lunedì 22 febbraio 2016

Arance essiccate... un nuovo giocattolino in cucina

C'è un nuovo giocattolino in cucina. Non è proprio nuovo (ce l'ho da un po') ma questo è il secondo post che lo riguarda e nel primo è stato aapena nominato.
Sto parlando dell'essiccatore.
Poco più di un anno fa mio fratello comincia a usare l'essiccatore. Qualche mese dopo ne compra uno più grande e il più "caionzo" (dicesi "caionzo" qualcosa di qualità inferiore o un po' rovinato) finisce a me. Comincio a usarlo per le cose più comuni: mele, aglio, limoni e, infine, arance.
L'essiccatore, rispetto al forno di casa o al sole, presenta notevoli vantaggi (dal volume L'essicazione in cucina. Consigli e tecniche per conservare e gustare l'essenza degli alimenti):
  • è facile da regolare e non brucia o biscotta il prodotto;
  • prevede la circolazione e uno smaltimento costante ed orizzontale dell'aria;
  • tiene lontani insetti e polvere dai prodotti, e funziona giorno e notte, con qualsiasi condizione meteo;
  • è dedicato solo all'essiccazione, quindi non impedisce, come nel caso del forno, l'utilizzo per altri scopi;
  • non viene utilizzata la componente ultravioletta dei raggi che degrada le componenti nutritive e porprietà organolettiche dei prodotti;
  • non richiede ampi spazi perchè è abbastanza compatto.
Qualche contro:
  • richiede l'uso di energia elettrica;
  • ha un costo di acquisto da sostenere inizialmente.
La temperatura ottimale di essiccazione oscilla tra la temperatura ambiente e i 50°/55°. Temperature superiori servono per prodotti particolari o per ottenere l'effetto biscottato.
Si può essiccare frutta, ortaggi, funghi, carne e pesce, pasta, erbe eromatiche e fiori. 
Nella prima ricetta vi avevo parlato delle mele. Adesso passiamo alle arance: la temperatura per questo tipo di frutta è più alta.
Possono essere consumate intere, in infusione in the o tisane o in polvere.

Ingredienti:
  • arance biologiche
Tempo di preparazione
18h+30 min

Procedimento
  1. Laviamo e asciughiamo le arance. Tagliamole a fette di circa 1,5cm.
  2. Sistemiamole sui cestelli dell'essiccatore.
  3. Impostiamo 68° e lasciamo essiccare per 18h.
  4. Conserviamo in vasetti di vetro o in sacchetti di plastica ben sigillati.
Adesso li possiamo utilizzare come vogliamo.
Tramite l'essiccazione un prodotto può durare oltre un anno se conservato al chiuso e al riparo dalla luce.
Infine può essere utile sapere che un veloce passaggio in freezer (24 ore) del prodotto già essiccato ed invasettato e/o chiuso in sacchetti ermetici, permette di liberarsi della Tignola Faciata - Plodia interpunctella (la tarma del cibo, le famose farfalline della farina), un insetto le cui uova muoiono con il freddo del congelatore.

[Credits: AA.VV., L'essicazione in cucina. Consigli e tecniche per conservare e gustare l'essenza degli alimenti, Silvana Editoriale, Milano 2014]

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