mercoledì 21 febbraio 2018

Mini spiedini di salmone affumicato al ciliegio e pepe rosa con ananas per l'MTC n.70


Questo mese è particolare.
Sono a mille. Nonostante un brutto raffreddore, quasi una mini-influenza (rettifico.... una super-influenza), mi abbia colpito in questi giorni e mi venga più semplice prediligere piatti caldi e brodosi, ho voglia di fare 400 miliardi di cose. Il problema è che in questi momenti si corre il rischio di prendere impegni che poi non si riescono a portare a termine, presi dalla foga del "questo mese faccio tutto io!!!" (detto con uno sguardo alla Shining, e intendo quello famoso della locandina).
Per ovviare al problema, appena ho un momento libero comincio a scrivere. A buttare giù idee. Che poi a correggere non ci si mette niente... o quasi ;). Quindi scrivo, scrivo, scrivo in attesa di quel momento di stanca che sempre arriva.
L'euforia, che mi ha colpita da un paio di giorni a questa parte, è scemata solo ieri sera. Ma oggi di nuovo con il vento in poppa e quindi ne approfitto.
Argomento principe la tecnica indicata da Greta per l'MTC di questo mese: l'affumicatura. E mentre cercavo di capire come far partire l'affumicatura del Pulled Pork, altre idee prendevano forma nella mia mente. Piano piano una si è delineata con chiarezza.
Qualche anno fa mia cognata preparò come antipasto di una cena di Natale degli spiedini salmone e ananas. Aveva trovato la ricetta su internet e decise di prepararli per la Vigilia. La cosa mi sorprese particolarmente perchè non avevo mai pensato di abbinare un pesce che adoro che un frutto che non amo particolarmente (direi che non mi piace per niente).
Decisi però di assaggiare. Buonissimi. Stranamente è quella la ricetta che mi è venuta in mente per la sfida dell'MTC di questo mese. Dopo la carne, il pesce. Quale pesce? Il salmone (non potrebbe essere altrimenti). Affumicato? sì. con legno di ciliegio e con un'aggiunta di pepe rosa. Servito con ananas.
Quindi prima di tutto vado dal mio spacciatore di chips di legno. Cerco il ciliegio ma non lo trovo. Ce n'era solo un saccone enorme... Sento una voce. "Signora, ha bisogno di aiuto?". 
Dopo due minuti esco con un saccone di chunks... cosa sono? Eccole qui.
A parte aver capito che sarebbero capaci di vendermi del ghiaccio al Polo Nord, ma quello che mi aveva convinto era un'immagine di me che affettavo Chunks per ottenere chips di legno. Non chiedetetemi come. Nella mia mente malata vedevo solo il risultato finale.
Non vi dico le risate che si è fatto il bradipo di casa quando mi ha visto fare ritorno con i ciocchetti di legno.
Quindi dopo questa mia proiezione collodiana, mi ritrovavo con un'idea e dei pezzi di legno troppo grandi per essere usati in una pentola.
Decido comunque di procedere.
Apro il saccone e...
I pezzi di legno sono veramente troppo grandi. Provo ad "affettarli" ma niente. Allora procedo con una ricerca matta e disperatissima (non me ne voglia Leopardi ma so solo io quanto desiderassi trovare qualcosa che somigliasse anche vagamente alle chips della prima affumicatura) e trovo dei pezzettini di legna e dei pezzi di corteccia.
Decido comunque di procedere.
Taglio i pezzettini di corteccia, spezzo i pezzi di legno e, dopo un ammollo di 6 ore, sistemo tutto in un cartoccio insieme al pepe rosa (portato dalla mia mamma direttamente dalle Barbados) e faccio partire l'affumicatura in pentola.

E da qui il paradiso. No, non sto esagerando. Io amo il salmone. Ho scoperto che affumicato al ciliegio lo amo ancora di più.
Ma andiamo per ordine.
La ricetta è molto semplice e molto veloce.... dovevo controbilanciare con le 2000 ore del Pulled Pork :).

Dosi per 2 persone (5 mini-spiedini a testa)
  • 180g di filetto di salmone
  • 2 fette di ananas fresco (alte circa 1,5cm)
  • pepe rosa (1 cucchiaino circa)
  • 2 cucchiai di olio extravergine di oliva
  • sale
Tempo di preparazione
6 ore per "l'ammollo" del legno (nel mio caso corteccia e legnetti di ciliegio)
10+30 minuti per l'affumicatura
4 minuti per la rosolatura

Procedimento
Prepariamo il legno. Mettiamo in ammollo 2/3 manciate di legnetti di ciliegio in una ciotolina d'acqua.
Affumichiamo. In una pentola alta d'acciaio sistemiamo un cartoccio di stagnola con i pezzetti di legno e il pepe rosa. Chiudiamo con un coperchio e facciamo partire l'affumicatura.
Quando comincia a crearsi un filino di fumo, facciamo riempire la pentola e sistemiamo in un cestello per la cottura a vapore il salmone, al quale avremo tolto la pelle. Togliamo dal fornello.
Chiudiamo con un coperchio e sigilliamo con qualche canovaccio. Lasciamo affumicare per 30 minuti.
Prepariamo l'ananas. Tagliamo l'ananas a cubetti di circa 2cm x 2cm. Prepariamo una specie di emulsione con 1 cucchiaio di olio, qualche grano di pepe rosa e un pizzico di sale.
Prepariamo gli spiedini. Ungiamo una padella con un cucchiaio d'olio e facciamola riscaldare. Tagliamo il salmone a cubetti, se possibile della stessa grandezza dell'ananas, e facciamolo rosolare in padella un minuto per lato insieme ai cubetti di frutta. Saliamo leggermente e condiamo con l'olio con sale e pepe rosa. Sistemiamo un cubetto di salmone sopra un cubetto di ananas e serviamo.

Vi assicuro che il salmone affumicato è spettacolare e l'ananas perde con la cottura un po' della sua acidità ma ne mantiene quel "tot" necessario a far sentire un po' meno il grasso del salmone.
Il salmone dopo l'affumicatura è praticamente cotto ma è necessario rosolarlo un pochino per asciugare e "colorare" il filetto dopo la cottura a vapore.
Di nuovo GRAZIE mille Greta.

Con questa ricetta, per quanto mi riguarda da rifare, partecipo all'MTC di questo mese

martedì 13 febbraio 2018

Pulled pork (affumicato al faggio) buns con coleslow e salsa barbecue fatta in casa


No, vabbè.
Che ve lo dico a fa'...
Una cosa da leccarsi le dita. Un profumino da pub (ma di quelli dove si cucina bene) per tutta casa, un piatto che non pensavo di poter realizzare così.
Ma andiamo per ordine.
La vincitrice di questo mese dell'MTC, Greta, dopo aver vinto con un super-piatto la sfida alcolica di Giulia ha scelto, come tema della sfida,  l'affumicatura casalinga.
Ad una prima lettura del regolamento, ma intendo lettura molto veloce, mi ero già gasata. Ero andata dal bradipo di casa, che in questo casa bradipo non è, e avevo subito chiesto il suo aiuto. Da circa un annetto siamo praticamente Barbecue Addicted e stiamo sperimentando l'affumicatura, in modo molto semplice naturalmente, quando riusciamo a dedicarci un po' a quel meraviglioso oggetto sul balcone.
Già lo stavo portando verso il lato oscuro dell'MTC (anche se lui direbbe che c'è già passato, viste tutte le volte che ha cucinato con me :)) quando da una lettura seria (e non solo del regolamento ma anche delle ricette ahahahah) mi sono accorta che il carbone non c'entrava per niente. Qui si affumicava in casa.
Una leggera sensazione di inadeguatezza mi ha attraversato. Panico. 
Il bradipo mi ha rassicurata e mi ha detto "rileggi bene tutto, altrimenti fai come la volta scorsa che pubblichi l'unico cocktail proibito dell'MTC". In effetti aveva ragione e dopo capirete anche perchè. Il mese scorso, causa compiti da correggere, interrogazioni e scrutini vari, ero riuscita a seguire veramente poco la sfida e mi ero persa il commento sul Mojito.Vabbè, ma questa è un'altra storia. Sto divagando.
Ho cominciato a leggere tutto quello che è stato pubblicato sul sito dell'MTC e sulla ricetta che avevo in mente.
Mi ero praticamente fissata con il Pulled pork. Era la prima volta che lo facevo; non avevamo provato mai nemmeno con il barbecue... ancora troppo inesperti per mantenere la temperatura costante per 9 ore. Poteva essere una buona occasione per provare nel forno?
Io convinta di poter affumicare solo con il legno e al massimo qualche erba aromatica, stavo scoprendo che esistevano altre forme... riso, tea, bucce di agrumi. Greta mi aveva aperto un mondo sull'affumicatura in generale e su quella casalinga in particolare.
Alessandra aveva consigliato di partire con qualcosa di noto. Come primo esperimento quindi ho cercato qualcosa che conoscessi un po' di più. Ho optato quindi per la carne, per un bel rub testato (il Serial Rub #18 di Gianfranco Lo Cascio) e per dei panini già provati in passato.
Di nuovo, d'altra parte, avevo giò un sacco di cose da fare. In primis l'affumicatura in forno e poi una nuova ricetta di ketchup e di salsa barbecue e la coleslaw.
Dire che ho cucinato dalle 13 alle 21:15 credo che sia inutile ;). Ma non spaventatevi. Con una mano un po' più allenata e un po' più di organizzazione si possono ridurre di molto i tempi.
E comunque anche se dovessero restare 8 ore di lavoro, ne varrebbe comunque la pena.
Adesso basta chiacchiere e passiamo alla ricetta.
Prima di tutto bisogna trovare la spalla di maiale. Non tutti i macellai ce l'hanno. Io paradossalmente l'ho trovata al Conad dove un simpaticissimo macellaio, appena ho chiesto di quel pezzo così strano da trovare, mi ha detto "Pulled pork?". Grande.
Poi preparate del ghiaccio, almeno 18 cubetti (serviranno per il vapore) e armatevi di tanta pazienza ;D.
Una delle cose che mi preoccupava di più era l'assenza di marinatura o meglio, il fatto che io non avessi fatto marinare il pezzo. Leggendo in rete della preparazione di questo piatto in forno, partivano tutti (togliendo Laurel Evans che ne aveva preparato una versione furba),  dalla marinatura, Bressanini in primis. Io non ne ero sicura. Il rub mi sembrava già abbastanza importante e poi io avevo pensato di risolvere il problema della "secchezza" della carne con il suggerimento di Greta dell'acqua e ghiaccio in forno durante la cottura. E così è stato.
Per l'affumicatura ero tranquilla. Ma non avevo fatto i conti con la mia tontaggine. Leggendo le istruzioni dell'affumicatura in forno avevo capito di accendere il forno e impostarlo sulla temperatura massima per 12-15 minuti con le chips di legno che avrebbero dovuto cominciare a fare fumo. Naturalmente di fumo non ne usciva. Ho pensato "forse nel mio forno serve più tempo". Ho aspettato un altro po' e niente, solo un leggero sentore al naso. Ma di tempo non ne avevo più e quindi ho inserito la carne e cominciato la cottura low and slow.
Visto che la cosa mi puzzava (anzi non puzzava proprio ahahaah... vabbè ridiamoci su) ho subito chiesto a Greta. Praticamente non avevo capito nulla. Le chips di legno dovevano essere inserite in forno quando raggiungeva la temperatura massima e tenute al suo interno per 12-15 minuti. A questo punto quando cominciavano a produrre fumo si poteva abbassare la temperatura e procedere con la cottura della carne.
Cosa fare? Avevo perso tre ore di "fumo". Allora ho pensato di far partire il fumo con l'altra tecnica indicata da Greta, quella in pentola. Ho preso le chips, le ho messe in una pentola con il cartoccio di stagnola sotto e fatto partire l'affumicatura. A questo punto le ho spostate in forno, dove hanno continuato a produrre fumo, anche se molto delicatamente.
Ok, adesso la smetto di parlare.

Tempi di preparazione (metto i tempi separati per poter eventualmente dividere le varie attività)_

6/8 ore prima mettere in ammollo le chips di legno scelte (io 3 manciate di chips di faggio)

8 ore per la cottura della carne

3 ore per la preparazione dei panini

1 ora per la preparazione del Ketchup

 per la preparazione della salsa barbecue

1/2 ora per la preparazione della coleslaw (insalata di cavolo americana)

Ingredienti
Per il pulled pork
  • una spalla di maiale di circa 2kg-2,5kg (la mia era 2,1kg)
  • 2 cucchiaini di senape in crema
Per il Serial Rub #18 (io non ho messo i 5g di anice stellato previsti dalla ricetta originale)
  • 120g di paprika dolce
  • 50g di sale fino
  • 10g di zucchero di canna grezzo
  • 20g di aglio in polvere
  • 15g di cipolla in polvere
  • 5g di pepe bianco
  • 6g di pepe nero
  • 5g di origano
  • 6g di semi di finocchio
Per 9 panini da circa 110g (ricetta di Menù Turistico)
  • 500g di farina 0
  • 200g di acqua
  • 1 uovo
  • 55g di zucchero
  • 7g di sale
  • 30g di burro
  • 10g di lievito di birra fresco
  • latte e semi di sesamo 
Per la coleslaw (ricetta di Gianfranco Lo Cascio)
  • 100g di cavolo cappuccio
  • 25g di carote
  • 25g di mela Granny Smith
  • 25g di radizzhio
  • 50g di insalata iceberg
  • 15g di cipollotto 
  • 15g di prezzemolo (io l'ho dimenticato... e dire che lo avevo anche comprato per questo  motivo)
Per il dressing (ricetta di Gianfranco Lo Cascio)
  • 100g di yogurt greco
  • 60g di maionese (io fatta in casa con 20g di latte di soia, 40g di olio di semi di girasole, sale e limone)
  • 50g di panna fresca
  • 75g di aceto di mele
  • 15g di zucchero di canna
  • 5g di sale 
Per il ketchup fatto in casa (dal sito di Dissapore)
  • 2 cipolle medie
  • 330g di passata di pomodoro
  • 1/3 di bicchiere di aceto (30ml)
  • 4 cucchiaini di zucchero (18g)
  • 1 cucchiaino di sale (6g)
  • la punta di un cucchiaino di noce moscata
  • 1 cucchiaino di zenzero
  • 1 cucchiaino di paprika piccante
  • 1 cucchiaino di senape in polvere (io sostituito con 1 cucchiaino di senape in  crema)

Per la salsa barbecue fatta in casa (dal sito Dissapore)
  • 1/2 cucchiaio d'olio di oliva 
  • 70g di cipolla
  • 1 spicchio d'aglio
  • la punta di un cucchiaino di sale fino
  • 125g di ketchup fatto da noi :)
  • 1 cucchiaio di zucchero
  • 1/2 cucchiaio di senape
  • 1 cucchiaio di aceto di mele
  • pepe nero a piacere
  • 1 cucchiaio di Worcerster sauce
  • 45g di sciroppo d'acero
Per affumicare
  • 3 manciate di chips di faggio (io Weber) 
E dopo questa mia dichiarazione ufficiale d'amore a Gianfranco Lo Cascio (del quale sto cercando disperatamente da più di un anno il libro), possiamo cominciare sul serio.

Preparazione
La notte prima ( :) complice Sanremo). 
Prepariamo i legnetti. Mettiamo a bagno i legnetti. Dovranno stare in ammollo, come da indicazioni di Greta, dalle 6 alle 8 ore. I miei sono stati 10 ore.
La mattina dopo.
Prepariamo il rub. Il rub è quel termine che ci hanno prestato i nostri amici statunitensi preso dal verbo to rub (massaggiare), che indica una miscela di spezie con cui si massaggia (appunto) la carne per insaporirla. Il nostro è composto sia da polveri che da semi. I semi dovranno essere tostati e macinati nel mortaio o nel macinino e raggiungere, se possibile, la stessa consistenza delle polveri, mescolando tutti gli ingredienti. Lo Cascio dice addirittura di setacciare il composto. Io ci ho provato. A questo punto sistemiamo metà del rub ottenuto in una teglia grande rotonda.
Condiamo la carne. Massaggiamo la spalla di maiale con la senape da entrambi i lati, cercando di coprire anche le varie pieghe della carne e sistemiamola nella teglia con il rub. Facciamolo aderire su entrambi i lati e aggiungiamo se necessario. A me del rub preparato ne è rimasto poco meno di 1/3. Si potrà riutilizzare per un'altra preparazione, ad esempio le costolette di maiale (spuntature, doghe, costarizze, ecc :)).

Cuociamo e affumichiamo la carne. E qui arriva il bello. all'inizio ho avuto qualche piccolo problema con le chips perchè, come ho spiegato prima, non avevo capito nulla. Quindi qui vi scrivo quello che avrei dovuto fare e che per problemi di tontaggine pura ho cominciato a fare dalla terza ora circa di cottura.
Accendiamo il forno al massimo e aspettiamo che arrivi a temperatura. Sistemiamo i legnetti sulla base del forno in una teglia di alluminio e aspettiamo che comincino a fare fumo. Ci vorranno circa 10/12 minuti. Quando cominciano possiamo inserire la carne. Allora io ho fatto così.
Ho abbassato la temperatura a 110°, spostato i legnetti a sinistra e messo la spalla di maiale a destra direttamente sulla griglia. Poi ho sistemato sotto la carne una teglia rotonda (grande quanto la spalla) coperta di alluminio. La spalla verso la terza, quarta ora di cottura comincerà a gocciolare. Per non sporcare e bruciare il forno conviene proteggerlo. Vicino la spalla, praticamente a sinistra sulla griglia, ho messo una ciotola d'acqua con 3 cubetti di ghiaccio. Ogni ora di cottura ho aggiunto altri 3 cubetti di ghiaccio. 
Leggendo su internet le ricette già realizzate, tutti parlano di circa 3 ore per kg di carne ma molti sono i pareri su come terminare la cottura e far raggiungere alla carne i 95/98° (a seconda dei pareri), temperatura che permette alla carne di far sciogliere il collagene e diventare tenerissima e sfilacciosa. Quindi ho deciso di affidarmi ai maestri Lo Cascio e Bressanini. Quando stava per cominciare la sesta ora di cottura ho deciso di tenere sotto controllo la temperatura interna. E' bastato utilizzare un semplice termometro per carne. Non bisogna spendere cifre esorbitanti... Ikea ne vende uno utilissimo a pochi euro. La temperaturà raggiunta era di 74° e saliva di circa un grado ogni 15 minuti.
Ho deciso quindi, passata la sesta ora di cottura, di utilizzare la tecnica del foil: avvolgere la carne in due strati di carta stagnola e far continuare la cottura. Da questo momento in poi non ho più aggiunto ghiaccio.
Ho quindi avvolto la carne, inserito nuovamente la sonda del termometro e continuato la cottura. Ci sono volute meno di due ore per arrivare a 95°. A quel punto dopo "solo" 8 ore di cottura la nostra carne era pronta. Non vi spaventate però, sembra più complicato di quello che è realmente. Mentre la carne cuoce voi potete fare quello che volete... leggere, guardare un film o preparare come ho fatto io tutto quello che serviva per fare i panini.
Quando la carne è pronta dobbiamo solo toglierla dal cartoccio, avendo cura di conservare i succhi prodotti, e sfilacciarla con due forchette. vedrete che sarà morbida e succosissima.


Se avete intenzione di consumarla subito, potete sfilacciarla anche dentro il cartoccio. In caso contrario i succhi serviranno a "ravvivarla" il giorno dopo, riscaldando in forno a 80°.


Ore 15. Prepariamo il Ketchup.
Questa volta ho voluto provare quella di Dissapore. 
Tritiamo la cipolla e uniamola alla passata di pomodoro. Facciamo cuocere a fuoco medio per circa mezz'ora e poi frulliamo. Aggiungiamo aceto e zucchero e facciamo cuocere per altri 20 minuti. a questo punto aggiungiamo il sale e tutte le spezie e facciamo addensare per 10 minuti. a questo punto l'autrice del post consiglia di  conservarla infrigo in barattoli sterilizzati e non utilizzarla prima di 2 giorni. Io per la salsa barbecue l'ho utilizzata subito. Era buonissima. Per usarla assoluta consiglio di seguire il suo suggerimento e di aspettare.
Ore 16.15. Prepariamo la salsa barbecue.
Questa volta ho deciso di provare la ricetta di Dissapore.  Devo dire, in generale, che la salsa barbecue non mi fa impazzire e dopo questa ulteriore preparazione ho scoperto, definitivamente, che dopo un po' mi stufa. Comunque...
Tritiamo finemente la cipolla, schiacciamo l'aglio (privato dell'anima) e facciamoli soffrigere in un pentolina con l'olio di oliva. Aggiungiamo lo zucchero, il sale e il pepe nero e facciamo caramellare leggermente.Aggiungiamo la senape, la salsa Worcester, lo sciroppo d'acero, l'aceto di mele e il ketchup e portiamo a ebollizione con la fiamma al minimo. A questo punto facciamo cuocere per 15 minuti o fino a quando non ha raggiunto la consistenza preferita.
Ore 17:30. Prepariamo i panini.
Per realizzare questi panini ho utilizzato una ricetta di Menu Turistico. L'avevo trovata qualche anno fa e mi era piaciuta molto la resa. Quindi l'ho riutilizzata.
Io ho preparato in planetaria. Cominciamo sempre con un po' di acqua in meno perchè la quantità varia leggermente a seconda del grado di assorbimento delle farine.
Facciamo sciogliere il lievito nell'acqua leggermente tiepida con un cucchiaino di zucchero. Aspettiamo finchè non comincia a fare le bolle.
Versiamo nell'impastatrice farina, zucchero e sale e amalgamiamoloi bene. Aggiungiamo l'acqua con il lievito, l'uovo e alla fine il burro. Lavoriamo con il gancio fino a quando non otterremo un impasto liscio e compatto. Lasciamo lievitare fino al raddoppio, per circa 2 ore.
Riprendiamo l'impasto e formiamo 9 panini di circa 110g. Sistemiamoli sulla placca del forno, ricoperta di carta forno, e lasciamo lievitare per circa mezz'ora. Spennelliamoli con latte tiepido e aggiungiamo semi di sesamo tostati. Cuociamo a 180°, forno statico, per circa 15/18 minuti. Dipende dal forno. Lasciamoli raffreddare su di una gratella. A me erano pronti alle 21:10 circa.
Ore 18 (mentre lievitano i panini). Prepariamo la coleslaw.
Tagliamo a julienne tutte le verdure, tranne la mela che io ho tagliato a cubettini, e mettiamole da parte.

Per il dressing. Sciogliamo bene il sale e lo zucchero nell'aceto di mele, con una frusta, e aggiungiamo tutti gli altri ingredienti. Aggiungiamo alle verdure solo prima di consumarla.
Ok, ci siamo. Dovremmo aver fatto tutto.
A questo punto tagliamo a metà i panini e  tostiamoli leggermente dal lato tagliato. Aggiungiamo un cucchiaio di salsa barbecue, un bel po' di pulled pork e completiamo con l'insalata di cavolo.
Spettacolare. Si sentiva un leggero sentore di affumicato (anche perchè il faggio è molto delicato) e tutta la sua particolarità.
Adesso sono giorni che casa profuma di affumicato. Sembrerà strano a sentirlo dire ma è piacevole tornare e sentire quel profumo.
Grazie Greta. Ho già in mente un'altra ricetta... e stavolta spero di essere meno tonta:D

Con questa ricetta, per quanto mi riguarda da rifare, partecipo all'MTC di questo mese

giovedì 8 febbraio 2018

Tutto.... in un barattolo! Amore compreso, per l'MTC

Quando pensavo a questo post, a come descrivere quello che avevo realizzato, mi è venuta in mente una vecchia canzone di Grignani "La mia storia tra le dita"... certo non era una canzone che descriveva una storia felice ma mi faceva riflettere sull'uso dell'espressione "tra le dita" riferito ad una storia d'amore. Pensavo a come poter racchiudere in poche parole quello che pensavo sugli oggetti realizzati, a quello che potevano significare, a quello che potevano trasmettere. 





Barattoli. Questo l'oggetto scelto per questo San Valentino dall'MTC per poter "parlare" d'amore.
Per me Memory jar... barattoli dei ricordi... "luoghi circoscritti" da un sottile strato di vetro dove poter chiudere e racchiudere le emozioni, i sentimenti (cosa forse difficile) e in un certo senso dove cristallizzare i ricordi.
In una società dove tutto scorre molto velocemente, è necessario fermarsi per ricordare, per poter pensare a quello che si è vissuto, bello o brutto che sia. A volte molte cose ci scivolano addosso, vengono date per scontate e a volte dimenticate.
Da romanticona quale sono, io non voglio dimenticare.
 



L'idea della Memory Jar mi ha completamente rapita... tanto da volerne realizzare due: una per ricordare momenti passati, presenti e futuri trascorsi vicino al mare e un'altra che mi ricordasse la neve. Il materiale come sempre è il fimo, una pasta simile alla plastilina da lavorare e poi cuocere, che come sempre mi dà la possibilità di esprimermi.

Ma i barattoli non ci serviranno solo per raccontare una storia. Le mie compagne di viaggio hanno pensato di utilizzarli anche per illuminare o decorare una serata speciale e, perchè no, per chiuderla con un bel bagno frizzantino e un po' piccante.
San Valentino si avvicina, quindi io direi di realizzare i bellissimi barattoli shabby di Manuela per decorare la tavola o la casa, cucinare qualcosa di buono e accendere una candela tutta romanticona, come quelle realizzate da Chiara, regalare un bel memory jar realizzato da noi e festeggiare con un bel bagno caldo con i fiorellini da bagno effervescenti di Gaia.

E allora? Cosa state aspettando? Al lavoro ;)

Qui di seguito i due tutorial, presenti anche sul mio canale Youtube, per realizzare i due memory jar





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