lunedì 25 febbraio 2013

Mini Red Velvet Cake gluten free "con ciuffetti" per l'MTC

E anche questa volta ce l'ho fatta... a fare cosa? A partecipare all'MTC.
Rinunciare il mese scorso è stato un doloreeeeeeeeeeee... c'era la pasta!! Ma proprio non ci sono riuscita...
Però questo mese dovevo fare di tutto per partecipare: ha vinto Stefaniaaaaaaaa, dopo 30 mesi di MTC e la richiesta "esplicitissima" di vincere fatta ogni volta :D!!
Questo mese con la sua ricetta, una meravigliosa Red Velvet Cake gluten free, si parla di qualcosa di molto importante: si parla di celiachia!
Altre volte ne ho parlato e, ultimamente, sempre grazie a lei...
Bisogna stare molto attenti quando si cucina per un celiaco ed essere molto scrupolosi nella scelta degli ingredienti: non basta pensare se contiene o meno glutine ma bisogna controllare che non venga prodotto in stabilimenti dove ci possa essere contaminazione... e non sempre è indicato sulle confezioni!
Per questo bisogna rifarsi alla lista dell'AIC: è estremamente importante!
Per non dimenticare niente riporto quello che scrisse Stefania per la giornata dedicata alla celiachia (27 maggio 2012):

"Premesso che la celiachia è una malattia e non un capriccio, l’unica cura possibile, ad oggi, è l’astensione dai cibi glutinosi! Dico ciò perché si capisca bene che chi è celiaco è COSTRETTO a mangiare senza glutine e non gli fa piacere, perché è molto dannoso per il suo organismo. Quindi ci sono cibi IN (permessi) e cibi OUT (vietati). La cosa più semplice da fare è preparare un menù che possa andare bene per tutti, così non vi stresserete a preparare più pietanze, con risultati, il più delle volte deludenti. Per preparare cibi che possano mangiare tutti, quindi anche i celiaci, bisogna sapere quali sono i cibi consentiti e quelli vietati. Qui troverete un elenco molto utile  (http://saporiesaporifantasie.blogspot.it/p/celiachia-for-dummies.html) Anche se l'elenco può sembrare lungo c'è un modo abbastanza semplice per capire se un cibo è senza glutine. Basta leggere attentamente le etichette! Adesso poi la normativa prevede che sia scritto a chiare lettere e, nei prodotti esteri, è sempre specificato se può contenere tracce di glutine. Infine, se un prodotto porta la spiga sbarrata sulla sua confezione è certificato dall’AIC ed è garantito per i celiaci.
REGOLE PER EVITARE CONTAMINAZIONI in casa
1. Lavare mani, superfici, utensili sporchi di farina, possibilmente in lavastoviglie e accuratamente;
2. Usare la carta forno per le teglie e tutti quegli utensili (come piastre) dove hanno cotto cibi col glutine;
3. Se volete cucinare la pasta per un celiaco, l’acqua deve essere pulita, il cucchiaio con il quale mescolate la pasta senza glutine a parte, il sale nuovo o comunque non quello contaminato dal cucchiaio “sporco” di acqua della pasta col glutine;
4. Evitare di infarinare i cibi, anche quelli degli altri, così eviterete grande fonti di stress; se proprio dovete non mettete nella stessa padella o teglia le due preparazioni;
5. se usate una griglia e avete della carne impanata, grigliate prima quella del celiaco (senza panatura) e poi tutto il resto;
6. non addensare salse, ecc. con farina. Usate la fecola per tutti e sarà più semplice!
7. non appoggiate il cibo su cibi col glutine o dove sia stato cibo col glutine. Ad esempio il pane del celiaco non mettetelo insieme a quello col glutine o nello stesso contenitore anche senza che l’altro sia presente;
8. anche per l’olio di frittura valgono le stesse regole, prima friggete il cibo senza glutine e poi tutto il resto; in ogni caso non utilizzate quello già usato in precedenza contaminato!
9. Se avete dei dubbi sulla composizione dei cibi… non usateli!

Stefania Oliveri"

Insomma... avete capito?? Questa volta più che mai si doveva partecipare, nonostante il corso di abilitazione che mi sta uccidendo, gli esami (sembra di essere ritornata.. anzi sono ritornata, alla veneranda erà di quasi 34 anni, all'università), il tirocinio a scuola e l'MTC più corto dell'anno!!! Eh sì, questo mese termina oggi.. ed io me ne sono accorta pochi giorni fa. Quindi questo mese niente improvvisazioni o personalizzazioni ma una riproduzione, infedele solo nella forma e nella decorazione, della ricetta originale. 
Per fortuna gli ingredienti li avevo già comprati e quindi ieri, approfittando dell'assenza della dolce metà, mi sono messa a impastocchiare!
Lavati tutti gli utensili in lavastoviglie, eliminati i mestoli di legno, foderati gli stampini di silicone con la carta forno e... pronti a colorare di rosso la cucina!


Visto che mi spaventava un po' gestire il "tortone", ho deciso di fare delle miniporzioni (12 in totale) ma per la decorazione "a ciuffetti" mi è servita il triplo della dose di crema di Stefania. Come frutta ho scelto delle more che avevo congelato qualche mese fa. Riporto la ricetta di Stefania cambiando solo le dosi della crema e la parte riguardante la cottura e la decorazione (che troverete in rosso).

"Red Velvet Cake
160 gr di farina di riso sottilissima tipo amido (Le Farine Magiche Lo Conte, Pedon, Rebecchi)
60 gr di fecola (Cleca, Pedon, La Dolciaria, Sma & Auchan)
30 gr di farina di tapioca (che potete sostituire con Maizena)
1/2 cucchiaino da tè di sale
8 gr cacao amaro (Venchi, Easyglut, Pedon, Olandese
110 gr burro non salato a temperatura ambiente
300 gr di zucchero
3 uova medie (io uso quelle bio codice 0, ma non è rilevante ai fini della celiachia)
1 cucchiaino da caffè di estratto vaniglia bourbon (o i semi di una bacca, ma non usate la vanillina)
240 ml di buttermilk (ma se non lo trovate, fate inacidire per 20 minuti la stessa quantità di latte con un cucchiaio di limone)
1 cucchiaio di colorante rosso (Rebecchi e Loconte)
1 cucchiaio di aceto bianco
1 cucchiaino da tè di bicarbonato di sodio
Pre-riscaldate il forno a 175°C.
In un recipiente mescolate le farine, il sale, il cacao. In un altro recipiente, sbattete il burro per 2-3 minuti, finché sarà soffice e poi aggiungete lo zucchero e sbattete per altri 3 minuti.
Aggiungete le uova, una alla volta, sbattendo 30 secondi dopo ogni aggiunta.
Mescolate il colorante al buttermilk e quindi versate poco per volta al composto di burro, alternando le polveri al buttermilk. Possibilmente iniziate e finite con la farina. Aggiungete anche la vaniglia e mescolate.
In una tazzina (capiente) mescolate il bicarbonato all’aceto bianco, facendo attenzione a versarlo subito nell'impasto (altrimenti ve lo troverete per tutta la cucina) e incorporatelo bene con una spatola.
Imburrate (attenzione! se sono in silicone conviene rivestirli con la carta forno) 24 stampini del diametro di 5 cm (devono essere a cilindro e non per muffin. Io ho usato questi della Pavoni, perfetti per l'occasione) e spolverizzate con farina di riso. Riempite gli stampini per circa 2 cm. Fate cuocere per 20/25 minuti, o finché non vedete che è cotto (con il trucchetto dello stuzzicadenti!)
Lasciate raffreddare per 10 minuti. Poi togliete dagli stampini e lasciate raffreddare, quindi fasciate nella pellicola trasparente. Fatele riposare in frigo per diverse ore (io 3 ore). In questa maniera saranno più facili da tagliare senza che si sbriciolino e sarà più semplice mettere la farcitura. Non spaventatevi se vi sembrano troppo dure, perché a temperatura ambiente torneranno morbidissime.Questa è la ricetta base, a questa si possono aggiungere infiniti sapori. Si può conservare in frigo in un contenitore ermetico e riutilizzare quando se ne ha bisogno.

Io ho farcito con la classica 
Butter cheesecream
Ingredienti:
660 gr - formaggio cremoso tipo Philadelphia (cioè una confezione grande)
360 gr - burro morbido
420 gr - zucchero a velo (Eridania, Pedon, La Dolciaria, Sma&Auchan, Cannamela, Arpa)
3 cucchiaini di scorza di limone bio grattugiata

12 more surgelate (ma fresche è meglio!)
50g di acqua
1 cucchiaino di olio evo
1 cucchiaino di amido di mais
1 cucchiaino di zucchero

Procedimento:
Sbattete bene il burro finché è cremoso. Quindi unite lo zucchero, la scorza del limone e il formaggio e sbattete per almeno 5 minuti. Se vi sembra troppo morbida, potete lasciarla riposare un po' in frigo e il burro la farà compattare di nuovo. La crema va conservata in frigo, anche se a temperatura ambiente non si scioglie.
Questa è una torta abbastanza umida che non ha bisogno di essere bagnata per essere farcita, quindi si presta splendidamente alle torte in pasta di zucchero. Ma se lo scopo vostro, non è rivestirle, potete bagnare un po' gli strati, per renderla più simile al sapore delle nostre torte. 
Tagliate le mini tortine in due parti e farcitele con uno strato di crema, mettetene una sopra l'altra, in modo da ottenere 4 strati, e con una sac a poche con bocchetta a stella (piccola) cominciate a fare tanti ciuffettini. Ricoprite tutta la torta.
In una padella antiaderente mettete l'acqua, con l'olio, lo zucchero e l'amido di mais e fate sciogliere per circa 30 secondi; unite le more e fatele insaporire con la cremina ottenuta. Mettetene una sopra ogni tortina. Conservate in frigo. 

Servitela però a temperatura ambiente, perché è molto più buona e dura anche tre giorni se la conservate in frigorifero."


Con questa ricetta, partecipo all'MTC di febbraio... ma senza tacchi, non ce l'ho proprio fatta! ;)






giovedì 14 febbraio 2013

La mia notte mi strema... Buon S.Valentino a tutti!

La mia notte mi strema. Sa bene che mi manchi e tutta la sua oscurità non basta a nascondere quest’evidenza che brilla come una lama nel buio, la mia notte vorrebbe avere ali per volare fino a te, avvolgerti nel sonno e ricondurti a me. Nel sonno mi sentiresti vicina e senza risvegliarti le tue braccia mi stringerebbero. La mia notte non porta consiglio. La mia notte pensa a te, come un sogno a occhi aperti. La mia notte si intristisce e si perde. La mia notte accentua la mia solitudine, tutte le solitudini. Il suo silenzio ascolta solo le mie voci interiori. La mia notte è lunga, lunga, lunga. La mia notte avrebbe paura che il giorno non appaia più ma allo stesso tempo la mia notte teme la sua apparizione, perché il giorno è un giorno artificiale in cui ogni ora vale il doppio e senza di te non è più veramente vissuta. La mia notte si chiede se il mio giorno somiglia alla mia notte. Cosa che spiegherebbe la mia notte, perché tempo anche il giorno. La mia notte ha voglia di vestirmi e di spingermi fuori per andare a cercare il mio uomo. Ma la mia notte sa che ciò che chiamano follia, da ogni ordine, semina-disordine, è proibito. La mia notte si chiede cosa non sia proibito. Non è proibito fare corpo con lei, questo, lo sa, ma si irrita nel vedere una carne fare corpo con lei sul filo della disperazione. Una carne non è fatta per sposare il nulla. La mia notte ti ama fin nel suo intimo, e risuona anche del mio. La mia notte si nutre di echi immaginari. Essa, può farlo. Io, fallisco. La mia notte mi osserva. Il suo sguardo è liscio e si insinua in ogni cosa. La mia notte vorrebbe che tu fossi qui per insinuarsi anche dentro di te con tenerezza. La mia notte ti aspetta....
(Lettera di Frida Kahlo a Diego Rivera)
Buon S. Valentino a tutti!

mercoledì 6 febbraio 2013

Il mio terzo blog-compleanno.. festeggiamo con filetti di salmone in crosta di broccoli e patate?

Ma che stanchezza!!!!
Eh sì, questi sono giorni un po' pienotti: ho cominciato a seguire un corso di abilitazione all'insegnamento che mi sta letteralmente sfasciando :)... lezioni tutti i giorni, compiti, esami, senza contare poi che è dall'altra parte di Roma :(
Ma non ci perdiamo d'animo e continuiamo a cucinare nei momenti liberi o in quelli in cui il cervello non è completamente spento :D... 
E poi oggi è il compleanno del mio piccolo blog ciccino.... Quindi Tanti auguri a meeeeeeeeeee!!!!!
La ricetta di oggi l'ho fatta ad una cenetta con la dolce metà; complice un bel trancio di salmone ridotto in due filetti e broccoli e patate dell'orto della suocera... slurpp!!
I broccoli attutiscono il sapore forte del salmone e le patate gli danno una croccantezza niente male.
Spero vi piaccia e buon mercoledì a tutti!


Per questo piatto i sommelier di Tavolo14 consigliano un Sauvignon e, nello specifico, il Zuc di Volpe Sauvignon 2011 di Volpe Pasini.

Ingredienti per 2 persone
  • 500g di salmone fresco ridotto a due filetti da circa 200g l'uno
  • 250g di broccoli siciliani già al netto dello scarto
  • 1 pacchetto di crackers
  • 1kg di patate tagliate a fettine sottili (4 patate da 250g)
  • sale
  • olio evo
Tempo di preparazione
1h e 1/2 circa

Preparazione
Prepariamo la crema di broccoli. Lessiamo i broccoli per circa 40 minuti, o cmq fino a quando non riusciamo ad infilzarli con una forchetta. Scoliamoli e frulliamoli nel mixer con i crackers sbriciolati, un po' di sale e un filo d'olio. Ne otterremo un composto abbastanza denso.

"Impacchettiamo" i filetti e cuociamoli. Dividiamo la crema ottenuta in due parti e con ognuna di esse rivestiamo completamente i filetti di salmone. Rivestiamo una teglia di cartaforno e spennelliamola con un po' di olio evo. Creiamo con le patate, leggermente sovrapposte tra loro, due basi della grandezza dei filetti e adagiamoceli sopra. Ricopriamo con un altro strato di patate. Irroriamo con un po' di olio e una spolverata di sale e cuociamo in forno caldo, a 200°, per circa 20/25 minuti. Sistemiano delicatamente nei piatti, servendoci di una paletta, e...

Buon Appetito!!
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