Oggi vi voglio raccontare di quando De Riso si chiamava ancora Salvatore e la Ricotta e pere era un dolce semi-sconosciuto che potevi trovare solo in pochi ristoranti campani.
Era il 2005, mancava poco alla mia laurea e stavo girando un po' di ristoranti e pizzerie (io ho studiato a Sa) per vedere chi mi proponeva un prezzo vantaggioso per una cenetta tra amici: la scelta ricadde su Tonino per tutta una serie di ragioni. Chi lo conosce sa a cosa mi riferisco: ambiente informale, proprietario più che informale :)
Ricordo che mentre stabilivamo il menu da servire (serie di antipastini e pizze a giro) mi disse: "E per la torta ti consiglio la ricotta e pere di De Riso: è buonissima...". Io, che non l'avevo mai assaggiata, mi sono fidata e... ho fatto benissimo: straordinaria.
Qualche anno dopo un pasticciere della costiera, Salvatore De Riso, cominciò ad andare alla Prova del Cuoco; un po' di tempo dopo cominciò a farsi chiamare Sal De Riso... mah! Adesso non credo che una torta intera si potrebbe pagare 10 euro ma al di là di questo, io la ricorderò sempre come la torta della mia laurea e di quando De Riso si chiamava ancora Salvatore...
La ricetta qui riportata è una mia interpretazione di quella postata da La ciliegina sulla torta: al distillato di pere ho sostituito il vermouth e alla ricotta vaccina quella di pecora che è perfetta per i dolci.. i siciliani insegnano :)
Io l'ho fatta un sacco di volte e chi ha mangiato anche l'originale mi ha fatto congolare dicendo "Ma è come quella di De Riso...". Magari lo dicono solo per farmi piacere ma vi assicuro che è veramente buona.
Adesso a voi il mestolo... Io l'ho fatta un sacco di volte e chi ha mangiato anche l'originale mi ha fatto congolare dicendo "Ma è come quella di De Riso...". Magari lo dicono solo per farmi piacere ma vi assicuro che è veramente buona.
Ps: mi faceva notare Stefania di Cardamono&Co. che sostituendo alla farina la fecola di patate la torta diventa gluten-free. Grazie Stefania!
Per uno stampo da 26cm (10-12 porzioni):
Per la base:
- 85g di zucchero
- 200g di uova (4) a temperatura ambiente
- 120g di nocciole di Giffoni
- 40g di farina fecola di patate
- 60g di burro fuso a bagnomaria
- 225g di pere williams mature (al netto dello scarto)
- 70g di zucchero
- il succo di mezzo limone
- 1 cucchiaio raso di amido di mais (10g circa)
- 1 cucchiaino di olio evo
- 500g di ricotta di pecora (per i romani.. io ho usato la Marella e la Brunelli)
- 200g di panna
- 200g di zucchero
- 1 cucchiaino di estratto di vaniglia oppure una bustina di vanillina oppure una boccettina di aroma alla vaniglia oppure i baccelli di una bacca (lo so che tra le varie opzioni c'è differenza ma chi non dispone di alcune di esse può ovviare con la vanillina)
- 125g di acqua
- 95g di zucchero
- 1 bicchierino di vermouth
45min + 2h e 1/2 tra frezeer e frigo
Preparazione
Montate le uova con lo zucchero, lavorando il composto con le fruste elettriche a velocità media, per circa 15 minuti. Frullate finemente le nocciole con la farina e incorporatele con una spatola, molto delicatamente, al composto di uova e zucchero. Fate lo stesso con il burro fuso.
Imburrate due teglie di 26cm di diametro, infarinatele, dividete il composto nei due recipienti e cuocete a 180° in forno statico per 10 minuti (io avevo una sola teglia e ho cotto le basi una per volta).
Tagliate le pere a cubetti, sistematele in una padella antiaderente con il succo di limone, lo zucchero e l'olio e cuocetele a fuoco medio per circa 10 minuti. Aggiungete l'amido di mais e fate amalgamare il tutto per circa 2 minuti. Spegnete e fate raffreddare.
Amalgamate lo zucchero e l'estratto di vaniglia (o quello che decidete di usare) alla ricotta, mescolando con le fruste elettriche a bassa velocità per circa 5 minuti, aggiungete la panna che avrete precedentemente montato e il composto con le pere.
Preparate la bagna mettendo in un pentolino l'acqua con lo zucchero e portando a ebollizione. Fate bollire fino a quando lo zucchero non si è completamente sciolto, aggiungete il vermouth e fate cuocere altri 5 minuti. Fate raffreddare.
Componete il dolce: ponete sul fondo di una tortiera a cerniera la base, distibuite metà della bagna sul primo disco, versate la farcia di ricotta e pere e livellatela, coprite con il secondo disco. Bagnate anche il secondo disco con il liquido rimanente e ponete, coperta, in frezeer per 2 ore. Prima di servirla cacciatela dal frezeer e mettetela in frigo per mezz'ora.
Servite con una spolverata di zucchero a velo.
Buon Appetito!!
Non uso spesso le pere, proverò sicuramente la tua torta, dagli ingredienti e dall'aspetto mi sembra buonissima.
RispondiEliminaCiao Liz
Che bonta'.Venuta una favola.
RispondiEliminaBravissima.
Un bacione una buona serata.
Ciao,Fausta
Be' nome cambiato a parte, la torta è meravigliosa... e ti rendi conto che se si sostituiscono i 40 gr di farina con la fecola, diventa pure gluten free???? Me la segno e la rifaccio!!!
RispondiEliminaCiao Eli, ho assaggiato questa deliziosa torta qualche settimana fa, i nostri amici la portarono per una cena da noi (comprata)...Una goduria! Adesso che tu hai postato tutto il procedimento così chiaramente..proverò a farla anch'io magari per condividerla con quegli stessi amici ;)
RispondiEliminaGrazie!!!
eh de riso che grande uomo! e che fortuna hai avuto ad assaggiare una torta fatta da lui! si beh potrei sempre andare sulla costiera amalfitana per provarle... ma la tua mi stuzzica di più, quella cremina che spunta fuori sembra delicatissima! baciotti!
RispondiEliminaio ho il libro di Sal De Riso e l'adoro! Mio Padre dice che mette troppa panna..Mamma dice che le ricette del libro nn son spiegate bene e son un po difficile da replicare..in effetti per alcune questo è totalmente vero..però io progetto di andare a Minori a trovarlo e fare grandi scorpacciate dei suoi dolci!
RispondiEliminaConcordo con quanto hai scritto. Ultimamente ne ho assaggiata una fetta in un suo negozio di Roma (oltre anche ad una sua delizia al limone).
RispondiEliminaIl commento te lo faccio a voce, altrimenti mi becco una querela!
:)))))
@Liz: in effetti è molto buona, provala! Baci
RispondiElimina@Fausta: grazie mille!!!
@Stefania: grazie mille per la dritta, l'ho inserita nella ricetta, citandoti naturalmente ;)
Grazie mille.
@Annalisa: poi fammi sapere i commenti...
@Queen: secondo me la vera fortuna è di averla assaggiata prima della commercializzazione selvaggia :( Provala! Baciotti
@Pomodoro: in effetti Ciliegina sulla torta parla anche del libro e ne "critica" le stesse cose che mi stai dicendo tu. Beh una bella gita a Minori io me la farei cmq indipendentemente da Deriso... è un vero paradiso naturale, come del resto tutta la Costiera.
Un bacio
@Zio: eh beh... io quella di 6 anni fa non me la scordo mica... chi dei miei amici è andato a Minori ultimamente ha pareri discordanti sulla bontà/qualità delle sue creazioni, quindi io me la faccio a casa!!
Buon we
che meraviglia...quella fetta è tremendamente invitante e golosa!
RispondiEliminaComplimenti.
Splendido e golosissimo questo dolce, grazie della ricetta Ely, baci cara!
RispondiEliminaa me piace molto Salvatore..o sal!però è vero che non sempre le sue ricette sono spiegate bene!!!dobbaimo provare la tua ricetta!!!ti faremo sapere!
RispondiElimina@Crysania: grazie! Provala, vedrai che bontà. A presto
RispondiElimina@speedy70: grazie a te per essere passata. Un bacio
@spuntiespuntini..: aspetto il vostro parere.. :) A presto
Che delizia questa torta, Clementina
RispondiEliminaGrazie mille :)
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