sabato 30 aprile 2011

Mezze maniche Garofalo No.32 con crema di melanzane, pachino e mozzarella... chi l'ha detto che uno studente si deve arrangiare??!!

Ma chi l'ha detto che essere studenti significhi automaticamente pranzi tristi, veloci e mal cucinati??!! Il blog di Cleare, che io ho soprannominato Pomodoro, è la prova effettiva del contrario ;)
Io sono stata sempre una studentessa atipica dal punto di vista culinario: ho sempre preferito risparmiare su vestiti e accessori vari per poter comprare qualche ingrediente in più o non fare la fame... i soldi erano quelli che erano e riuscire a farci entrare libri (o meglio fotocopie), abbonamento dell'autobus, e più tardi benzina e spese varie per la macchina, e generi vari di prima necessità non era facile.
Quando andava male si mangiava un po' più spesso pasta al tonno o pasta e fagioli (e per me non era neanche un sacrificio perchè le adoro) ma quando andava bene... andava proprio bene!!!
Quando ho letto del contest di Pomodoro, organizzato con Pasta Garofalo,


mi sono emozionata nel ripensare a quei tempi: ero una studentessa quando ho conosciuto il mio compagno, ero una studentessa quando ho conosciuto una delle mie più care amiche, ero una studentessa quando l'ho presentata a mio fratello, che qualche anno dopo l'ha sposata, ed ero una studentessa quando ho conosciuto i più cari amici che ho.
Insomma, la condizione di studentessa per me è finita relativamente da tanto tempo (anche se mentalmente da poco...) ma quei giorni sono marchiati a fuoco nel mio cuore.
Ma tornando alla cucina... dicevo che quando andava bene io cucinavo con la "c" maiuscola: usavo spesso le melanzane, solitamente con le salsiccette di cinghiale che i miei portavano da Fiuggi, ma il contest prevedeva l'utilizzo di soli 5 ingredienti quindi... Come melanzane io ho usato una qualità che non avevo mai visto e che mi ha rapita, la melanzana strigliata, ma una qualsiasi va benissimo.
Beh, ho parlato anche troppo :)... vi lascio alla ricetta.


Ingredienti per due persone

  • 160g di Mezze Maniche Garofalo No. 32
  • 300g di melanzane strigliate (o normali se non riuscite a trovarle)
  • 8 pomodori pachino
  • 250g di mozzarella
  • 30g di olio evo + 1 cucchiaio
  • 2 spicchi d'aglio
  • sale e pepe
Tempo di preparazione
10 minuti per far bollire l'acqua + 14 minuti per la cottura della pasta + 5 minuti per amalgamare = 29 minuti... facciamo 30 va' :)

Preparazione
Mettete l'acqua per la pasta. Nel frattempo tagliate a striscioline molto sottili la buccia di metà di una melanzana e il resto a cubettini. Mettete l'olio in una padella capiente, fate soffriggere leggermente l'aglio e, quando è dorato, aggiungete le melanzane. Fate dorare per 5 minuti, salate e poi aggiungete tanta acqua calda (quella della pasta è perfetta) da coprire parzialmente le melanzane. Fate cuocere a fuoco alto fino a quando l'acqua non si è completamente asciugata e le melanzane non si schiacchiano con una forchetta (a me una quindicina di minuti).
Mentre le melanzane cuociono, se l'acqua ha raggiunto l'ebollizione, calate la pasta e fatela cuocere per il tempo indicato sulla confezione (14 minuti); tagliate la mozzarella a cubetti e i pachino (precedentemente lavati) in quattro parti. Eliminate l'aglio dalle melanzane, schiacciatele con una forchetta (oppure frullatele nel mixer se lo avete :)), aggiustate di sale se necessario e completate con una spolverata di pepe.
Mettete in un padellino un cucchiaio di olio evo e, quando è caldo, aggiungete le striscioline di melanzane; fatele diventare croccanti e scolatele con una schiumaiola su un foglio di carta assorbente. Salate leggermente.
Quando è cotta scolate la pasta e unitela alla crema di melanzane, i pachino e la mozzarella; fate amalgamare bene su fuoco lento gli ingredienti. Servite calda con le striscioline croccanti.
E Buon Appetito!!!

Ps: la pasta può anche essere preparata la sera prima, conservata in frigo e poi infornata il giorno dopo a pranzo o a cena. Se si decide di procedere in questo modo fate amalgamare gli ingredienti a fuoco spento, sistemateli nella teglia o nelle cocotte e conservate tutto in frigo. Cuocete per 15 minuti a 180°.

giovedì 28 aprile 2011

E' arrivata la Primavera?! Fiore di semolino alla crema di asparagi

Mamma mia cosa ho combinato per fare questo fiore....
Che non sono romana si sa, che sono un po' distratta forse no, ma ve lo conferma il fatto che, per poter partecipare anche questo mese all'MTC avevo convinto mia madre a rifare dopo anni e anni gli gnocchi di patate... cosa c'entrano con l'MTC???? Nienteeeee!!!!! E' che io avevo letto male, capito "aglio per cipolla"... ditela come volete ma quando ieri prima di pubblicare, sono andata a rileggere le regole, mi stava venendo un colpo!!!
Oggi è stata una giornata particolarmente difficile: avevo due colloqui di lavoro da affrontare, uno la mattina e uno il pomeriggio, ai due estremi della metro A di Roma ed io venivo da un estremo della metro B... insomma per farla breve sono uscita prestissimo e tornata a casa tardissimo, ma prima.... sono passata al supermercato a comprare la semola per fare gli gnocchi... A costo di postarli alle 23:59 ce la dovevo fare... Per la prima volta, grazie a Stefania, sulla mia tavola si sono "presentati" gli gnocchi di semolino. :)
E quasi sul gong, eccoli!!


Ingredienti per un fiore da 12 petali (teglia da 28 cm - 4 persone) - il mio è da 8 perchè 4 li ho conservati ;):
Per i petali (riporto la ricetta di Arabafelice):
  • un litro di latte
  • 250 g di semolino
  • 2 tuorli
  • 20 g di burro
  • sale, noce moscata
  • 100 g di parmigiano grattugiato
Per la crema di asparagi:
  • 400g di asparagi al netto dello scarto comprese le punte (600g da pulire)
  • 750g di acqua
  • 5g di parmigiano grattugiato
  • 15g di olio
  • 11g di scalogno al netto dello scarto (15g da pulire)
  • sale e pepe
Tempo di preparazione
1h circa

Preparazione
Riporto per gli gnocchi-petali la descrizione di Arabafelice:
"Mettere in una pentola capiente il latte, il sale e una grattata di noce moscata. Portare ad ebollizione e versarvi quindi il semolino a pioggia mescolando in continuazione. Abbassare un po' il fuoco, e mescolare con forza finche' si otterra' un composto solido e compatto, che si stacchi dalla pentola.
Spegnere il fuoco e far intiepidire, quindi aggiungere i 2 tuorli, il parmigiano ed il burro. Aggiustare eventualmente di sale.
Mescolare con forza e versare il composto in una teglia coperta
(io la placca del forno) con carta forno bagnata e strizzata. Livellare con le mani bagnate fino ad appiattirlo ad uno spessore di un cm."
Mentre gli gnocchi si raffreddano preparare la crema di asparagi: mettete in una pentola l'acqua leggermente salata, portate a ebollizione e cuocete per 10 minuti gli asparagi puliti e spezzati (escluse le punte). Scolateli con la schiumaiola e metteteli da parte.
Nella stessa acqua lessate per 5 minuti le punte; trascorso questo tempo spegnete il gas e lasciatele nell'acqua.
Nel frattempo fate imbiondire lo scalogno, precedentemente tritato, con l'olio in un padellino antiaderente, unite le punte con 3 cucchiai di acqua di cottura e fate insaporire per circa 5 minuti.
Togliete le punte dal padellino e mettetele da parte.
Frullate nel mixer i tocchetti di asparagi con il parmigiano e lo scalogno, scolato dall'eventuale acqua-olio.
Con un coppapasta rettangolare (io ho utilizzato il coppapasta con stantuffo rettangolare della Guardini) ho ottenuto 12 rettangolini che ho rifilato con un coltello (con la lama bagnata) per ottenere i petali e uno stampo per biscotti rotondo per ottenere il centro.
Sistemate prima i petali e poi il centro in una teglia leggermente imburrata,  versate su ogni petalo un cucchiaio di crema e riempite il centro. Decorate con le punte di asparagi tenute da parte.
Spolverate con un po' di parmigiano e infornate a 200° in forno statico per 15 minuti e poi passate a grill per altri 5.
Servite caldi e  Buon Appetito!!!

venerdì 22 aprile 2011

La Pastiera... rivisitazione di una calabrese in cucina... non io!

Qualche giorno fa è stato il compleanno della mia sorellona (lo so, lo so, mi avevi detto di non chiamarti più così, ma sei la più grande no??!!) e non sono riuscita neanche a farle gli auguri come si deve... Fino a qualche anno fa i compleanni cercavamo di passarli sempre insieme; poi siamo un po' cresciute, lei si è sposata, ha avuto uno splendore di bimba e si è trasferita, lontano, troppo lontano.
Da quando io sono venuta a Roma le distanze si sono accorciate, la possibilità di vederci non solo alle feste comandate è più alta, ma è sempre troppo poco :(
Allora voglio festeggiare e voglio pubblicare la ricetta della sua pastiera (trovata su internet almeno un anno fa e personalizzata nelle dosi) oggi, che ci siamo ritrovate in Calabria... Tanti auguri "sorellona"!!! E tanti Auguri a tutti di Buona Pasqua... passate serenamente questi giorni!!!

Ingredienti per due pastiere di 26cm di diametro:
Per la pasta frolla
  • 500g di farina
  • 250g di zucchero
  • 200g di strutto (o burro) - edit del 5 aprile 2012 meglio burro!! Meno morbida la sfoglia ma molto più leggera
  • 3 uova - mancavanooooooo... com'è che non se ne era accorto nessuno?! :((
  • 1 bustina di lievito per dolci
  • 1 fiala di acqua di fiori di arancio (o la buccia grattugiata di un'arancia non trattata)
Per il ripieno
  • 700g di ricotta di mucca - se preferite potete sostituirla con quella di pecora
  • un barattolo di grano cotto - 580/560g Provato con tutte e due le quantità: cambia poco!
  • 250g di zucchero
  • 75g di canditi misti
  • 100g di latte
  • 30g di burro o strutto
  • una bustina di vanillina - ancora meglio i semini di una bacca
  • una fialetta di acqua di fiori di arancio (o la buccia grattugiata di un'arancia non trattata)
  • la buccia grattugiata di un limone non trattato
Tempo di preparazione
2h circa

Preparazione 
Preparate la frolla e fate riposare mezz'ora in frigorifero.
Edit del 5 aprile 2012: preparate la frolla seguendo il procedimento di Paoletta che trovate qui.
Versate in una casseruola il grano cotto, il latte, il burro e la scorza grattugiata di 1 limone; lasciate cuocere per 10 minuti a fuoco basso, mescolando spesso finchè non diventa una crema. Fate raffreddare.
Mescolate in una ciotola a parte la ricotta, lo zucchero, le uova, una bustina di vanillina e la fialetta di acqua di fiori d'arancio. Se si preferisce, si può frullare in parte l’impasto.  Dopo aver amalgamato questi ingredienti frullateli con un minipimer e aggiungete i canditi.
Amalgamate il tutto con il grano, quando si è raffreddato.
Prendete la pasta frolla e stendete l'impasto allo spessore di circa 1/2 cm con il mattarello e rivestite la teglia precedentemente imburrata e infarinata; ritagliate la parte eccedente, ristendetela e ricavatene delle strisce.
Versate il composto di ricotta nella teglia, livellatelo, decorate con strisce e ripiegate verso l'interno i bordi della pasta.
Infornate a 160 gradi per un'ora finchè la pastiera non avrà preso un colore ambrato; lasciate raffreddare e, prima di servire spolverizzate con zucchero a velo. Va servita fredda.
Una volta cucinata la pastiera, può essere conservata in frigo anche una settimana.

NB: mia sorella aveva trovato il procedimento su internet ma le dosi sono quelle, un po' cambiate, della pastiera di una cara amica di famiglia.

mercoledì 20 aprile 2011

La Colomba di Adriano ma con lm... come far quasi morire la mdp

E' da Natale che ci sto provando in tutti i modi ma niente, non ne vuole sapere di morire... Di cosa sto parlando?? Ma della Macchina del Pane!!! :)
Diciamo che speravo proprio di farla fuori con i panettoni a Natale, ma ha resistito... allora ho pensato che forse con una dose massiccia di impasto (3kg) per colombe, quelle di Adriano per intenderci, sarebbe capitolata... ma neanche questa volta!!
Uffa... allora l'impastatrice me la compro lo stesso e questa la porto a mia madre in Calabria!!!
Eh sì, era proprio per questo... chi mi conosce un po' sa che, nella maggior parte dei casi, non mi piace comprare doppioni e se ho una cosa che funziona la tengo fino a quando non si rompe... però quando mi fisso è la fine!!! Poi qualche giorno fa si ci è messa anche la mia mammina che mi ha detto "Se ti compri l'impastatrice puoi portare qui la mdp..."; non l'avesse mai detto.... 
A Pasqua scenderò la mia amata mdp, compagna di tante avventure, in Calabria e quando torno a Roma comprerò questa; non sono ancora pronta per il Kenwood e questa mi sembra un'ottima via di mezzo.
Le dosi qui riportate sono per 3kg di impasto (io 2 colombe da 1kg e 2 da 1/2kg) e la macchina ha faticato parecchio... quindi, se non dovete distribuire colombe in giro per l'Italia come dovevo fare io dimezzate e ne gioverà l'apparecchio e l'impasto. La ricetta di Adriano prevede l'utilizzo del lievito di birra che io ho sostituito con il lievito madre... in attesa di una sua versione ;).
Anche il procedimento è piuttosto elaborato e lungo ma ne vale la pena e se cominciate oggi e non vi incaponite a far lievitare a temperatura ambiente le colombe come me, ma seguite tutte le indicazioni di Adriano qui, in 3 giorni avrete delle colombe spettacolari e buonissime (io cmq vi riporto entrambe le possibilità).


Nella foto in primo piano la colomba da 1/2kg e sullo sfondo quella da 1kg; sotto la foto in sezione.

Ingredienti per 3kg di impasto (le dosi riportate sono cambiate perchè ho apportato delle piccole modifiche):
Per l'impasto
  • 1070g di farina forte (io rieper gialla) + 187g per rinfreschi lievito
  • 250g di lievito madre attivo
  • 400g di zucchero
  • 450g di burro
  • 130g di miele di acacia
  • 8 tuorli d'uovo
  • 2 uova intere
  • 100g di cioccolato bianco
  • 200g di acqua
  • 200g di arancia candita (io ho usato quelle che lo ZioPiero mi aveva gentilmente regalato... booneee!!)
  • 50g di cedro candito
  • i semi di 1 stecca di vaniglia
  • la buccia di 2 arance
  • 12g di sale
Per la glassatura e copertura (io mi sono "ispirata" a quella delle sorelle Simili)
  • 110g di albumi
  • 150g di mandorle pelate e tostate
  • 100g di zucchero
  • granella di zucchero (2 cucchiai circa per le colombe da 1kg - 1 cucchiaio circa per quelle da 1/2kg)
  • mandorle non pelate (20 circa per le colombe da 1kg - 12 circa per quelle da 1/2 kg)
  • zucchero a velo
Tempo di preparazione:
3 o 4 giorni (dipende dalla lievitazione che decidete di far fare alle vostre colombe e cmq siete ancora in tempo)

Preparazione:
1° GIORNO
Rinfresco del Lievito
ore 8: rinfrescate 25g di lievito madre con 25g di farina forte e 12g di acqua. Lasciate lievitare a temperatura ambiente per circa 4 ore.
ore 12,30: rinfrescate il lievito ottenuto (62g) con pari quantità di farina (62g) e metà quantità di acqua (31g). Lasciate lievitare a temperatura ambiente per circa 4 ore.
ore 17: rinfrescate 100g del lievito ottenuto con 100g di farina forte e 50g di acqua. Lasciate lievitare a temperatura ambiente per circa 4 ore.
ore 21,30: Primo Impasto
Ingredienti
  • 250g di lievito madre
  • 200g di acqua
  • 300g di zucchero
  • 620g di farina
  • 4 tuorli
  • 1 uovo intero
  • 300g di burro morbido
Procedimento
Fate sciogliere il lievito ottenuto con l'acqua tiepida nel cestello della macchina del pane avviando il programma impasto per 15 minuti (ricordatevi di coprire il cestello con un foglio di pellicola per eventuali schizzi). Al termine aggiungete 150g di zucchero e 200g di farina e riavviate il programma impasto per 15 minuti.
Aggiungete 1 tuorlo e avviate la macchina fino ad assorbimento (circa 3 min); aggiungete 50g di zucchero e fate assorbire (3 min); aggiungete 20g di farina e fate assorbire (3min). Ripetete questo passaggio altre due volte (in totale 3 tuorli, 150g di zucchero e 60g di farina).
Aggiungete 1 tuorlo e fate assorbire (3 min); aggiungete 180g di farina e portate a incordatura (15 min).
Aggiungete 1 uovo intero e fate assorbire (3 min); aggiungete 180g di farina e portate a incordatura (15 min).
Aggiungete infine 300g di burro morbido tagliato a cubetti e fate incordare (a me 15 min circa).
ore 23,30: sistemate l'impasto ottenuto in una ciotola unta di burro, coprite con la pellicola e fate lievitare per tutta la notte. L'impasto dovrà triplicare.

2° GIORNO
ore 10,30: se l'impasto è triplicato potete procedere con il secondo impasto altrimenti, come ho dovuto fare io perchè non si era mosso di quasi un millimetro :(, accendete il forno ventilato a 50° e sistemate la ciotola sullo sportello aperto (sopra un sottopentola). Ogni 10 minuti circa girate la ciotola. A me ci sono volute circa 2 ore per farlo triplicare ma alla fine ce l'ho fatta!!! Vi riporto quindi la mia "tabella di marcia".
ore 12,30: Secondo Impasto
Ingredienti
  • 100g di zucchero
  • 130g di miele di acacia
  • 450g di farina forte
  • 4 tuorli
  • 1 uovo intero
  • 100g di cioccolato bianco
  • 12g di sale
  • la buccia di due arance
  • i semini di una bacca di vaniglia
  • 150g di burro morbido
  • 200g di arance candite
  • 50g di cedro candito
Procedimento
Pelate le arance facendo attenzione a non tagliare insieme alla buccia la parte bianca, unitele allo zucchero nel mixer e frullate per circa 15 secondi.
Mettete l'impasto triplicato nel cestello della macchina del pane, aggiungete 1 tuorlo e fate assorbire (3 min circa); aggiungete metà dello zucchero all'arancia ottenuto e fate assorbire (3 min); aggiungete 30g di miele e fate assorbire (3 min); aggiungete 20g di farina e fate assorbire (3 min). Ripetete 1 volta questo procedimento.
Aggiungete 1 tuorlo e fate assorbire (3 min); aggiungete 30g di miele e fate assorbire (3 min); aggiungete 20g di farina e fate assorbire (3 min).
Aggiungete 1 tuorlo e fate assorbire (3 min); aggiungete 40g di miele e fate assorbire (3 min); aggiungete 180g di farina e portate a incordatura (15 min).
Aggiungete 1 uovo intero e fate assorbire (3 min); aggiungete 210g di farina e portate a incordatura (15 min).
Mentre impasta, preparate l'emulsione di cioccolato bianco: fate sciogliere a bagnomaria 100g di cioccolato bianco con 12 g di sale (mamma cosa mi c'è voluto per non assaggiarla ;)) e, quando la macchina ha terminato di incordare, riavviate il programma impasto e colate lentamente l'emulsione all'interno del cestello. Fate impastare per 15 minuti.
Al termine aggiungete i semini di vaniglia e fate assorbire (5 min).
Unite 150g di burro morbido a pezzetti e fate incordare (15 min).
A questo punto, se avete fatto la dose intera di impasto, è probabile che si sia diviso in due parti e abbia cominciato a ruotare intorno alle pale (se lo dovesse fare prima ogni volta che succede capovolgete l'impasto, amalgamatelo un po' con le mani e riavviate il programma impasto). Per risolvere il problema togliete una metà dell'impasto e mettetela da parte, aggiungete nel cestello metà dei canditi tagliati a pezzetti e infarinate e riavviate il programma impasto per 15 minuti. Fate lo stesso con la seconda metà. In questo modo si otterrà un'incordatura perfetta.
ore 15: fate riposare l'impasto ottenuto per un'ora.
ore 16: dividiamo l'impasto in 3 parti ognuna da 1kg, dividiamo ulteriormente una di queste a metà (per 2 colombe da 1kg e 2 da 1/2 kg).
Dividiamo le parti ottenute in due (ne otterremo otto), diamo le pieghe del tipo 2 a 4 pezzi senza stringere troppo, allunghiamo delicatamente e sistemiamo all'interno dello stampo per formare il corpo. Dividiamo le 4 parti rimaste a metà, diamo le pieghe del tipo 2 senza stringere troppo e posizioniamole ai lati dell'impasto per formare le ali.
ore 16,30: a questo punto avete due strade:
  1. Lievitazione naturale fino al raddoppio dell'impasto e al riempimento quasi totale dello stampo. Io ho optato per questa e le mie colombe hanno lievitato circa 40 ore prima di poter essere cotte (naturalmente dipende dal calore in casa, dalla forza del lievito e da tante altre variabili, quindi è soggettivo il tempo di lievitazione).
  2. Lievitazione forzata, come indica Adriano, a 30°-35° fino al raddoppio. Credo, in questo caso, che 3 ore basterebbero ma anche qui ci sono tante di quelle variabili che dare un tempo preciso sarebbe assurdo.
3° o 4° GIORNO
Glassatura, Copertura e Cottura
Tritate grossolanamente 150g di mandorle pelate nel mixer, sbattete leggermente 100g di albumi con 150g di zucchero e aggiungeteci il trito di mandorle.
Distribuite con una sac a poche con beccuccio piatto la glassa sulle colombe (io l'ho messa subito prima di essere infornate per dare la possibilità di continuare la lievitazione a quelle che "aspettavano" di essere cotte) e, se necessario, aiutatevi con un pennello in silicone. Aggiungete la granella, lo zucchero a velo e le mandorle non pelate.
Infornate a 180° in forno statico per 30 min, coprite con alluminio e continuate la cottura per altri 30 min (colombe da 1kg) o 20 minuti (colombe da 1/2 kg).
Buon Appetito!!

lunedì 18 aprile 2011

Il mio primo Uovo di Pasqua... tutorial per farlo da soli in casa

Lo so, lo so, qualcuno di voi penserà "Ma questa che si è messa in testa??" e avrebbe anche ragione :), ma mi sono guardata un po' in giro (sui vari blog, ma magari non ho cercato bene) e pochi spiegano come fare l'uovo di Pasqua in casa. L'idea mi è venuta dopo aver visto lo stampo in policarbonato in un negozio vicino casa e le spiegazioni sul numero di Aprile di Sale e Pepe. Non è che l'articolo fosse particolarmente esauriente (anzi ad essere totalmente sincera in alcune indicazioni è anche un po' impreciso) ma è stato un valido aiuto. La tecnica utilizzata per il temperaggio, non disponendo di un piano in marmo, è quella detta per "inseminazione"; è necessario il termometro. Allora siete pronti???


Per un uovo da 400g (stampo in policarbonato da 218):
  • 210g+210g di cioccolato fondente, il solito
  • 100g di preparato per ghiacchia reale della Decora (se non la trovate potete farla con 100g di zucchero a velo e 2-3 cucchiaini di acqua)
  • coloranti alimentari in gel della Decora
  • Diavolini
  • 2 cucchiai di acqua calda
Tempo di preparazione:
1 giorno

Preparazione
Pesate i 2/3 di cioccolato fondente necessario a realizzare la prima metà dell'uovo  (140g) e grattugiatelo con una grattugia o nel mixer (se utilizzate quest'ultimo fate attenzione a non tritare continuatamente ma a pulsazioni, altrimenti il cioccolato diventa un pezzo unico).

Sciogliete 1/3 del cioccolato (70g) nel microonde fino a raggiungere la temperatura di 45°-50°.

Unite il cioccolato fuso a quello grattugiato e mescolate con una spatola fino ad arrivare alla temperatura di 30°-32°. Se il cioccolato si dovesse rapprendere troppo, nel momento in cui li unite, rimettete per una decina di secondi tutto il composto nel microonde, poi mescolate fino a quando non raggiungete la temperatura desiderata.


Raggiunta la temperatura desiderata, versate tutto il contenuto della ciotola nello stampo e fatelo roteare in modo da coprirlo tutto... non vi preoccupate se esce un po' dai bordi, anzi è necessario che sia ricoperto tutto.


Con un gesto deciso capovolgete lo stampo e mettetelo a "scolare" su una grata, posizionata precedentemente su un foglio di cartaforno.


Lasciate l'uovo ad asciugare fino a quando il ciocciolato all'interno non si è rappreso, girate lo stampo e con un coltellino livellate e rifinite i bordi eliminando il cioccolato in eccesso.


Capovolgete nuovamente l'uovo e lasciatelo asciugare fino a quando non si è staccato del tutto dallo stampo in policarbonato; nella foto qui sotto potete cominciare a vedere quando si comincia a staccare.


Quando è staccato del tutto, capovolgete nuovamente lo stampo e sollevate dai lati l'uovo; ricordate di utilizzare dei guanti in lattice per uso alimentare precedentemente lavati, altrimenti l'uovo si macchierà. Conservatelo e procedete alla formatura della seconda metà.
Alla fine otterrete due metà come queste.


(Vedete la mia bella impronta digitale sulla metà inferiore?? :) Non avevo usato i guanti :( Però l'uovo è venuto bello lucido.. si possono vedere riflessi anche i quadri del mio soggiorno.. eh eh eh)

Posizionate all'interno di una metà la sorpresa, intiepidite una padella o una teglia antiaderente, fate sciogliere il bordo della metà senza sorpresa poggiandola delicatamente sulla padella tiepida e fate aderire le due parti. Esercitate una leggera pressione per circa 30 secondi e poi posizionate l'uovo sulla base. Ricordatevi di utilizzare sempre i guanti in lattice.


Fate sciogliere a bagnomaria il cioccolato avanzato dalle "scolature" delle due metà (a me erano circa 100g) e aggiungeteci un cucchiaio di acqua calda per volta; all'inizio il cioccolato si rapprenderà ma poi comincerà a sciogliersi nuovamente. Dovrete ottenere un composto cremoso ma denso. Riempite una sac a poche con una bocchetta a stella e decorate a vostro piacimento l'attaccatura delle due metà.


Preparate la ghiaccia secondo le istruzioni delle Decora e coloratela secondo i vostri gusti. Io ne ho lasciato metà bianca e l'altra metà l'ho fatta rosa. decorate l'uovo utilizzando una sac a poche con foro sottile. Qui potete liberare la vostra fantasia e creatività :) E l'uovo è pronto!!
Ad essere totalmente sincera io non mi sono impegnata molto, avevo un po' di fretta perchè lo volevo far trovare pronto alla mia dolce metà per quando sarebbe tornato da lavoro :( devo dire però che gli è piaciuto molto...

Spero in qualche modo di esservi stata di aiuto e Buon Appetito!!!

Con questa "ricetta" partecipo al contest che Imma, di Dolci a gogo, ha organizzato con alCioccolato: "UovOn-Line - Una Pasqua alCioccolato"


sabato 16 aprile 2011

Via ai voti!!!

Con un "attivo" di 79 ricette, ieri alle 23.59 è terminato il mio contest!!
Ieri ho chiuso questa esperienza con una bella ricettina di broccoli, ma oggi il dovere mi chiama a dare il via alle votazioni per la ricetta più amata dal "pubblico" :)
Avete più di un mese di tempo per votare e farvi votare, quindi fino al 16319 maggio, e il 17 1 giugno ci sarà la proclamazione dei tre vincitori, la "rivelazione" dei premi e la "pubblicazione" del pdf...
Un abbraccio e un in bocca al lupo a tutti!!!
 



venerdì 15 aprile 2011

Tortini di filetto di gallinella e broccolo romanesco allo zenzero

Oggi è l'ultimo giorno del mio contest!!
E' stata un'esperienza bellissima (che presto rifarò... quindi preparatevi!) e mi ha dato la possibilità di conoscere delle persone meravigliose che spero di poter "frequentare" anche al di là di questo breve spaccato della blog-sfera.. Grazie a tutti!!
E oggi cosa potevo fare se non chiudere questa parentesi ludico/agonistica con una ricetta di broccoli??!!
Il piatto che vi presento è stato pensato, realizzato e "magnato" per il contest di Federica, "zzzZzzz...zenzer(i)AMO?", con tre ingredienti che io utilizzo tantissimo nella mia cucina: filetto di gallinella, broccoli e zenzero.


Ingredienti per 2 tortini di 9cm di diametro:
  • 300g di filetto di gallinella
  • 300g di broccolo romanesco al netto dello scarto
  • 10g di zenzero fresco grattugiato
  • 135g di panna da cucina Chef
  • 1 spicchio di aglio
  • 30g di olio
  • sale e pepe
Tempo di preparazione
35-40 min

Preparazione
Pulite il broccolo romanesco, dividetelo in cimette e tagliate a pezzettini abbastanza regolari il filetto di gallinella. Portate a ebollizione in una pentola capiente abbondante acqua leggermente salata e cuoceteci le cimette per circa 10 minuti.
Nel frattempo fate dorare uno spicchio d'aglio nell'olio, aggiungete la gallinella, lo zenzero, salate, pepate e fate cuocere per 5 minuti; trascorso questo tempo aggiungete la panna e fate cuocere per altri 5 minuti.
Scolate le cimette con una schiumaiola, frullatene 125g con 50g di acqua di cottura, conservatene un paio per decorare i tortini e aggiungete le rimanenti alla gallinella. Fate insaporire per circa 5 minuti, spegnete e fate raffreddare per altri 5.
Disponete sul fondo del piatto metà della crema di broccoli ottenuta (alla quale avrete aggiunto sale e pepe al gusto), sistemate il coppapasta al centro e riempitelo con la metà di broccoli, gallinella e zenzero. Premete leggermente con le mani, attendete 2-3 minuti e sformate. Fate la stessa cosa per il secondo tortino e decorate con le cimette di broccolo conservate.
E Buon Appetito!!!

Ps: Se non si era capito, con questa ricetta partecipo al contest di Federica, "zzzZzzz...zenzer(i)AMO?"


E al concorso di Panna Chef e Alice.tv "Con Chef in cucina il vero Chef sei tu"

mercoledì 13 aprile 2011

Un po' di Francia e un po' di Spagna per un ritorno desiderato... Caramelline di sfoglia al camembert e marmellata ai frutti di bosco Rigoni di Asiago

Finalmente ce l'abbiamo fatta!
Il mio papà lunedì scorso è tornato a casa e adesso lo aspetta una lunga e difficile convalescenza e riabilitazione, ma almeno il peggio è passato. Sono stati momenti veramente difficili ma alla fine ce l'abbiamo fatta. A proposito, di nuovo grazie a tutti quelli che mi sono stati vicini :)
Io domenica sera sono tornata a Roma... al di là del dovermi riabituare alla vita di qui, dopo 19 giorni passati in un paesino della costa tirrenica calabrese, ho dovuto riprendere possesso della mia cucina: là non era possibile sfiziarsi particolarmente, anche perchè era proprio la situazione che non te lo permetteva, e quindi non vi dico :)
Ieri per fare una semplice ciambella all'arancia sembrava che in cucina fosse scoppiata una bomba ;) Almeno la ciambella era buona...
Lunedì, mentre riprendevo possesso anche delle mie lunghissime navigate per i food-blog, mi sono imbattuta nel contest di Come si fa..., "Marmellata... che passione!", organizzato in collaborazione con Rigoni di Asiago.
Mio padre ha sempre adorato i prodotti di questa azienda ed io li ricordo sempre presenti nella nostra cucina, quindi perchè non ritornare a pubblicare con una ricetta che alla fine un po' lo riguarda?!
Beh, lui mangiava la loro marmellata sulle fette biscottate e non ha mai voluto utilizzarla neanche per un dolce, diceva che era troppo buona e si doveva gustare così :), ma io invece ho voluto pensarla in un piatto salato.
La ricetta che propongo è una rivisitazione del celebre Camembert fritto con salsa di mirtilli rossi della cucina francese; io però l'ho mangiato a Tenerife e quindi per me sa anche un po' di Spagna. 



Ingredienti per 8 caramelline:
  • 1 rotolo di pastasfoglia rettangolare di 36cmx26cm
  • 120g di camembert o brie diviso in 8 rettangolini da 15g l'uno
  • 100g di marmellata ai frutti di bosco Rigoni di Asiago
  • 1 uovo per spennellare
  • qualche stelo di erba cipollina
Tempo di preparazione
20 min

Preparazione
Srotolate la pastasfoglia ed ottenete dei rettangolini di 9cmx13cm. Spalmateci al centro un cucchiaino di marmellata e sistemateci sopra un rettangolino di formaggio.


Chiudete come una brochure (inumidendo leggermente la pastasfoglia) e sigillate bene i lati (altrimenti formaggio e marmellata potrebbere fuoriuscire durante la cottura).
Spennellate con l'uovo e disponetele in una teglia ricoperta di carta forno.


Cuocete a 200° in forno ventilato per 10 minuti. 
Nel frattempo scottate per 20 secondi in acqua bollente 16 fili di erba cipollina, scolateli e fateli raffreddare; sfornate le caramelline, arrotolate l'erba cipollina intorno alle due estremità, fate raffreddare per 5 minuti e servite tiepide.
E Buon Appetito!!

Con questa ricetta partecipo al contest di Come si fa..., "Marmellata... che passione!"


venerdì 1 aprile 2011

Non e' un pesce d'Aprile... :)

Ieri si doveva concludere il mio primo contest ma, in seguito ai recenti avvenimenti familiari, ho deciso di spostare la scadenza al 15 Aprile. Mi dispiaceva non dedicargli il tempo che meritava...
Grazie a tutti quelli che mi sono stati vicini e anche a quelli che lo hanno fatto con il pensiero e non con le parole.
Un abbraccio a tutti
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