domenica 30 gennaio 2011

Fiorellini con zenzero candito e mandorle

Da domani per me comincia un periodo un po' complicato che mi porterà un po' lontana dal blog (anche se spero non troppo). La mia mamma martedì si opera e quindi dovrò tornare in Calabria per starle vicina e aiutarla nella convalescenza.
Visto che la data del ricovero era incerta, ho passato un'intera settimana a cucinare e, soprattutto, a fotografare come una matta tutto quello che mi veniva in mente, in modo da creare un archivio di ricette da poter, eventualmente, pubblicare in questi giorni.
Mi sono resa conto, però, che più si avvicinava "la data" (quando finalmente ci è stata comunicata... mah, la sanità...) più la mia testa si concentrava su altre cose: dalle più pratiche, i panni per me o quelli da lasciare puliti al mio compagno, e una spesa abbondante per non farlo morire di fame ;)), alle più "psicologiche", "Chissà come andrà l'intervento?? L'anestesia sarà totale o locale??" con annessi e connessi...
Quindi, nonostante vediate il blog aggiornato, sappiate in un atto di estrema sincerità :) che la cucina si era ridotta nell'ultima settimana ai "minimi termini"; ma considerando che il blog costituisce anche una valida distrazione (quando alcune cose sembrano non andare per il verso giusto) cercherò, con le ricette in archivio, di coprire anche le due settimane che passerò con lei.
La ricetta di oggi è nata dalla voglia di utilizzare questo (regalatomi da lui) e una delle ricette che, girovagando per i vari food-blog, mi è piaciuta di più l'ho trovata qui.
Mettiamoci pure che adoro tuberi, radici e affini e che quindi non potevo non partecipare al contest Mettere radici di Labna...


e sono nati questi biscottini con zenzero candito e mandorle!!


Per la forma ringrazio Cleare che l'ha utilizzata per fare questi...

Ingredienti per 25 biscottini:
  • 200g di farina 00
  • 80g di burro
  • 100g di zucchero di canna
  • 80g di mandorle
  • 1 uovo
  • 2 cucchiai di zenzero candito spezzettato (15g)
  • 2 cucchiai di Golden Syrup che ho sostituito con il miele (secondo un suggerimento di Giulia nei commenti alla ricetta)
  • 1 pizzico di sale
  • 1 pizzico di bicarbonato che non avevo e ho sostituito con una punta di cucchiaino di lievito per dolci
  • 25 mandorle intere

Tempo di preparazione
40 minuti (+ 30 di riposo della pasta)

Preparazione
In una ciotola disponete il burro con lo zucchero e montatelo per circa 5 minuti; aggiungete l'uovo e amalgamate bene il composto con le fruste elettriche per almeno altri 5 minuti. Aggiungete le mandorle tritate con lo zenzero, il miele e la farina (precedentemente setacciata con il lievito). Quando le fruste faranno fatica a lavorare il composto, spostatelo sulla spianatoia infarinata e impastatelo per 5 minuti.
Formate con l'impasto un cilindro (largo quanto un rotolo di pellicola), avvolgetelo nella pellicola e fatelo riposare in frigo per mezz'ora.
Tolto dal frigo, e dalla pellicola, tagliatelo a fettine, praticate con un coltello (dalla parte non affilata della lama) dei taglietti trasversali come per formare dei petali e sistemate al centro una mandorla arrotondata.
Infornate per 20 minuti a 170° in forno statico e poi fate raffreddare su una grata.
E Buon Appetito!!

venerdì 28 gennaio 2011

Crocchette di patate, baccalà e finocchio... reminiscenze di cucina brasiliana

Ecco un modo per creare dei Finger Food con degli avanzi... la ricetta risale al compleanno del mio compagno (vedete nella foto tutta la tavola imbandita... con la tovaglia e i bicchieri buoni ;)) ed è nata dalla voglia di ricreare le Croquete de bacalhau, provate quando lavoravo nella cucina di un ristorante brasiliano ai tempi dell'università, e dal baccalà lesso che aveva portato mia suocera, un po' troppo per farci solo un insalata ;)
A fagiuolo è capitato poi il primo contest di L'appetito vien leggendo...


Ed ecco a voi le Crocchette di patate, baccalà e finocchio


Ingredienti per 15-20 crocchette:
  • 350g di patate lesse
  • 250g di filetto di baccalà lesso
  • 2 uova
  • 1 spicchio di aglio
  • 1 cucchiaino di semi di finocchio
  • sale
  • pepe
  • pangrattato
  • 20g di olio evo
Tempo di preparazione
30 minuti (se avete gli ingredienti già lessati, altrimenti dovete aggiungere 30 minuti per la cottura di baccalà e patate)

Preparazione
Sfilacciate il baccalà ed eliminate le eventuali spine, tritate finemente lo spicchio d'aglio, e schiacciate le patate. In una ciotola amalgamate tutti gli ingredienti (tranne il pangrattato e l'olio) ed ottenete un composto omogeneo. Preparate una placca ricoperta di cartaforno sulla quale avrete distribuito con un tovagliolino l'olio e un piatto con del pangrattato. Modellate con le mani le crocchette, passatele nel pangrattato e sistematele sulla placca. Irroratele con un filo di olio evo e infornate a 180° (forno statico) per 20 minuti.
Sfornate e servite tiepide.
Buon Appetito

mercoledì 26 gennaio 2011

Tortini di pastasfoglia con radicchio, nocciole, pere e Gruviera

Come ormai avrete capito, leggendo i vari post pubblicati, uno dei miei giornali preferiti di cucina è Cucina no problem; naturalmente lungi da me affermare che sia il migliore in circolazione (viene superato nella mia classifica personale da Alice, Sale e Pepe e La Cucina Italiana), ma tra i pocket (volete mettere quanto è comodo che occupi poco spazio :) è sicuramente quello fatto meglio, le ricette sono particolari senza cadere nell'"ostentazione" e ce ne sono veramente di tutti i tipi.
Nel mio usuale gesto di riprendere i numeri vecchi e risfogliarli alla ricerca di qualcosa che attiri la mia attenzione e ingolosisca le mie papille gustative sono capitata in questa ricetta... Mi sembrava particolare ed era parecchio tempo che non utilizzavo la pastasfoglia; allora mi sono detta "Ma sì... proviamoci!!"... e come accade sempre ho dovuto modificare qualche dose...
Naturalmente non sono mancati i problemi: il primo me lo ha creato la pastasfoglia. Avendo comprato (uffa neanche questa volta sono riuscita a farla...) il rotolo rettangolare della Buitoni non mi sono trovata con le misure e sono riuscita a fare solo 2 tortini... Ed ecco il secondo: avendo preparato ripieno per 4 tortini ho dovuto cambiare dosi e proporzioni... Non vi dico la faccia della mia dolce metà quando si è reso conto che la cena era "solo" un tortino e qualche rustico fatto con gli avanzi di pasta ;)))
Diciamo che pane e affettati sono stati la sua consolazione :(
Quindi se li volete fare serviteli come antipasti o fatene più di 2... ahahahah!


Con questa ricetta partecipo a La Sfoglia... che follia di Il profumo di Zagara


e Nocciolando di Una stella tra i fornelli...


eh sì, due piccioni con una fava ;))

Ingredienti per 2 tortini:
  • 1 rotolo di pastasfoglia rettangolare
  • 100g di radicchio di Verona
  • 30g di scalogno
  • 60g di pera
  • 60g di Gruviera
  • 20g di granella di nocciole
  • 20g di olio evo
  • 1 uovo con 1 cucchiaio di latte
  • sale e pepe qb
Tempo di preparazione
45 min

Preparazione
Lavate e tagliate a stricioline il radicchio e tritate finemente lo scalogno. Fate rosolare quest'ultimo in una padella antiaderente con l'olio e unite il radicchio. Salate e pepate leggermente, coprite con un coperchio e fate cuocere per 5 minuti a fuoco medio.
Nel frattempo tagliate a cubetti la pera sbucciata e la Gruviera.
Quando il radicchio è appassito, scolate l'acqua in eccesso (se necessario strizzatelo un po') e fatelo raffreddare.
Tostate la granella di nocciole per qualche minuto in una padellino antiaderente.
Srotolate la pastasfoglia (leggete nelle "istruzioni" se dovete tirarla fuori dal frigo prima... alcune ne hanno bisogno) e ricavate 2 dischi di 11,5cm di diametro e 2 di 17cm (io per le misure mi sono regolata su queste cocotte nelle quali avrei cotto i tortini).
Rivestite gli stampini con cartaforno bagnata e strizzata e sistemateci il disco più largo di pastasfoglia. Bucherellateli con uno stuzzicadenti o con una forchetta e sistemateci sopra metà del radicchio, metà della Gruviera (30g), metà della pera (30g) e metà nocciole (10g).
Chiudete con l'altro disco e pastasfoglia e sigillate bene pizzicando con le dita i bordi. Spennellate con dell'uovo (non consumatelo tutto però..), che avrete precedentemente sbattutto con 1 cucchiaio di latte, e bucherellate con uno stacchino tutta la superficie della sfoglia.
Infornate a 200° per circa 15 minuti.
Sformate i tortini, eliminate la cartaforno e sistemateli su una teglia rivestita di altra cartaforno. Spennelate i bordi con l'uovo rimasto (ecco a cosa serviva ;)) e infornate nuovamente per altri 5 minuti.
Sfornate, servite caldi e... Buon Appetito!!!

lunedì 24 gennaio 2011

Baci Perugina home-made

Tra poco è S. Valentino e si sa, nonostante alcuni la considerino una festa consumistica e forse inutile, che tra le innamorate (eh sì, solitamente sono le donne a tenerci di più) è una festa molto celebrata. A me è sempre piaciuto festeggiarla: essendo una persona abbastanza romantica mi piaceva considerare i S.Valentino che passavano con la stessa persona quasi come una specie di "altro" anniversario... Un prodotto che per me rappresenta a pieno questa "festività" sono i Baci della Perugina; se da ragazzina qualcuno ti regalava un Bacio significava che ti voleva bene o che voleva essere il tuo fidanzatino :)) Per me, rimasta forse un po' adolescente, permane quel ricordo e mi piace regalare, ogni tanto, al mio compagno un Bacio Perugina nel ricordo di quello che significava tanti anni fa...


Qualche giorno fa, sfogliando un Cucina no problem di Febbraio 2009, ho trovato una notizia interessante: la direttrice, Laura Maragliano, era andata alla Perugina e aveva provato a fare i Baci... Da qui la ricetta per i lettori!
Del procedimento indicato, e semplicissimo aggiungerei, ho cambiato qualcosa ma il risultato è garantito: sono proprio loro!!
E visto che per me febbraio è S.Valentino, è il mese degli innamorati
e di tutto ciò che gira intorno a loro non potevo scegliere altro che questa ricetta per partecipare a Un anno Ammodomio...


e al contest Hart to Hart di Cuocicucidici


Ingredienti per circa 30 baci:
  • 58g di panna fresca
  • 200g di cioccolato gianduia (io ho usato il Novi, questo, perchè non ho trovato altro)
  • 100g di granella di nocciola (io ho utilizzato le nocciole di Giffoni dop e le ho tritate con il mixer... sono un prodotto Coop e sono ottime.. ve lo assicuro!!)
  • 200g di cioccolato fondente (io ho usato il Lindt con la confezione argentata)
  • 30 nocciole spellate (sempre quelle di Giffoni...)

Tempo di preparazione
1h + tempo di "raffreddamento"

Preparazione

Mettete in un pentolino la panna e scaldatela leggermente; aggiungete il cioccolato a pezzi e fatelo sciogliere. Quando è completamente sciolto aggiungete la granella di nocciole. Preparate un foglio di cartaforno su un vassoio che poi potrete mettere in frigo e con una sac a poche formate tante palline un po' più piccole di una noce. Sistemate su ognuna di esse una nocciola. La ricetta originale, presente nel giornale, prevedeva il raffreddamento in frigo per un'ora. Ma io le avevo messe sulla placca del forno (come una scema mi ero dimenticata che dovevano andare in frigo) e allora le ho fatte raffreddare una notte a temperatura ambiente. Il giorno dopo erano perfette.
Mettete a sciogliere in un pentolino a bagnomaria 200g di cioccolato fondente tagliato molto finemente (ho provato a grattugiarlo... giuro!! Ma non ce l'ho fatta... saltava da tutte le parti ;)). Quando è perfettamente sciolto e senza grumi cominciate a immergere le palline con la nocciola una per volta: copritele bene con il cioccolato e tiratele su con due forchette. Fatele passare da una forchetta all'altra per un paio di volte in modo da sgocciolare bene i cioccolatini.
Posizionateli sulla carta forno e fateli raffreddare per almeno un paio di ore (qui sotto appena fatti).


Se vi dovesse avanzare della cioccolata (a me ne è rimasta molta perchè ne avevo sciolti 300g) fatela raffreddare fino a 32°-33°, mettetela in una sac a poche e realizzateci delle scritte o delle "grate" per decorare eventuali torte.
E Buon Appetito!!

venerdì 21 gennaio 2011

Lasagna di verza, patate, salsiccia e besciamella... la mia prima ricetta per l'MT Challenge

Una delle prime cose che faccio la mattina, dopo naturalmente quella cosa che fanno tutti :( e la colazione, è farmi un giro per la blogroll e tra le ricette nuove e vecchie dei miei amici. Qualche giorno fa, mentre leggevo il post dell'Araba, noto che con la ricetta che aveva pubblicato partecipava all'MT Challenge di Gennaio...


Incuriosita comincio a cliccare su tutti i link messi da Stefania e vengo a conoscenza di questa bellissima iniziativa... leggo il regolamento... "Mmhh la verza?? Mi piace!!! Ma deve essere proprio ad involtini?? Ah no, basta che sia sbollentata... Mmhh, ci devo pensare un po'..."
A dire la verità mi ero quasi rassegnata all'idea di saltare l'appuntamento quando, nel supermercato del quartiere, compare una pila di verze bellissime... ne compro una e torno a casa tutta contenta!!!!
Appena rientrata comincio a pensare a come cucinarla: una lasagna!!!! E da lì è cominciata l'odissea, ma non per me, per quel santo del mio compagno che quella sera ha dovuto mangiare alle 21,30 :((
Eh sì... tra un "Ci metto il cumino o il pepe bianco?" e un "Questa salsiccia mi sembra troppa!!" si è fatto un po' tardi... Il risultato però lo ha soddisfatto molto ;) Tutto è bene quello che finisce bene...


Ingredienti per 4 persone (una pirofila rotonda di 24cm di diametro):
  • 6 grandi foglie di verza
  • 300g di carne tritata di vitello
  • 3 salsicce (di circa 100g l'una)
  • 1 patata (di circa 200g)
  • 15g di olio evo
  • 1 scalogno (di circa 30g)
  • 500g di latte
  • 50g di farina
  • 50g di burro
  • 5g di parmigiano reggiano grattugiato
  • sale
  • pepe nero
  • pepe bianco
Tempo di preparazione
1 h

Preparazione
Mettete a lessare la patata con la buccia per 30 minuti.
Staccate 6 foglie grandi alla verza, sciacquatele, lessatele in abbondante acqua leggermente salata per 3-4 minuti (2 per volta) e mettetele ad asciugare su di un canovaccio pulito.
Nel frattempo preparate la besciamella sciogliendo a fuoco basso in un pentolino il burro, aggiungendoci la farina e alla fine il latte,; salate, pepate (sia con il bianco che con il nero) e fate cuocere per almeno 10 minuti (deve essere abbastanza densa).
Tritate finemente lo scalogno, fatelo soffriggere in una padella con l'olio e quando è dorato unite la carne tritata e 2 salsicce sgranate. Salate leggermente e fate cuocere per circa 10 minuti. Scolate la carne dal liquido che ha eventualmente cacciato e unitela alla besciamella (dalla quale avrete tolto 250g). Bucate con uno stuzzicadenti la salsiccia rimasta e lessatela per 20 minuti nell'acqua della verza. Trascorso questo tempo scolatela, tagliatela in 8 fettine e fatela rosolare in una padella antiaderente a fuoco basso per 10 minuti (5-6 per lato).
Quando la patata è cotta, pelatela, schiacciatela ed unitela al composto di carne e besciamella.
Mettete metà della besciamella conservata sul fondo della pirofila, sistemate uno strato di foglie di verza (ce ne vorranno circa 1 e 1/2) e metà del composto di patate, salsiccia e besciamella. Sistemate un altro strato di verza, la restante metà del composto e un altro strato di verza. Concludete con la besciamella rimasta e una spolverata di parmigiano.
Infornate a 180° in forno ventilato per 15 minuti. Fate raffreddare per almeno 10 minuti prima di tagliare e servire. Decorate la lasagna con 2 fettine di salsiccia e striscioline di verza ricavate dalle foglie avanzate e... Buon Appetito!!!

mercoledì 19 gennaio 2011

Pane simil-Altamura... un esperimento riuscito a metà

Qualche mese fa nel paesino del mio compagno, piccolo borgo delle montagne irpine, hanno aperto un negozietto di prodotti tipici; favoriti dalla vicinanza con la Basilicata e con la Puglia i proprietari riforniscono di specialità e leccornie di queste due regioni, ma anche della propria zona, il piccolo locale situato nella piazza principale del paese. E' da quando ha aperto che avevo voglia di andarci e finalmente ci sono riuscita; quando sono entrata, nonostante il locale fosse piccolino, non sapevo dove guardare tanta la roba che negli scaffali mi diceva "Comprami! Comprami!" ;)
Allora vediamo... la roba calabrese no perchè la compro in Calabria... salumi ed affettati no perchè sono deperibili.. eccole lì!!! Farina di semola di grano duro di Altamura del mulino Scalera, Peperoni cruschi di Baragiano e Formati speciali di pasta di Gragnano... ok è deciso! Faccio la scorta di queste specialità, decido di comprarne una confezione in più da portare ad un amico e pago...
Dovevate vedere il sorrisetto da ebete che avevo quando sono tornata a casa dal mio compagno ;)
Con la macchina piena di buste varie siamo tornati a Roma dove, fino ad oggi, non avevo avuto il coraggio di toccare neanche una di quelle prelibatezze per la paura di sbagliare e perdere così un prodotto tanto ricercato.
Ieri però mi sono messa in moto... complice una mail dello zioPiero (in cui mi consigliava l'utilizzo del lievito di birra per un poolish), la discussione su Gennarino e la ricetta di LaTerradiPuglia e mi sono messa ad impastare. Il risultato finale è stato più che buono; la mollica è bella morbida e fitta ma lo considero un esperimento riuscito solo a metà perchè ho sbagliato a fare il taglio :( Nonostante in qualche filmato avessi visto quello che ho praticato (un profondo taglio a croce) ne avevo in testa un altro. Sappiamo tutti però che in cucina non bisogna avere fretta ed io purtroppo ne avevo molta... Pazienza!! Ne farò un altro con il tipico taglio a cappello...
Per questa ricetta ho pensato ad un poolish breve di 6 ore con le proporzioni che danno le sorelle Simili e poi ho impastato, nella mdp. Le dosi sono quelle del sito la TerradiPuglia con una notevole riduzione sul lievito.


Vi consiglio anche la visione di questi due questo video : il primo per sulla storia del pane di Altamura qui e il secondo per la tecnica e formatura qui .... come non detto, lo hanno rimosso sigh!!


Ingredienti per una pagnotta di 850g
Per il poolish
  • 400g di semola di grano duro
  • 400g di acqua tiepida
  • 4g di lievito di birra
Per l'impasto
  • 200g di farina
  • 15g di sale
Tempo di preparazione
6h per il poolish+3h e 1/2 di lievitazione+1h di cottura

Preparazione
Ore 8
Preparate il poolish: sciogliete il lievito di birra nell'acqua tiepida e amalgamatelo alla farina. Se usate la macchina del pane inserite nel contenitore prima l'acqua (nella quale avrete precedentemente sciolto il lievito) e poi la farina. Avviate il programma impasto per 15 minuti. Lasciatelo lievitare nella ciotola per 6 ore.
La realizzazione di questo pane prende un po' di tempo; se non avete la possibilità di dedicargli tutta la giornata potete "allungare" il poolish, portandolo, ad esempio, a 10 ore; se lo fate diminuite la dose di lievito di birra a 1g.

Ore 14
Aggiungete al poolish la restante farina e amalgamate bene. Quando la farina è stata assorbita completamente aggiungete il sale. Lavorate l'impasto fino a che non avrete ottenuto una bella palla liscia.
Con la macchina del pane: aggiungete nel contenitore la farina rimanente e avviate il programma impasto. Dopo 5 minuti fermate il programma e aggiungete il sale. Riavviate il programma e fatelo lavorare per 15 minuti. Infarinate la spianatoia con della semola e impastate fino a quando non otterrete una palla liscia, morbida ma non appiccicosa.
Sistemate l'impasto in una ciotola unta con un poco di olio, praticategli un taglio a croce, coprite con pellicola e fate lievitare per 3 ore.

Ore 17,30 circa
Passate le 3 ore accendete il forno al massimo (non ventilato e nel mio caso 250°) con dentro la teglia al contrario, reimpastate l'impasto a mano per sgonfiarlo un po', fate una palla e lasciate riposare per 20 minuti.
Praticate un profondo taglio a croce con una spatola, infornate sulla placca a 250° per 20 minuti e un pentolino di acqua sul fondo; sucessivamente abbassate la temperatura a 220° e cuocete per altri 20 minuti; cuocete gli ultimi 20 minuti a 180° a forno ventilato in fessura.
Spegnete il forno e fate raffreddare il pane in verticale con la ventola accesa per 30 minuti.
E Buon Appetito!!!

lunedì 17 gennaio 2011

Food-blogger's day: un pomeriggio da Said

Circa un mese fa ho ricevuto su Facebook l'invito per un evento, che si sarebbe svolto il 15 gennaio 2011, chiamato Food-blogger's Day; era stato "pensato" da Queen e doveva diffondersi per il web attraverso il più vecchio sistema del mondo, il "passaparola".
Purtroppo le vacanze di Natale non ci hanno aiutato molto, ma noi, imperterrite ci siamo incaponite e, pur essendo solo tre, abbiamo confermato la presenza. La scelta del luogo è ricaduta su Said: l'antica fabbrica di cioccolato, situata nel quartiere San Lorenzo a Roma, ci è sembrata il posto ideale per incontrarci.
Mentre mi preparavo sul percorso da "affrontare" tra metro, autobus e tram vari ricevo una telefonata: "Eliana, sono zioPiero... mi sono liberato e posso venire anch'io", "Ok zio, io non ho detto niente... facciamo una sorpresa a Queen!!".
Mentre eravamo in macchina e pensavamo a come raggiungere il 135 di via Tiburtina decidiamo di avvertire Queen e fare uno scherzo a Chiara (frequentatrice del blog dello zio): avrei detto che lo zio era mio cugino :)
Quando arriviamo da Said c'è già Queen ad aspettarci; presa dalle meraviglie di quel posto quasi non ci riconosce (forse lo scherzo sarebbe riuscito di più con lei ;))
Mentre aspettavamo Chiara abbiamo fatto un giro per i corridoi e i locali della fabbrica:

Le antiche forme per cioccolatini appesi ai muri fungono, in alcuni casi, da separè

Antica macchina per il cioccolato

Forme per le uova pasquali e per cioccolatini

Prodotti in esposizione e in vendita

Dopo il giro esplorativo ci accomodiamo su un bellissimo divano nero situato di fronte alle torte al cioccolato, ai pasticcini e che da modo di ammirare ulteriormente il posto.
Dopo qualche minuto arriva Chiara: mi presento e presento "mio cugino" ;)
Lo guarda un po' stranita ma si siede e cominciamo a chiacchierare un po' di blog; zioPiero fa finta di non sapere nulla sull'argomento e Chiara lo guarda sempre più stranita...
Parlando di blog esce il suo nome e lei lo guarda con un rapido movimento degli occhi.. mi chiedo "Lo avrà riconosciuto??!!"
Ed è quando lei afferma "Tu gli somigli molto!!" che zioPiero svela la sua identità; tra le risate di tutte noi, lei conferma il mio sospetto, lo aveva riconosciuto!!!
A quel punto ordiniamo tre cioccolate calde (peperoncino, cannella e fondente) e un assortimento di praline; le ho assaggiate tutte e tre e posso affermare che, secondo il mio gusto (ma anche secondo le altre persone presenti), la più buona era quella fondente...


Ma nonostante questo guardate un po' come è pulita la tazza della cioccolata al peperoncino dello zioPiero!!


L'incontro è durato circa tre ore e la cucina è stato l'argomento principe; quando abbiamo deciso di tornare a casa lo zioPiero si è offerto di accompagnare Queen e non vi dico che meraviglia ascoltare due romani che discutono sulle strade da prendere per raggiungere un determinato posto. Io dal sedile posteriore mi sono goduta questo simpatico siparietto fino a quando, giunti a destinazione, Queen ci ha salutati con la promessa di ripetere questa bellissima esperienza.
Naturalmente non sono andata via a mani vuote: ho comprato dei cioccolatini al limoncello e la crema di nocciole ma purtroppo i primi sono finiti prima che li potessi fotografare (ci tornerò, li ricomprerò e li fotograferò, promesso!!) e la seconda ve la proporrò in una ricetta.. quindi mi sa che dovrete aspettare ;)
Spero che il resoconto di questa giornata, per me molto bella, vi sia piaciuto e vi abbia fatto venire un po' voglia di recarvi in un posto magico quale Said.

Ps: non perdetevi il resoconto di Chiara, da oggi soprannominata Pomodoro, qui e quello di Queen qui

sabato 15 gennaio 2011

Cannelloni zucca, ricotta e salsiccia

Lo so, lo so che pensate... "ma non dovevi rientrare nei jeans??!! E allora?? Come mai cucini i cannelloni??".. A mia parziale discolpa :) il fatto che è una ricetta di qualche giorno fa, quando ancora non ci eravamo resi conto (o semplicemente non volevamo smettere di mangiare cose buone) dei chili di troppo; visto che domani è domenica questa è un buona ricetta da fare in famiglia perchè è abbastanza veloce, molto gustosa e di facile realizzazione. Ma visto che questo è un blog dove si postano solo le cose che si cucinano e si mangiano a casa mia, le dosi sono per 30 cannelloni... quando li ho fatti c'era un po' di gente a cena ;) Spero che questo non vi faccia desistere.
Cosa farete questo fine settimana???
Io oggi pomeriggio vado da Said con altre amiche food-bloggers a gustarmi una bella cioccolata calda; porterò con me la macchina fotografica e presto ci sarà un resoconto anche di questo Food-blogger's Day.
Buon appetito e buon week-end.


Ingredienti per 30 cannelloni:
Per la sfoglia (se non volete farla potete comprare la Sfogliavelo di Giovanni Rana e dividere in due le sfoglie per ogni cannellone)
  • 415g di farina 00
  • 293g di uova (5 pesate con il guscio)
  • 1 cucchiaio di olio evo
  • 1 cucchiaino di sale
Per il ripieno
  • 800g di zucca al netto dello scarto
  • 400g di salsiccia
  • 400g di ricotta vaccina
  • 100g di cipolla
  • 4 cucchiai di olio evo
  • besciamella (ottenuta con 1 litro di latte - 100g di burro -100g di farina)
  • 50g di parmigiano
  • sale e pepe
Tempo di preparazione
1 h e 1/2

Preparazione
Setacciate la farina, aggiungete il sale e sistematela a fontana sulla spianatoia; mettete al centro le uova e l'olio e mescolate con una forchetta sbattendo prima le uova e aggiungendovi pian piano la farina. Quando l'impasto comincia a diventare più sodo iniziate a lavorare con le mani. Impastate fino a quando non otterrete un impasto omogeneo. Formate una palla, avvolgetela con la pellicola e fatela riposare in frigo per mezz'ora.
Tagliate a fettine la cipolla e fatela soffriggere nell'olio fino a quando non sarà dorata; aggiungete la salsiccia sgranata e privata della pelle e fatela rosolare per 5 minuti. Aggiungete la zucca, precedentemente tagliata a dadini, salate, pepate e fate cuocere il tutto per 20 minuti. Spegnete e fate raffreddare.
Togliete la pasta dal frigo e cominciate a formare i cannelloni: stendete l'impasto fino alla tacca n°6 (Macchina per la pasta Atlas Marcato) e tagliatela in rettangoli 12cmx8cm (ogni rettangolo peserà più o meno 20g). Lessateli in acqua leggermente salata e scolateli in acqua fredda (se non volete lessarla dovrete fare una besciamella più liquida e aumentare a 30 i minuti di cottura in forno).
Aggiungete la ricotta alla zucca e amalgamate bene. Distribuite il composto sui rettangoli (più o meno 3 cucchiai -60g- a cannellone) e arrotolate. Sistemate i cannelloni ottenuti in una teglia della quale avrete coperto il fondo di besciamella. Ricoprite i cannelloni con la besciamella e con il parmigiano reggiano grattugiato.
Infornate a 180° per 20 minuti e Buon Appetito!

mercoledì 12 gennaio 2011

Bastoncini di filetto di gallinella con salsa di "pumacielli"

Passate le feste ci si sente sempre un po' appesantiti; sarà stato il cotechino dell'ultimo dell'anno o i vari pandori e panettoni ma quando si sale sulla bilancia c'è sempre un gridolino di stupore e conseguente affermazione: "Aahhhh, non mi sembrava di aver mangiato così tanto!!!" :)
Questa volta, ad essere sincera, la bilancia con me è stata clemente ma non lo sono stati assolutamente i vestiti :( Vi è mai capitato di notare che i vestiti che prima vi andavano larghi ora vi stanno stretti e la bilancia non accusa cambiamenti evidenti?? A me capita di continuo...
Noooo, non ho la bilancia guasta!!! Al mio compagno i chili in più li segna e lui sì che ne ha presi in queste vacanze... hihihi...
Allora cosa si fa??? Io ricorro al pesce e in particolare al filetto di gallinella: non mi ha mai tradita!! Leggero, gustoso e, bisogna dirlo, dà tante soddisfazioni sia a cucinarlo che a mangiarlo :)
Mi è capitato di provarlo per caso: un giorno cercavo il pesce persico ed era finito.. la signora prima di me aveva lo stesso problema e il pescivendolo riferendosi alla gallinella le ha detto "A signo' questo vene bonissimo ar sugo!!"..
Allora mi sono detta "Ma sì.. proviamolo..": non l'ho più abbandonato! Come sapore non c'è proprio paragone: molto più delicato (soprattutto se dovete cucinarlo in umido!!) e sodo del persico. Per me è la fine del mondo! Se non lo doveste trovare, si può sostituire con il persico, il pangasio o l'halibut.. naturalmente non è la stessa cosa ma è cmq buono :)


Ingredienti per 4 persone:
  • 550g di filetto di gallinella
  • 93g di pangrattato
  • 14g di aglio
  • 3g di prezzemolo
  • 2 cucchiai di olio
  • 100g di "pumacielli" (più o meno 2 al netto dello scarto)
  • 10g di zucchero
  • 70g di passata di pomodoro
  • 10g di fecola di patate
  • 70g di acqua
  • 4g di sale
Tempo di preparazione
25 min

Preparazione
Sbucciate l'aglio, tagliatelo grossolanamente e frullatelo nel mixer con il pangrattato, il prezzemolo e 3g di sale. Tagliate a bastoncini il filetto di gallinella e passatelo nel pangrattato aromatico. A questo punto avete due opzioni: 1) cuocerli nel forno a 180° per 10 minuti su un foglio di carta forno sul quale avrete steso i due cucchiai di olio con un foglio di carta da cucina oppure 2) cuocerli in padella, 5 minuti per lato, con la stessa quantità di olio. In forno si seccano un po' di più ma sono un po' più leggeri di quelli fatti in padella.
Mentre cuociono preparate la salsa frullando nel mixer i "pumacielli", la passata, la fecola, lo zucchero e 1g di sale; aggiungete l'acqua al composto e fatelo riscaldare sul fuoco per circa un minuto. Servite tiepidi e... Buon Appetito!!

lunedì 10 gennaio 2011

Tortillas e salsa di peperone rosso... in giro per la Spagna con le Verrine in Rete!


Qualche tempo fa, navigando un po' per blog di cucina, avevo trovato il concorso Verrine in rete; la proposta delle tre autrici, Claudia Castaldi - Ady Melles - Sandra Salerno, era quella di far riproporre a cuochi per passione o per lavoro (o per tutt'e due) una delle tre ricette presentate (Biscotti, mousse al pistacchio e fragole - Tortillas e salsa di peperone - Uova in camicia con peperoni).
Io appena le ho viste ho subito scelto la seconda: sicuramente il nome ha giocato un ruolo fondamentale perchè quando ho letto tortillas ho ripensato subito al Messico, Paese dove ho lasciato un pezzettino di cuore, senza considerare che in Spagna si utilizza lo stesso termine per indicare una cosa completamente diversa!
E mentre pensavo alle dosi di farina di mais da utilizzare per realizzarle e a chissà dove avevo messo il libro di Cocina mexicana acquistato durante il mio primo viaggio, mi rendo conto dell'equivoco ;)) Ah ah ah ... stavo per fare una frittata di patate con farina di mais e acqua...
Leggendo il commento dell'ideatrice della ricetta, Ady Melles, alla sua stessa creazione ("Adoro la cucina spagnola e le sue innumeroli tapas."), mi sono tornate alla mente tutte le emozioni "donatemi" dalla Spagna e dalle sue città e ho pensato di condividerle con voi: Barcellona, regalo per la laurea e primo viaggio con il mio compagno, con le sue meraviglie architettoniche e i suoi colori

La Pedrera

Casa Batlló

Il mercato de La Boquería

Parc Guell

La Sagrada Familia..

Puerto de la Cruz, a Tenerife, con il suo suggestivo vulcano e la sua Lagarto tizón sparsa per tutto il paese...

Il vulcano del Teide

Arrampicandomi... ;)

Le altre isole Canarie viste dal Teide

Guidando tra le rocce vulcaniche

El Lagarto tizón ovvero la lucertola "tizzone".. se guardate bene in questa foto ce ne sono 6 ;)

e l'Andalusia: Sivilla con le sue cattedrali, i suoi monumenti che riportano ad un passato arabo che dovrebbe farci riflettere, gli spettacoli di flamenco, il Guadalquivir che divide in due la città...

La Cattedrale di Siviglia

La città vista dalla torre della Cattedrale

Due ballerine dello spettacolo di flamenco a El Arenal

Il Guadalquivir di notte

E, last but non least, Cadice: lingua di terra spagnola nell'Oceano Atlantico e meraviglioso incrocio di culture...

L'Oceano Atlantico dal lungomare di Cadice

Il Cristo Negro nella Parroquia de Santa Cruz (Catedral Vieja)

Però (perdonate questo lungo excursus ma è stato più forte di me..) questo è un blog di cucina e mi sembra si stesse parlando di tapas!! Se andate a Cadice dovete assolutamente recarvi da La Gorda te da de comer (trad. più o meno letterale "La grassona ti da' da mangiare"); rapporto qualità-prezzo, o meglio quantità-prezzo, da paura ed era tutto buonissimo!!! Infatti sono riuscita a fotografare solo l'insegna mentre aspettavamo di entrare ;))


Mentre nel secondo posto che non si può saltare se si va a Cadice, El Aljibe, siamo riusciti a fermare le forchette giusto per il tempo di una foto veloce..

Patatas a las bravas (sopra) e Pimiento del Piquillo relleno de gambas (sotto - Peperone ripieno di gamberoni)

E con la ricetta di oggi è proprio di tapas che si parla.. questo piatto, di facile realizzazione, è veramente un trionfo di sapori. Il piccante del salamino si stempera con l'uovo e con le patate e il dolce della salsa di peperone dà un tocco delicato che inebria il palato!
Insomma, assolutamente da provare!

Dosi per 12 bicchierini o cucchiai:
  • 8 uova
  • 2 patate
  • 1 cipolla
  • 100 g di salamino piccante
  • 1 cucchiaio di olio evo
  • 1/2 mazzetto di erba cipollina
  • 1 pizzico di paprica
  • sale, pepe
  • 1 peperone
  • 2 cucchiai di olio evo
Tempo di preparazione
40min

Per la preparazione vi lascio qui alle spiegazioni dell'ideatrice della ricetta
Portate a ebollizione una grande pentola d'acqua e, dopo averle sbucciate, fate cuocere le patate per una quindicina di minuti. Nel frattempo togliete la pelle al salamino e tagliatelo a rondelle.
Lavate, asciugate e affettate la cipolla.Lavate il peperone, eliminate il picciolo, i semi e i filamenti interni e tagliatelo a listerelle. Fate soffriggere il peperone in padella con 1 cucchiaio d'olio per circa 10 minuti.
Frullate le listerelle di peperone nel mixer insieme a un cucchiaio d'olio e una presa di sale. Se occorre, aggiungete dell'acqua. Mettete da parte.
Tagliate a cubetti le patate appena cotte. Sbucciate e affettate finemente la cipolla. In un'insalatiera sbattete le uova con la paprica, salate e pepate.
In una padella con un cucchiaio d'olio, fate rosolare la cipolla, aggiungete il salamino, le patate, le uova sbattute e l'erba cipollina. Fate cuocere 3 minuti, poi girate la tortilla che dovrà essere ben cotta. Tagliate dalla tortilla dodici quadratini e adagiatene uno su ogni cucchiaio, sopra la salsa di peperone. Potete servire tiepido o freddo.

E io aggiungo... Buon Appetito!!!

giovedì 6 gennaio 2011

Stelline di polenta con melenzane a funghetto e scamorza

Buona Befana a tutteeeee! A me che sono una Befanuccia per eccellenza - soprattutto quelle mattine, quando non ho proprio voglia di alzarmi, in cui la faccia di Brontolo (che c'è sulla maglia del pigiama) esprime perfettamente il mio stato d'animo ;)) - e a tutte quelle che almeno una volta nella vita si sono sentite tali..
Eh beh, il 6 gennaio è il giorno che, solitamente, "decreta" la fine delle vacanze; ma quest'anno, dopo il Natale e il Capodanno di sabato, per fortuna oggi è giovedì e i più potranno riposarsi anche domani. Insomma un bel fine-settimana lungo.
Io oggi andrò a prendere mio cugino all'aereoporto di ritorno da Natale e Capodanno in Tanzania.. ma lui non è tipo da villaggi-vacanze e quindi ci saranno resoconti interessanti... è lo stesso che a Cuba girava e dormiva in macchina (o almeno ha avuto il coraggio di farlo fino a quando un ladro non ha tentato di aprirgliela per rubare la spesa e lui, dopo un piccolo spavento iniziale, ha cominciato a conversarci di politica e cose varie... insomma un folle ;)
Dopo avergli cucinato un bel pranzetto all'italiana e averlo portato a Termini o dovunque vorrà andare, passerò il resto di questi giorni con il mio compagno; le vacanze in famiglia sono belle ma non si riesce a stare mai da soli.
Qualcuno di voi penserà "E altrimenti che vacanze in famiglia sono?". Avete ragione, avete ragione... Prima di trascorrere questi tre giorni in tranquillità mi piacerebbe pubblicare una ricetta che potrete realizzare, cambiando gli ingredienti, anche con qualcosa che vi è avanzato dai cenoni.


Ingredienti per 16 stelline:
  • 250g di farina gialla
  • 1 litro di acqua (se la confezione della farina che avete indica una quantità diversa seguite quella)
  • 800g di melanzane al netto dello scarto (la quantità di melanzana varia a seconda della grandezza delle stelline)
  • 5 cucchiai di olio evo
  • 1 spicchio d'aglio
  • sale e pepe
  • 100g di scamorza

Tempo di preparazione
60 minuti

Preparazione
Mettete in una padella antiaderente l'olio evo con uno spicchio d'aglio; dopo averlo fatto dorare unite la melanzana tagliata a dadini, fate rosolare per 5 minuti, poi salate, coprite con un coperchio e fate cuocere per 20 circa minuti.
Nel frattempo preparate la polenta secondo le indicazioni sulla confezione: portate l'acqua a bollore, salate leggermente e versate a pioggia la farina. Mescolate con un cucchiaio di legno sempre nello stesso verso e spegnete quando comincerà a "sfiatare". Stendetela su un tagliere di legno in un rettangolo di circa 30cmx40cm e alto circa 1 cm. Fate raffreddare per circa 15 minuti.
Accendete il forno a 180° e disponete sulla placca un foglio di carta da forno.
Tagliate con un formina per biscotti a stella la polenta e sistematela sulla placca; completate con un cucchiaio e mezzo di melenzane a funghetto (alle quali avrete tolto l'aglio) e con una grattugiata di scamorza.
Cuocete per 10 minuti; sfornate quando la scamorza si sarà sciolta e leggermente dorata.
Buon Appetito e Buona Befana!

lunedì 3 gennaio 2011

Contest o Candy/GiveAway??? Mentre ci penso...Pane con lievito (pasta) madre 2... la vendetta :))

Prima di tutto Buon Anno a tutti e ben trovati!!!
Spero che questo 2011 ci riservi solo cose buone e, almeno per quanto mi riguarda, un po' più di tranquillità!! :)))
Ieri sera, dopo un viaggetto niente male (mannaggia al traffico sull'A1!!!) per tornare a Roma dopo le ferie passate un po' in Calabria e un po' in Campania, mentre cercavo di addormentarmi pensavo che tra poco più di un mese il mio piccolo blog compie un anno...
Un anno durante il quale è stato un po' trascurato, per problemi che non sto qui a raccontare (per non annoiarvi :))), forse anche "maltrattato" :(, ma anche un anno durante il quale, grazie a un po' di serenità ritrovata, è stato ripreso e coccolato...
Allora deve essere festeggiato!!!
Lo so, lo so, che con 33 34 35 38(grazie a fiammateresa, Cey, Caterina, Lory B. e chi mi sono perso per strada... Scusate!! :(() sostenitori molti penseranno "ma dove ti avvii??!!!"... ma io sono fiera di quelli che mi seguono e voglio festeggiare anche loro!!!
Allora annuncio fieramente ;)) che il 6 febbraio partirà il mio primo.... oddio!!! Contest o Candy/GiveAway??? Che dubbio atroce!!!! E su cosa sarà??? Aiutooo....
Insomma, come avrete capito, di sicuro fino ad ora c'è solo la data, il 6 febbraio, e la scadenza, il 6 marzo (giorno del mio compleanno.. eheheh)... ma mentre ci penso vi lascio con un bel filoncino di pane....

Questa seconda versione del pane che avevo postato un po' di tempo fa (lo potete trovare qui) è nata quasi per caso... in casa stava finendo il pane, c'erano i miei suoceri (e volevo fargli assaggiare questo buonissimo filoncino) e al super avevo scorto tra gli scaffali, e con mio grandissimo stupore, la manitoba 00...
Il Maestro, al Corso, ci aveva detto che la Manitoba era un'ottima farina ma che quella che si trovava in commercio era soprattutto 0... migliore di quest'ultima era la 00 ma si poteva trovare solo a livello professionale... potrete capire la mia sorpresa nel vederla tra gli scaffali di un comunissimo supermercato (l'MA se qualcuno dovesse essere interessato) :)))
Non convintissima però dell'acquisto ne ho comprato solo 1kg el'ho riposta nello stipo in attesa di qualche ricettina in cui era prevista la manitoba....
Tempo 1h e comincio a impastare per il pane... e mi accorgo che era finita la Farina 00 (sì, lo so, sono un disastro!!!:))... all'inizio mi sono un po' innervosita, poi ho ragionato e ho pensato che, visto che l'impasto prevedeva 250g di farina 00 e 250g di manitoba 0, forse non avrei combinato un danno aumentando le dosi della manitoba e sostituendola con il mio recente acquisto...
Detto, anzi pensato :)), fatto!!!
Il risultato??? Mooolto buono... Migliore del precedente... quindi se riuscite a trovare la manitoba 00 provatelo!!!!
Vi riporto solo la variazione degli ingredienti, mentre per il procedimento vi rimando all'altra ricetta perchè è praticamente lo stesso...
Alla prossima..


Ingredienti:
  • 170 gr di farina 00
  • 330 gr di farina manitoba 00
  • 300 gr di acqua tiepida
  • 100 gr di pasta madre attiva (rinfrescata e fatta lievitare a temperatura ambiente fino al raddoppio del volume, circa 4 ore)
  • 10g di sale
  • semola di grano duro rimacinata per la formatura


Ps: nel frattempo ho scoperto che si può trovare anche nei punti vendita Pewex/Pim... come dicono qui a Roma... daje!!!!
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