza rustica di mamma

Ogni compleanno, ogni pic-nic o gita in montagna, ogni cena con i parenti era un'occasione che noi tre fratelli attendevamo con ansia, e non per il pan di spagna con la crema, la frutta e la gelatina (specialità della mia mamma), non per la lasagna o per il pollo al forno con le patate... ogni compleanno, ogni pic-nic e ogni cena con i parenti la mia mamma preparava lei, la pizza rustica.
La ricordo davanti all'ormai famoso tavolo di marmo sciogliere il lievito nel latte tiepido, tagliare gli affettati e il formaggio sul tagliere di legno che è ancora conservato e utilizzato nella sua cucina, impastare prima con il mestolo e poi rigorosamente a mano tutti gli ingredienti (per capire la giusta consistenza dell'impasto) e infine attendere che lievitasse "il giusto" per poter aggiungere il formaggio a cubetti e infornarla nella teglia d'acciaio con i manici rumorosi.
Ricordo quando mia sorella ha provato a rifarla e l'ha dovuta buttare; per anni l'abbiamo presa in giro dicendole che aveva riprodotto perfettamente il suolo lunare :).
Ricordo quando da studentessa mettevo da parte i soldi per poter comprare gli affettati, il lievito di birra, il latte e i vari formaggi per poterla rifare e rischiare ogni volta un'indigestione per quanta ne avevo mangiata.
Ogni morso mi riporta a quando da piccoli eravamo spensierati, vicino a lei e al mio papà, quando stavano bene e seduti su di una tovaglia a quadri o a fiori respiravamo l'aria salubre del Parco del Pollino.


Ricordo il profumo, il sapore, la consistenza di quella pizza meravigliosa e posso affermare con assoluta certezza che come la fa la mia mamma non la fa nessuno.
Per questo ho aspettato prima di pubblicare questo post, aspettato di essere in Calabria da lei e vedere come la prepara...
Questo è il mio Lievitato del Cuore, è il lievitato del cuore un po' di tutta la mia famiglia e con questa ricetta partecipo al contest di Mamma Papera "Lievitami il cuore"....



Ingredienti per una teglia rotonda di 28cm di diametro oppure una rettangolare 30cm x 25cm:
  • 500g di farina 00
  • 300ml di latte parzialmente scremato
  • 125g di burro
  • 4 uova
  • 25g di lievito di birra fresco
  • 50g di parmigiano reggiano grattugiato
  • 100g di scamorza
  • 100g di salamino 
  • 100g di mortadella
  • 100g di pancetta a cubetti
  • 10g di sale
  • burro e farina per la teglia
Tempo di preparazione
3h

Preparazione
Sciogliete il burro; intiepidite il latte e scioglieteci il lievito di birra. Cominciate ad amalgamare le uova alla farina, unite il latte e infine il burro. Impastate prima con un mestolo di legno e poi con le mani, anche se vi risulterà un po' morbido; aggiungete il sale, il parmigiano e gli affettati tagliati a cubetti.
Imburrate e infarinate la teglia e versateci l'impasto.
Coprite con uno strofinaccio pulito e fate lievitare fino al raddoppio (circa 2 ore - in inverno anche 3).


Quando è pronta, inserite nell'impasto con delicatezza la scamorza tagliata a cubetti.
Infornate a 180°, a forno statico, per 35 minuti.
Sfornate e fate raffreddare. Tagliatela e servitela a pezzetti.

Ps: Infilare il formaggio dopo la lievitazione è un trucchetto della mia mamma... è per non farlo scendere tutto alla base della pizza.

Nb: come tutti i lievitati è importantissimo capire la giusta consistenza dell'impasto, (se è troppo duro verrà secco, se troppo morbido il ripieno scenderà tutto alla base.
Questa pizza è buonissima anche tiepida e la ricetta si presta perfettamente per le monoporzioni.


Album fotografico... :)

Il mio 7° compleanno: io sono quella in piedi con un "coltellazzo" in mano per tagliare la torta... sembro seduta, ma in realtà ero in piedi... sono sempre stata un gigante!!  :) La pizza rustica è nei vassoi davanti a me...

Il mio 13° compleanno... e c'era anche qui! Tra l'altro lo stuzzichino più gettonato a quanto pare :)) Avete visto come erano le bottiglie di Coca Cola e Fanta... io lo avevo dimenticato :))

Le mani della mia mamma... oggi.
La pizza rustica di mamma (dose da 750g).
Qui tagliata.


La pizza rustica fatta da mia sorella... ormai non più suolo lunare :))
E la mia??? C'è rimasto solo quel pezzettino nella prima foto! Buon Appetito!

martedì 13 settembre 2011

Polpettine di tacchino, vitello e bietola su fettine di limone infarinate

Cosa fare quando 1,2 kg di bietola lessata (totalmente biologica) si impossessa del tuo frigo e non hai assolutamente voglia di mangiarla così com'è?
Eh beh, nel mio caso si ricorre alla polpetta-salvaverdura! Ormai sono diventata un'esperta ;): la carne? Ce l'ho! E se non c'è si può sostituire (riso, pesce, pane...). Le verdure? Ce l'ho, ce l'ho... anche troppe. Parmigiano? Non manca mai. Sale? Pepe? Spezie varie? Anche quelle ci sono. Limoni biologici? Mmhhh, forse questi bisogna procurarseli, ma che sarà mai. E per ultima... la farina? Ma pochi cucchiai eh...
Avete tutto?? Allora anche voi siete pronti per le polpette-salvaverdura!



Ingredienti per circa 60 polpettine (3 per ogni fetta di limone):
  • 600g di bietola al netto dello scarto
  • 300g di macinato di tacchino
  • 350g di macinato di vitello
  • 100g di parmigiano reggiano grattugiato grossolanamente
  • 50g di pangrattato
  • 10g di olio evo
  • 5g di sale
  • pepe
  • 4 limoni biologici
  • farina per infarinare le fette di limone
  • circa 10g di olio evo per la placca
Tempo di preparazione
1h

Preparazione
Lavate la bietola e fatela lessare in acqua bollente per circa 20 minuti o fino a quando le coste non si trapasseranno con una forchetta. Scolatela e fatela raffreddare. 
Strizzatela ben bene e frullatela nel mixer fino ad ottenere quasi una crema. Ponetela in un recipiente ed aggiungete la carne macinata, il parmigiano, il pangrattato, il sale, l'olio evo e una macinata di pepe se piace. Amalgamate tutti gli ingredienti fino ad ottenere un composto omogeneo.
Accendete il forno a 180°,  ricoprite la placca con della carta forno e irrorate con un filo di olio evo. Lavate i limoni, asciugateli e ricavatene da ognuno 5 fette, infarinatele da tutti e due i lati e sistematele sulla placca; formate le polpettine (con circa 20g di impasto) e sistematene 3 su ogni fetta di limone.
Irrorate le polpettine con un filo di olio evo e infornate per circa 15 minuti.
Servite tiepide e Buon Appetito!!!

venerdì 9 settembre 2011

La Calabria in Open Kitchen Magazine: Fusilli al ferretto al profumo d'estate... prima che se ne vada del tutto :)

Domenica mattina. Ore 9:00. In piedi, si deve cucinare!!
Per una bambina di 10 anni forse non è il massimo, ma per me non era così.
La cucina era il regno di mia madre, tranne quando lui, l’uomo di casa, quello che di solito preferiva passare tutta la domenica in giardino, nel suo orto, tra le sue piante, non decideva che quel giorno avrebbe cucinato. 
Pochi i piatti nel suo "repertorio", imparati dalla madre contadina, ma un orgoglio nell’eseguirli e riproporli senza eguali; la polenta con la verza, il cavolo ripieno, u’ mangone, i cannaricoli e i fusilli sembravano ai miei occhi ricette che poteva e doveva cucinare solo lui. 
Con gli anni la prospettiva è cambiata, ma lo sguardo della bambina innamorata del suo papà “un po’ cuoco” è rimasto e in quegli occhi è fisso il ricordo di lui, davanti al grande tavolo di marmo, che taglia, impasta, cucina…


Quando qualche mese fa è nata l'idea di creare un magazine di cucina ho pensato di proporre una rubrica sulla pasta: è il mio grande amore e, forse, anche quello del mio papà.
E come prima ricetta non potevo non pubblicare quei fusilli... quel formato di cui andava tanto orgoglioso... non potevo non parlare di quella Terra di cui va tanto orgoglioso...
Grazie ad Open Kitchen Magazine che mi ha dato la possibilità di poter parlare della mia Calabria!
(in fondo al post, per chi non lo avesse ancora sfogliato, il numero zero di Open Kitchen Magazine)


Ingredienti per 4 persone: 
Per i fusilli:
Il condimento tipico per questo formato di pasta è il sugo di capra, o comunque un sugo di carne molto saporito, ma io l'ho abbinato a degli ingredienti estivi, ancora per poco... :)

Per il condimento: 
  • 250g di zucchine al netto dello scarto 
  • 300g di melanzane al netto dello scarto 
  • 250g di fiordilatte 
  • 50g di cipolla rossa di Tropea 
  • 4 peperoni rossi o gialli 
  • 60g di olio evo 
  • 4 foglioline di basilico 
Tempo di preparazione
2h

Preparazione
Versate la semola in una ciotola e aggiungete gradualmente l’acqua bollente; impastate con le mani fino a formare una palla liscia e dura.
Posizionatela sulla spianatoia e copritela con la pellicola; cominciate a formare i fusilli ottenendo, da piccoli pezzi di impasto, dei cilindri lunghi e sottili come una matita. Tagliate questi ultimi in segmenti di circa 5 cm e fateli asciugare per 5 minuti. Posizionate il ferro quadrato sopra ogni segmento e premetelo delicatamente per arrotolarci l’impasto intorno. Sfilate e posizionate i fusilli su un vassoio leggermente spolverato di semola.
Pulite la cipolla e tritatela finemente; lavate e tagliate a cubetti le melanzane; lavate e grattugiate le zucchine. Fate imbiondire la cipolla nell’olio evo, aggiungete le melanzane e fate cuocere per 10 minuti. Unite le zucchine, salate e continuate a cuocere per altri 10 minuti.
Nel frattempo cuocete a 250° in forno statico con grill i peperoni, privati dei semi, e le calotte per 10 minuti. Tagliate la mozzarella in quadratini e lasciatela scolare per circa 10 minuti.
Cuocete i fusilli in abbondante acqua salata (con un filo di olio evo) per circa 10 minuti, scolateli e fateli saltare in padella con le verdure per un paio di minuti.
Aggiungete la mozzarella a fuoco spento, mescolate per 30 secondi e riempite i peperoni con i fusilli. Decorate con una fogliolina di basilico e servite... Buon Appetito!!


giovedì 8 settembre 2011

Timballino di crema di cicerchie, zucchine e filetto di gallinella allo zenzero

Le cicerchie, che strano legume. Un misto di sapori tra ceci e lenticchie... un legume antico... un legume che fa sorridere mia suocera quando ne parlo...
Forse le ricorda la campagna, i genitori, le zuppe calde intorno al fuoco... non ho mai indagato... proprio per lasciare suo quel ricordo, quel sorriso.


Ingredienti per 4 persone:
  • 500g di filetto di gallinella
  • 200g di cicerchie dell'azienda agricola La sibilla (confezionate da Garofalo - qui dentro)
  • 550g di zucchine
  • 50g di cipolla
  • 100g di acqua di cottura delle cicerchie
  • 30g di olio evo + 5g per condire le cicerchie
  • 30g di burro chiarificato
  • 1/2 cucchiaino di zenzero in polvere
  • erba cipollina
  • sale

Tempo di preparazione
12h per mettere a bagno la cicerchia + 50min

Preparazione
La sera prima: Mettete a bagno le cicerchie in abbondante acqua cercando di eliminare le eventuali pietruzze.
Il giorno dopo: Scolate le cicerchie, sciacquatele e mettetele a cuocere per circa 35 minuti in abbondante acqua leggermente salata. 
Nel frattempo tagliate a fettine la cipolla e mettetela a cuocere in una padella con l'olio evo; aggiungete le zucchine grattugiate, salate e fate cuocere per circa 15-20 minuti.
Tagliate a cubetti il filetto di gallinella e fatelo rosolare in una padella antiaderente con il burro chiarificato sciolto e lo zenzero per circa 5 minuti. Salate, aggiungete l'erba cipollina tritata e fate insaporire per circa 2 minuti. Spegnete e fate raffreddare.
Quando le cicerchie sono cotte, scolatele e frullatele con 5g di olio evo e 100g di acqua di cottura precedentemente conservata nel mixer. Assaggiate la crema ottenuta e regolate di sale se necessario.
Scolate le zucchine della loro acqua di cottura e procedete con la creazione del tortino.
Aiutandovi con un coppapasta sistemate sul fondo 1/4 della crema di cicerchie ottenute, 1/4 delle zucchine e 1/4 del filetto di gallinella.
Servite subito e Buon Appetito!!

martedì 6 settembre 2011

Mini-tortine allo yogurt di bufala e mirtilli rossi... it's a tea...ehm... Jamaica time!

Penso che tutti conosciate la ricetta della torta allo yogurt misurata con i vasetti?? E' una delle prime che ho fatto ed è contenuta sempre nella famosa agenda...
Mi stupisce sempre la sua sofficità e quando mia zia la fece per la prima volta a casa di nonna, trascrissi la ricetta su di un foglietto a quadretti che è ancora lì... un po' schizzato dai vari impasti realizzati ma chiaro e leggibile...
Qualche settimana fa ho portato a casa uno yogurt di bufala; non volevo mangiarlo "puro" ma utilizzarlo in cucina... e così ho pensato a quella torta!
Ho deciso però di valorizzarla aggiungendo dei mirtilli rossi secchi e di accompagnarla con un bella tazza di Jamaica... ma non fatevi ingannare dalla teiera: era fredda! :)
La prima volta che l'ho bevuta ero in Messico... me ne sono praticamente innamorata! Non sapevo praticamente cosa fosse fino a quando mi hanno spiegato che era il Karkadè.... e dopo averlo comprato in Messico, l'ho preso anche qui in Italia... oltre ad essere buono, è senza teina ed ha un sacco di proprietà interessanti.
Io questa coccola tutta dolce la regalo a mia zia Perla e... a me stessa, ai tre anni trascorsi lontana dal Messico, alle persone che sono state lì con me e ad un sapore che mi ricorda dove ho lasciato un pezzetto di cuore..


Ingredienti per circa 12 tortine:
  • 125g di yogurt di bufala 
  • 3 misurini di farina 00 (circa 210g) del Molino Chiavazza
  • 2 misurini di zucchero (circa 200g)
  • 1/3 di misurino di olio di semi di girasole (circa 30g)
  • 1 bustina di lievito
  • 3 uova
  • 84 mirtilli rossi secchi (circa 50g)
  • zucchero a velo
  • 150ml di acqua a persona
  • 1 bustina di karkadè o jamaica a persona
  • zucchero 
Tempo di preparazione
40 minuti

Preparazione
Preparate l'infuso di Jamaica seguendo le istruzioni riportate sulla confezione oppure versando l'acqua bollente, ma non arrivata a ebollizione, in una brocca; aggiungete le bustine e lasciate in infusione per 4-5minuti (non di più). Eliminate le bustine, zuccherate e mettete in frigo a raffreddare.
Mescolate le uova con lo zucchero fino ad ottenere un composto spumoso (circa 10 minuti), aggiungete l'olio e lo yogurt e infine la farina setacciata con il lievito.
Sistemate sul fondo degli stampini (io ho usato questo in silicone della Pavoni e quindi non ho dovuto imburrare e infarinare), in corrispondenza delle "punte", 7 mirtilli rossi e ricoprite con l'impasto fino a riempire metà dello stampino.
Infornate in forno caldo a 170° per circa 15-20 minuti.
Sformate le tortine spingendole dal basso, tagliate un pezzettino di base se necessario e servitele tiepide con una spolverata di zucchero a velo e una tazza di Jamaica...
Buon Appetito!!

Con questa ricetta partecipo al contest "Cucinando... dolcemente..." di Pippi e una "squadra" di foodbloggers


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